Annuncio del tradimento
Annuncio del tradimento
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Is 49,1-6 | Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". Io ho risposto: "Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio". Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - e ha detto: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra".


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Giovanni 13,21-33.36-38 | Gesù sa bene ormai che la sua “ora” è vicina, Giuda sta per tradirlo. Con una indicibile tristezza nel cuore dice a tutti: «Uno di voi mi tradirà». Non basta stare accanto fisicamente a Gesù, quel che conta è la vicinanza del cuore, l’accoglienza del suo disegno di salvezza. Anche noi possiamo vivere nella comunità dei discepoli, seguire i suoi ritmi di vita, ma se non c’è l’adesione del cuore alla sua Parola, se non c’è la pratica concreta dell’amore per i più poveri, se non c’è la comunione con i fratelli, il nostro cuore poco a poco si indurirà e si allontanerà dal Signore. Quel che era amore per Gesù si trasformerà in culto per noi stessi e le nostre cose. E diventerà naturale scivolare verso il tradimento. È nel cuore, infatti, che si gioca la battaglia tra il bene e il male, tra l’amore e la sfiducia. E non ci sono compromessi possibili. Così accadde a Giuda. In questi giorni Gesù più che chiederci di servirlo, ci chiede di stargli accanto, di accompagnarlo, di non lasciarlo solo. Cerca di farlo capire ai discepoli. Ma essi, a partire da Pietro, non lo comprendono. Sono troppo presi da loro stessi per lasciarsi toccare il cuore dalle parole di Gesù. Se mettiamo da parte le parole del Vangelo, prevalgono le nostre parole, i nostri pensieri, i nostri sentimenti che in genere sono pieni di ambiguità. Non dobbiamo confidare in noi stessi, ma affidarci ogni giorno all’amore e alla protezione del Signore.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 70 (71)

R. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
Oppure:
R. Proclamerò, Signore, la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.


Vangelo Gv 13,21-33.36-38 |

Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare, fallo presto". Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.

Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire". Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi". Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!". Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte".