02|16 Quando lo sposo sarà loro tolto digiuneranno
02|16 Quando lo sposo sarà loro tolto digiuneranno
M Mons. Vincenzo Paglia
00:00
00:00

Vangelo (Mt 9,14-15) - In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Mentre muoviamo i primi passi del cammino quaresimale, la Parola di Dio ci ricorda che il vero cammino è quello del cuore, ossia progredire nell’amore, nell’amicizia, nella generosità. Il Vangelo non chiede di fare semplicemente alcune cose in più, fossero anche buone. Chiede la conversione del cuore, ossia un cambiamento profondo della propria vita. Il digiuno che il Signore vuole è quello dal proprio egoismo, dalla concentrazione su se stessi e i propri problemi, per dirigere il proprio cuore verso il Signore perché in noi e in tanti cresca l’amore e l’attenzione per i più poveri e più deboli. Il Vangelo di Matteo ci parla del digiuno e ce ne spiega il senso profondo. I discepoli di Giovanni, che conducevano una vita più austera rispetto a quella dei seguaci di Gesù, chiedono il perché di quella loro letizia. Era sotto gli occhi di tutti il clima di festa e di gioia che si creava là dove Gesù si recava. E i discepoli erano lieti di stare con lui e di condividere le giornate che passava con la gente per aiutarla. La sequela di Gesù non è una via triste basata sulle privazioni e le penitenze. Potremmo dire che è esattamente il contrario. I discepoli di Giovanni lo vedevano e se ne scandalizzavano. Ma Gesù chiarisce che stare con lui è come stare alla festa che si fa nelle nozze quando c’è lo sposo. In effetti i poveri lo avevano compreso: era venuto in mezzo a loro colui che liberava dall’abbandono e dalla disperazione. Gesù tuttavia avvertiva tutti che il Regno di Dio – il regno dell’amore e della pace – chiede inevitabilmente una lotta contro il male e, come avviene in ogni battaglia, non mancheranno i momenti difficili. Sorgeranno oppositori che in ogni modo – anche con mezzi illeciti e violenti – cercheranno di colpire i discepoli perché non annuncino più il Vangelo dell’amore e della pace. In ogni caso, è necessario vestirsi a festa e bere il vino della misericordia: renderà forti e saldi i discepoli anche quando dovranno affrontare i momenti difficili e di sofferenza.