Elogio della sapienza
Elogio della sapienza
M Mons. Vincenzo Paglia
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Sapienza 7,22–8,1 | La sapienza è un dono che si riceve da Dio. Per questo Salomone sente la libertà e la gioia di poterla a sua volta donare, perché arricchisca anche la vita degli altri. È la libertà che possiede chi riconosce i doni di Dio nella sua vita, soprattutto il dono prezioso di una parola che rende sapienti e che diventa comunicativa. Coloro che la possiedono si attirano l’amicizia di Dio, entrano in un rapporto di intimità con lui e ricevono da lui orienta-mento. La sapienza di cui ci parla Salomone insegna a comprendere la realtà nel profondo, in maniera spirituale, non fermandosi solo all’apparenza delle cose che si vedono: «Egli stesso mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi». Non si tratta tanto di una conoscenza scientifica, quanto di una conoscenza che scende nel cuore della storia e che sfugge alla logica del sa-pere tecnico. Nella sapienza soffia quello che per i credenti è la forza dello Spirito Santo: «Uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, amante del bene, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che tutto può e tutto controlla». Sono qualità che richiamano i sette doni dello Spirito Santo, che già il profeta Isaia aveva intuito (Is 11,1-2) e che pervadono il cuore dei credenti nel Dio di Gesù Cristo. La Sapienza è la manifestazione della presenza benefica e amica di Dio, che vuole insegnare agli uomini il segreto della vita. Essa è unica, immagine della sua bontà e «passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti». Lasciamoci istruire da questa sapienza per essere anche noi amici di Dio e profeti della sua Parola nel mondo.