Vangelo (Lc 17,1-6) - In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! »Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: «Sono pentito», tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe».
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
Gesù chiede ai discepoli: «State attenti a voi stessi!». La vigilanza su sé stessi, sul proprio comportamento, sulla propria fedeltà al Vangelo, è un compito primario per ogni discepolo e ancor più per coloro che hanno responsabilità pastorali. Gesù aggiunge che anche la disponibilità al perdono fa parte della sapienza. Ciascuno di noi conosce bene la propria fragilità e la facilità a cadere nel peccato. Gesù ci dona appositamente la forza di perdonare. Non è spontanea la capacità di perdonare. Anzi, oggi il perdono è davvero raro. Nella vita ordinaria, purtroppo, la vendetta è molto più frequente. È urgente che la misericordia e il perdono sovrabbondino sulla facilità con cui si afferma il peccato. Perdonare «sette volte», come Gesù chiede, significa che bisogna perdonare sempre. Non si tratta ovviamente di essere accondiscendenti al peccato. Gesù esige sempre il pentimento per la colpa commessa e il conseguente cambiamento di vita. Ma la disponibilità alla misericordia non deve mai mancare. La misericordia è segno della presenza di Dio tra gli uomini. A questo punto i discepoli, comprendendo che la misericordia non nasce da loro stessi, capiscono che l’istinto a restare nell’odio o almeno nell’indifferenza è forte anche in loro. Per questo chiedono al Signore: «Accresci in noi la fede!». Gesù – forse sorprendendo anche noi – risponde che di fede ne basta anche una piccola misura, quella di un granellino di senapa. Questa piccola fede, questa piccola fiducia in Dio, è capace di fare miracoli.