Vangelo (Mc 6,7-13) - In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
Il Vangelo descrive la prima missione dei Dodici. Gesù li chiama e li manda, a due a due, per i villaggi vicini. E li esorta a non vivere per sé stessi e a non limitarsi ai propri piccoli orizzonti, ma ad andare incontro agli uomini, ovunque essi siano, per annunciare loro il Vangelo e per guarire le loro infermità. È una missione che non ha frontiere e che chiede ai discepoli di andare sempre oltre sino a giungere ai confini dei cuori e alle frontiere più lontane. È significativo che l’evangelista Marco, e con lui Matteo e Luca, ponga l’invio in missione come uno dei primi passi della vita pubblica di Gesù. Spesso si pensa che prima di parlare agli altri di Gesù, prima di andare a comunicare la gioia della vita cristiana, si debba crescere, capire tutto, essere pronti. La vita cristiana è missione sempre. Ogni comunità cristiana e ogni discepolo devono sentire l’urgenza della missione. La forza dei discepoli di Gesù, l’unico bagaglio che debbono portare con loro è il Vangelo, l’unica tunica di cui vestirsi è la misericordia, l’unico bastone su cui poggiarsi è la carità. E poi Gesù non ci invia mai da soli. San Gregorio Magno nota che Gesù li mandò a due a due proprio perché l’amore vicendevole fosse la prima predicazione. Gesù esorta i suoi a restare presso coloro che li accolgono per aiutarli a crescere nella conoscenza del Vangelo. Certo, l’esito non è sempre garantito e Gesù dice loro che sarà grave la responsabilità di coloro che rifiutano l’amore del Signore. Ma i discepoli non devono desistere dal comunicarlo e dall’aiutare tutti ad accoglierlo nel loro cuore.