08|01 Parabola della rete
08|01 Parabola della rete
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Mt 13,47-53) - In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Gesù utilizza nella sua parabola l’immagine della rete per la pesca. Normalmente si tratta di una rete molto larga che viene calata a semicerchio nell’acqua e tirata sino alla spiaggia. Questa rete, dice Gesù, raccoglie una grande quantità di pesci. Gesù vuol sottolineare che il regno di Dio è largo, riguarda tutti gli uomini, senza distinzione alcuna. «Quando è piena – dice Gesù – i pescatori la tirano a riva». La rete deve essere piena prima di tirarla a riva. C’è anche in questa notazione la sottolineatura della generosità e della grandezza dell’amore di Gesù. Questa larghezza di cuore del Signore è un invito rivolto anche a noi, a non esser avari nel gettare la rete, nel cercare in ogni modo di comunicare il Vangelo sino ai confini della terra. Gesù continua dicendo che una volta che la rete è piena di pesci allora viene tirata a riva. E qui avviene la scelta, il giudizio: i pesci buoni vengono separati dai cattivi. Questa immagine richiama quella della parabola della zizzania sottolineando però il momento finale del giudizio, quando ci sarà la separazione degli uni dagli altri. Avverrà così anche tra le pecore e i capri, come racconta Matteo nel giudizio universale quando saremo giudicati sull’amore. I giusti sono coloro che hanno amato. La vera distinzione tra i buoni e i cattivi sarà proprio sull’attenzione al prossimo. Noi spesso pensiamo di essere gli unici giudici della nostra vita. Il Signore ha un giudizio di amore, che ci deve aiutare a scegliere di non perdere un amore così grande.