Vangelo (Mt 19,13-15) - In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
È un’immagine bella e tenera quella di Gesù attorniato dai bambini. I discepoli, che pure avevano visto portare a Gesù lunghe file di malati, non comprendono e cercano di allontanarli. Evidentemente considerano un disturbo per Gesù l’accorrere, certamente un po’ confuso, dei bambini verso di lui. Gesù li ferma. «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». È un’affermazione importante: il regno dei cieli non appartiene ai grandi, alle persone influenti, a quelli che possono far valere sempre i loro diritti. Indicando i bambini, Gesù mostra come il suo regno sia aperto a tutti coloro di cui il mondo non si cura. Al tempo di Gesù i bambini non erano considerati, e solo dopo i tredici anni i ragazzi venivano ammessi allo studio della Torah. L’essere un bambino non era considerato un valore. Per Gesù i bambini sono persone da amare, custodire e far crescere con grande cura. Anche loro hanno la stessa dignità dei discepoli. Gesù vuole che i discepoli non rimandino indietro nessuno, che non somiglino agli uomini del mondo che sono forti con i deboli e codardi verso i potenti. Gli adulti devono apprendere dai bambini quella semplicità e apertura di animo che sono necessarie per accogliere il regno dei cieli. Questa pagina evangelica è un invito per noi perché accogliamo con la disponibilità dei bambini il Vangelo e ci preoccupiamo, come Gesù ha fatto, degli innumerevoli bambini di oggi perché crescano non alla scuola della violenza e dell’amore per sé stessi, ma alla scuola del Vangelo dell’amore. La via dei bambini è quella dell’umiltà, della semplicità, del farsi aiutare, del dipendere dal padre, dell’affidarsi alla madre. Ricominciamo sempre da chi ha bisogno di protezione e di amore, per essere come bambini.