Vangelo (Mt 5,38-42) - In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
Nello schema delle opposizioni Gesù prende ora il passo dell’Antico Testamento che riporta la cosiddetta legge del taglione: «Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente». Attraverso questo codice si voleva, in qualche modo, mettere un limite allo spirito della vendetta. Gesù, con il suo insegnamento, vuole sconfiggere in radice il male della violenza. Il male non va governato, va sradicato, dice Gesù. E l’unica via per sconfiggerlo è quella di un amore sovrabbondante. Il male non si vince con altro male, anche se regolato, ma solo con un bene ancor più generoso. Gesù, in effetti, capovolge con queste affermazioni la mentalità del suo tempo – molto diffusa ancora oggi –, e chiede al discepolo non solo di bandire dai suoi comportamenti la vendetta, ma addirittura di porgere l’altra guancia. Gesù propone agli uomini un nuovo modo di vivere centrato tutto sull’amore. Chi si lascia guidare dall’amore sconfigge il male con la sovrabbondanza del bene. Se uno ama, offre anche il mantello a chi glielo chiede ed è pronto a compiere anche il doppio dei chilometri a chi gli domanda compagnia, e non volta le spalle a chi chiede aiuto. Con l’amore si sconfigge il male al suo nascere e si apre la via per una vita degna.