07|06 Mentre lo sposo è con loro
07|06 Mentre lo sposo è con loro
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Mt 9,14-17) - In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

I discepoli di Giovanni, che conducevano una vita più austera rispetto a quella dei discepoli di Gesù, lo interrogano direttamente su tale diversità: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». I discepoli di Giovanni chiedono per comprendere. Non dobbiamo mai vergognarci di farci aiutare da Gesù. Il maestro risponde con l’immagine della venuta dello sposo e paragona i discepoli agli amici dello sposo che preparavano e partecipavano alle nozze che, ovviamente, dovevano essere un momento di grande festa. Con Gesù è venuto tra gli uomini il vero “sposo”, colui che è venuto a riscattare l’umanità dalla condizione di sterilità. Il senso della vita con Gesù si riveste dell’abito della festa, ma, avverte Gesù, verranno anche i momenti difficili. Verranno per lui stesso; in questo accenno si intravedono i giorni della passione. Così pure verranno per i discepoli e per le comunità. Come non pensare alle innumerevoli persecuzioni che si abbattono ancora oggi sui discepoli di Gesù? Allora, durante i giorni difficili, i discepoli «digiuneranno», aggiunge Gesù. Ma prima è necessario vestirsi a festa e bere il vino della misericordia; questo renderà forti anche nei momenti difficili. Gli otri vecchi di cui parla Gesù sono gli schemi mentali e religiosi di sempre. L’amore evangelico richiede cuori nuovi, ossia liberi da pregiudizi, per accogliere l’amore stesso di Dio. La resistenza alla novità della Parola di Dio significa chiudersi allo Spirito. Il Vangelo dell’amore ci libera da chiusure e ristrettezze per coinvolgerci negli orizzonti larghi di Dio.