05|26 La grande commissione
05|26 La grande commissione
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Mt 28,16-20) - In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Il tempo dopo Pentecoste è il tempo della Chiesa per compiere la missione di portare il Vangelo a tutti i popoli. Quelle lingue di fuoco che i discepoli ricevettero nel giorno di Pentecoste non sono scomparse con il tramonto di quel giorno. Esse sono il vero tesoro di sapienza che il Signore ha donato ai discepoli perché si lascino guidare dal loro calore e dalla loro luminosità per raccogliere in unità coloro che sono dispersi e schiavi dei padroni di questo mondo. Così scrive l’apostolo Paolo ai romani: «Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!» (Rm 8,15). Dalla Pentecoste nasce una Chiesa di popolo che parla con chiarezza e con una nuova forza la lingua dell’amore per tutti, la lingua della pace tra tutti i popoli. La festa della Trinità ci ricorda l’urgenza del compito che il Signore affida alla sua Chiesa. La festa di oggi è un rinnovato invito a inserirci nel dinamismo stesso di Dio e a vivere la sua stessa vita di amore e di compassione per l’intera famiglia umana. Il Signore realizza la salvezza – come dice il Vaticano II – raccogliendo gli uomini e le donne attorno a sé in una grande e sconfinata famiglia. La salvezza si chiama, appunto, comunione con Dio e tra gli uomini.