09|07 I discepoli colgono spighe di sabato
09|07 I discepoli colgono spighe di sabato
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 6,1-5) - Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Gesù continua il suo viaggio verso Gerusalemme e in un giorno di sabato attraversa un campo di grano. I discepoli strappano delle spighe, le sfregano tra le mani per prendere il grano e lo mangiano. Le disposizioni rabbiniche non permettevano però di cogliere e mangiare le spighe di grano durante il sabato. E i farisei, scrupolosi osservanti della legge, ma dimentichi del cuore e della vita della gente, vedendo quel che i discepoli stanno facendo, li accusano di non rispettare il riposo sabbatico. I rabbini, in effetti, avevano elencato 39 generi di lavoro interdetto in giorno di sabato, e tra questi rientrava anche il mietere, battere e ventilare il grano. Ovviamente l’accusa è indirizzata al maestro che non guida i discepoli secondo la legge. Gesù evita di entrare direttamente in discussioni sulle casistiche, e risponde all’accusa ricordando l’episodio di Davide che mentre fuggiva da Saul che voleva ucciderlo si rifugiò nel tempio. E qui il sacerdote permise al fuggitivo di mangiare i pani chiamati di proposizione (perché posti davanti a Dio) destinati unicamente ai sacerdoti durante la settimana del culto. La necessità di mangiare da parte di Davide aveva spinto il gran sacerdote Achimelech a derogare dalla disposizione legislativa per permettergli di sopravvivere. Gesù, con la risposta che dà ai farisei, ossia «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato», si pone su un piano ancora superiore a quello di Davide. E, come in altra parte del Vangelo si riporta, spiega che il senso della legislazione sul «giorno di riposo» è quello di mettersi totalmente e pienamente al servizio del Signore. Gesù è Signore anche del Sabato, non nel senso che può sottrarsi a piacimento a quanto è prescritto dalla legge, ma perché il tempo della salvezza consiste nel realizzare la liberazione degli uomini. I cristiani debbono chiedersi se, in un mondo in cui tutto sembra soggiacere alla legge del mercato e del consumo, non sia compito urgente riproporre nelle nostre società il valore del riposo come giorno della lode a Dio, della fraternità e dell’aiuto ai poveri.