Vangelo (Mc 8,1-10) - In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
L’evangelista Marco, come Matteo, racconta un’altra moltiplicazione dei pani. A differenza della prima, qui siamo in territorio pagano e il linguaggio che l’evangelista utilizza evidenzia questa particolarità. Anche qui una grande folla si raduna intorno a Gesù. È commovente l’attenzione con cui queste persone, pur non appartenendo alla religione ebraica, ascoltano le parole del giovane profeta di Nazaret. Gesù stesso, certamente commosso per l’attenzione che pongono nell’ascoltarlo, prende l’iniziativa perché non tornino a casa senza mangiare, visto che ormai si è fatto davvero tardi. Gesù comunica ai discepoli la sua preoccupazione per quella folla come per cercare una corresponsabilità. Ma essi, dando retta alla loro “ragionevolezza”, gli rispondono che non è possibile sfamare tanta gente in un deserto. I discepoli credono più alla loro ragionevolezza che alle parole di Gesù. Quante volte sentiamo dire che bisogna essere realisti. Eppure, Gesù aveva detto loro: «Tutto è possibile per chi crede». Ma anche se non ricordavano queste parole, avrebbero potuto pensare al miracolo della moltiplicazione compiuto precedentemente. Ancora una volta è Gesù che prende l’iniziativa: «Quanti pani avete?». «Sette» rispondono i discepoli, come a sfidare Gesù. Se li fa portare, li prende nelle sue mani e poi li dà ai discepoli perché li distribuiscano. Gesù ci coinvolge nel miracolo, come coinvolse quei discepoli. Infatti, i pani si moltiplicano proprio mentre i discepoli li distribuiscono. Gesù ha bisogno dei discepoli, ha bisogno di noi perché si continui a ripetere il miracolo della moltiplicazione di un cibo che basti per tutti. Il fatto che avvenga una seconda volta e in territorio pagano indica che il pane va moltiplicato in ogni tempo e in ogni terra.