01|19 Istituzione dei Dodici
01|19 Istituzione dei Dodici
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Mc 3,13-19) - In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Dopo aver accolto le folle sulle rive del lago, Gesù si sposta su una montagna. Il monte è il luogo della preghiera, il luogo dell’incontro con Dio, più che della missione tra la gente. E Gesù, scrive Marco, «chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui». È lui che li sceglie e che li chiama. Dopo l’adesione alla chiamata, Gesù li porta con sé. Sono dodici, quante le dodici tribù di Israele. Finalmente l’intero popolo di Dio ritrovava la sua unità attorno all’unico pastore. Quei Dodici sono uniti a partire da Gesù che li ha chiamati e associati alla sua stessa missione. È il Signore che li tiene uniti come fratelli, non altro. La ragione della comunione cristiana è solo Gesù, non certo la nazionalità, i comuni interessi, i legami di cultura o di sangue, la comune condizione o appartenenza. Li unisce solo l’essere tutti discepoli di quell’unico maestro. Ma lo stare accanto a Gesù non è fatto per chiudersi in un gruppo elitario, preoccupato della propria vita. Gesù li «costituì», ossia li stabilì nell’unità, non perché restassero tra loro, ma perché fossero mandati «a predicare, con il potere di scacciare i demoni». È quel che Gesù stesso faceva, appunto: predicare il regno di Dio e scacciare i demoni. La Chiesa, fondata sui Dodici, è chiamata a continuare nei secoli e nel mondo intero questa stessa opera. La comunità cristiana non è un popolo anonimo, composto di persone che non hanno legami l’uno con l’altro. Il Signore ha chiamato per nome i Dodici, uno per uno. Così è nata la prima comunità dei Dodici. E nello stesso modo continua a nascere ancora oggi ogni comunità cristiana. Ognuno ha il suo nome, la sua storia. E a ognuno è affidata la missione di annunciare il Vangelo e guarire le malattie. La condizione previa alla missione è stare “con Gesù”. Si potrebbe dire che l’apostolo è prima di tutto discepolo, ossia uno che sta con Gesù, che lo ascolta, che lo segue.