09|23 La luce sul lampadario
09|23 La luce sul lampadario
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 8,16-18) - In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Dice Gesù: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce». Il Vangelo ci è stato dato perché a nostra volta lo mostriamo agli uomini e alle donne delle nostre città. Ogni comunità, e ogni credente, può essere perciò paragonato a quel lampadario di cui parla Gesù, da porre in alto perché faccia risplendere la luce del Vangelo. Per questo – fa notare Gesù – il discepolo è chiamato anzitutto ad accogliere la Parola di Dio nel proprio cuore: «Fate attenzione, dunque, a come ascoltate». Chi non ascolta infatti non può trasmettere nulla di Dio, ma solo sé stesso. Sarà come una luce spenta e senza vita. Chi si lascia ammaestrare il cuore dalla Parola di Dio lo ritroverà colmo di sapienza divina e porterà frutti buoni sia per sé che per tutti. È questo il senso delle parole di Gesù: «A chi ha, sarà dato», ossia chi accoglie il Vangelo nel cuore riceverà una sapienza abbondante. Gregorio Magno diceva: «Le Scritture crescono con chi le legge», unendo così la crescita interiore del discepolo alla frequentazione attenta delle Scritture.