Deuteronomio 4,32-40 | Le parole di Mosè invitano a interrogarsi sulla particolarità e la grandezza di questo amore che Dio ha manifestato concretamente e costantemente al suo popolo. Come Israele, anche noi dobbiamo interrogarci sul perché il Signore ci ha scelti, sul perché del suo amore gratuito. Cosa avevamo noi, poveri uomini e povere donne, da attrarre l’attenzione di Dio? Quali meriti possiamo vantare per essere parte di questo popolo che il Signore ha scelto per comunicare al mondo la salvezza? Egli ci ha chiamati mentre eravamo dispersi, peccatori, lontani e, con il fuoco del suo amore, ci ha radunati per fare di noi il suo popolo. Ci ha scelti e continua a parlarci per educarci a vivere come suoi figli e per inviarci a comunicare al mondo la sua misericordia che salva. Sì, come Dio ha agito verso Israele, così ha operato nei confronti del popolo che noi siamo. Anzi, ci ha resi partecipi della missione universale che ha affidato al suo stesso Figlio. E la Parola di Dio ci ricorda ogni giorno questa missione come la vocazione stessa della nostra vita.
L’amore di Dio per il suo popolo è grande
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