Il ministero di Paolo
Il ministero di Paolo
M Mons. Vincenzo Paglia
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Romani 15,14-21 | Con queste parole rivolte ai cristiani di Roma l’apostolo sembra voler ricordare all’intera Chiesa e a tutte le comunità cristiane il compito della nuova comunicazione del Vangelo, sia nelle terre già da tempo cristiane sia in quelle ove il Vangelo è giunto da poco. La missione della Chiesa possiamo dire che è ancora agli inizi. È agli ini-zi per noi cristiani di antica evangelizzazione perché ci sono molte pagine del Vangelo che dobbiamo comprendere nel loro senso profondo, come le pagine della pace e dell’amore per i nemici. La concentrazione su temi e problemi organizzativi rischia talora di distoglierci dal primato della comunicazione del Vangelo che era il vero “onore” di Paolo e che deve divenire “l’onore” della Chiesa di oggi. In effetti ci sono tante parti della terra, penso alla grande Asia, ove il Vangelo deve essere ancora annunciato. È una delle grandi sfide che i cristiani di oggi debbono raccogliere anche da questa Lettera di Paolo ai Romani. L’apostolo, che si vantava di non aver battezzato nessuno, intendeva la predicazione del Vangelo tra i pagani come un “servizio sacerdotale”: comunicando il Vangelo offriva a Dio coloro che lo accoglievano.