08|10 Nulla è impossibile a chi crede
08|10 Nulla è impossibile a chi crede
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Gv 12,24-26) - In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Gesù viene avvicinato da un uomo che gli chiede pietà per suo figlio. La sofferenza diventa spesso un’invocazione di pietà, perché è insopportabile sia per chi la subisce sia per chi deve stare accanto alle persone care che ne sono colpite. Il giovane non è padrone di sé come tanti giovani che cadono frequentemente prigionieri di dipendenze che li rendono incapaci di controllo. Quel papà, non volendo importunare il maestro, aveva condotto il figlio dai discepoli sperando fossero capaci di guarirlo. Ma non vi erano riusciti. Gesù si esprime anzitutto con un forte lamento: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?». Queste parole appaiono come un rimprovero per una generazione che ricorre a lui per ricevere guarigioni, ma che non accetta di coinvolgersi nel disegno di amore del Padre. Si fa comunque portare subito quel ragazzo. Basta una sola parola – «Gesù lo minacciò» – e il demonio «uscì da lui». I discepoli, al vedere il miracolo, restano imbarazzati e meravigliati insieme. E quando si trovano da soli con Gesù, gli chiedono spiegazioni sul perché non erano stati capaci di guarire quel ragazzo. Gesù risponde con grande chiarezza dicendo che è a causa della loro poca fede. Non sono le parole o le tecniche che liberano gli uomini dagli spiriti cattivi, ma l’amore di Dio, vera e unica forza dei discepoli. Le parole di Gesù rivelano che i discepoli non avevano avuto fede e avevano cercato la forza in altro. Da quel fallimento, Gesù apre un futuro di speranza ai discepoli: «Nulla vi sarà impossibile». È il Signore che continua ad agire nel mondo e nella storia anche attraverso i suoi discepoli.