06|24 Nascita di Giovanni Battista
06|24 Nascita di Giovanni Battista
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 1,57-66.80) - Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

La Chiesa festeggia oggi la nascita di Giovanni Battista. È una festa molto antica. Assieme a Maria, la Madre di Gesù, Giovanni Battista è l’unico altro santo di cui la Chiesa ricorda anche il giorno della nascita. E questo perché la vita dei due – sin dalla loro nascita – è legata in maniera diretta ed esplicita a Gesù: Maria e Giovanni sono nati per Gesù, l’una per essergli madre e l’altro per preparargli la strada. L’evangelista Luca ne narra la nascita in modo parallelo a quella di Gesù. Anche su di lui si è posato lo sguardo del Signore. La nascita di questo bambino cambia la vita per i due anziani genitori, proprio mentre ogni speranza sembrava ormai svanita a causa della sterilità di Elisabetta. Quel figlio è certo un dono di Dio per i due anziani genitori che così vedono la loro vita coronata dalla generazione. E, attraverso questo figlio, diventano entrambi partecipi del grande disegno di Dio sul mondo. Giovanni – frutto della parola dell’angelo anche nel nome – è il profeta che Dio ha inviato per preparare la via al Salvatore e indicarlo agli uomini del suo tempo. L’esempio del Battista aiuta i cristiani a rivolgere gli occhi verso Gesù, il Messia inviato da Dio per salvarci dalla schiavitù del peccato. Quel che è accaduto per il Battista è vero per ciascuno di noi: siamo frutto dell’amore di Dio e nessuno nasce per caso. Siamo tutti un dono di Dio per divenire discepoli di Gesù e preparare i cuori degli uomini ad accoglierlo come il Salvatore del mondo.