10|08 Marta e Maria
10|08 Marta e Maria
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 10,38-42) - In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

L’evangelista Luca pone immediatamente dopo la parabola del buon samaritano l’episodio di Marta e Maria, come a voler legare strettamente i due atteggiamenti fondamentali del cristiano: l’amore per i poveri e l’ascolto della Parola di Gesù. Non ci sono nella Chiesa gli esperti della carità da una parte e gli esperti della preghiera dall’altra. Ogni cristiano è chiamato ad amare i poveri e a pregare. Non è possibile dividere la preghiera dalla carità. Maria ai piedi di Gesù rappresenta l’immagine di ogni discepolo. Il cristiano, infatti, è anzitutto colui che ascolta la parola del maestro e la custodisce nel proprio cuore. Il discepolo deve somigliare a Maria più che a Marta. Quest’ultima si lascia trascinare da un attivismo che l’allontana dall’ascolto della Parola e quindi il suo animo, non più irrorato dalla Parola, si indurisce al punto da accusare di insensibilità persino Gesù. Nella preghiera scopriamo di essere figli, di poter dare del “tu” a Dio e di affidarci a lui con piena fiducia. Per questo si potrebbe dire che la preghiera è la prima e fondamentale opera del cristiano. Nella preghiera impariamo ad amare il Signore, i fratelli e i poveri. L’amore, infatti, non nasce da noi, dal nostro carattere o dalle nostre doti naturali. L’amore è un dono che viene dall’alto; è lo stesso Spirito di Dio che viene riversato nei nostri cuori mentre ci mettiamo con umiltà e disponibilità davanti al Padre che sta nei cieli. Si potrebbe chiudere anche questo brano evangelico con le parole che Gesù disse al dottore della Legge nella parabola del buon samaritano: «Va’ e anche tu fa’ così». Sì, lasciamo che Maria ci sia di esempio. E sapremo anche fermarci davanti ai più poveri.