08|19 Il giovane ricco
08|19 Il giovane ricco
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Mt 19,16-22) - In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Un giovane si avvicina a Gesù e gli chiede cosa deve fare di buono per raggiungere la vita eterna. Sa qual è il fine da raggiungere, appunto la vita eterna. La domanda è conforme alla tradizione biblica: è buono ciò che è scritto nella Legge. Gesù, riecheggiando i brani paralleli di Marco e Luca, gli ribatte che uno solo è buono. Gesù, anche senza dirlo, intende il Padre che sta nei cieli. E gli dice di osservare i comandamenti, questa è la via buona per la vita. Quel giovane sente un’inquietudine interiore ma non sa uscire dalle regole. Capisce che queste non bastano, forse ne cerca altre o vuole solo una rassicurazione. Gesù non replica aggiungendo un undicesimo comandamento; dice solamente: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». È la proposta di un ideale alto: «Se vuoi essere perfetto». La perfezione è per tutti e alla portata di ciascuno perché riguarda il cuore. E il cuore è perfetto quando ama e si lascia amare dal Signore. L’amore di Dio sopra ogni cosa porta con sé la distribuzione delle proprie ricchezze ai poveri. San Francesco ne è l’esempio alto: lui, giovane ricco, non si vergogna di restituire tutto al padre terreno per amare il Padre del cielo e possedere la vita perché povero di tutto. Il giovane del Vangelo se ne andò triste, perché non voleva lasciare le sue ricchezze. Francesco di Assisi, dopo aver lasciato tutto, visse nella letizia del Vangelo vissuto senza aggiunte.