Ue: sei mesi a guida polacca. Per Tusk sicurezza al primo posto
Scritto il 04/01/2025
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Sicurezza. È la parola chiave della presidenza di turno del Consiglio Ue che dal 1° gennaio è passata nelle mani del governo di Varsavia. La Polonia eredita la guida semestrale dall’Ungheria. Per l’Unione europea sono stati mesi difficili, resi ancor più pesanti da una leadership, quella di Viktor Orban, volta a ostacolare ogni progresso dell’integrazione comunitaria, strizzando più volte l’occhio a Putin, senza nascondere la volontà di lasciare l’Ucraina sola al suo destino. Ad assumere il comando del Consiglio Ue c’è ora Donald Tusk, centrista, uomo di grande esperienza a livello Ue (è stato presidente del Consiglio europeo), che nelle scorse settimane ha fatto balenare la volontà di far compiere ai Ventisette passi avanti in diverse materie: democrazia e stato di diritto, economia e competitività, lavoro, diritti sociali. Ma su un punto s’è detto irremovibile: contrastare l’immigrazione irregolare, anche mettendo – temporaneamente – in archivio il diritto di asilo.