Introduzione
Introduzione
M Mons. Vincenzo Paglia
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Il contesto

Monsignor Vincenzo Paglia - Presidente della Commissione


Introduzione

Quando nel Settembre 2020 il Ministro Speranza nominava la Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana, il quadro epidemiologico della pandemia da Covid 19 era fosco e denso di incognite. Soprattutto, dominava a livello planetario la preoccupata constatazione che gli anziani e particolarmente quelli ospiti delle strutture residenziali rappresentavano le principali vittime della malattia. Nelle nursing home, nelle case di riposo e nelle RSA si andava consumando una vera e propria strage aggravata dalle condizioni di isolamento in cui i malati vivevano e, sfortunatamente, morivano. Dunque un dramma anche delle famiglie, dei figli e dei nipoti che non avrebbero potuto vedere e riabbracciare i propri cari per la separazione imposta in questi ambienti.

Era necessario un approccio nuovo ed uno sguardo nuovo a quella età della vita cui ormai tutti giungono, traguardo felice ma impegnativo del progresso e dello sviluppo umano degli ultimi due secoli. Per questo si decise, nell’affrontare il programma di una radicale riforma della assistenza, di partire da una rivisitazione ed enunciazione dei principi per la difesa dei diritti e per il rispetto dovuto agli anziani – una popolazione ormai ampiamente al di sopra del 20% del totale in Italia ed in Europa, ma in crescita ovunque nel mondo.

Di qui la necessità di scrivere la Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della comunità, perché tutte le generazioni potessero ritrovarsi in una alleanza per un futuro garantito nella dignità e nei servizi futuro al quale tutti, anche i giovani di oggi, domani arriveremo. La Carta doveva ispirare la riforma e doveva diventare, nelle nostre intenzioni, il veicolo culturale, politico e programmatico per un radicale cambio di paradigma, che ponesse l’anziano al centro della vita sociale e collettiva.

Per questo essa è stata posta al principio di tutto il corposo documento prodotto dalla Commissione Speranza e consegnato al Presidente Draghi nel Settembre 2021. Si trattava del resto di proporre all’intera società, a tutte le generazioni, i loro doveri perché venissero rispettati i diritti degli anziani. Di qui l’unione, nel titolo, dei “diritti” con i “doveri”. La Carta, anche in questo versante, vuole suscitare un nuovo modo di concepire la società in maniera articolata tra le generazioni. Il premier, in quella occasione, dichiarava: “Il lavoro elaborato dalla Commissione è straordinario” ha affermato il Presidente Draghi. “Si tratta – ha aggiunto – di una iniziativa di enorme rilevanza sociale ed etica. L’Italia deve garantire i diritti degli anziani, il rispetto della dignità della persona, in ogni condizione. L’assistenza sociosanitaria deve essere adeguata e responsabile. Perciò il Governo sosterrà la proposta di intervento presentata oggi”.

Di fatto nasceva nei mesi seguenti la Commissione per le politiche in favore della popolazione anziana presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli, con sede a Palazzo Chigi, al fine di dare corpo e concretezza alla riforma proposta. La riforma si ispira ai principi della Carta e vuole coinvolgere i giovani e tutte le generazioni in una battaglia che restituisca al vivere da anziani una nuova dimensione nel rispetto, nella dignità, ma anche in una vita meno emarginata e meno isolata.

In fondo è un messaggio prezioso che l’Italia, paese tra i più longevi ed anziani, trasmette a tutto il mondo per un destino comune più umano e rispettoso di chi è avanti negli anni.

Vincenzo Paglia