11|21 I veri parenti di Gesù
11|21 I veri parenti di Gesù
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 19,41-44) - In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Memoria della Presentazione di Maria al tempio. Questa festa, nata a Gerusalemme e celebrata anche in Oriente, ricorda insieme l’antico tempio e l’offerta al La festa della Presentazione di Maria al tempio è legata alla dedicazione della chiesa di Santa Maria Nuova costrui-ta presso il tempio di Gerusalemme nell’anno 453. Maria, la Theotókos (Madre di Dio), è il vero tempio in cui si offre l’unico sacrificio gradito a Dio. Con questa memoria si accoglie la tradizione dell’apocrifo Protovangelo di Giacomo che narra la consacrazione a Dio di Maria adolescente. L’evangelista Matteo ci riporta una scena evangelica che può richiamarci all’urgenza di porsi alla scuola di Gesù. È una pagina che può sembrare dura verso la Madre di Gesù, in verità è la via che Maria ha seguito da sempre. Si narra che Gesù sta in una casa e molti sono accalcati attorno a lui per ascoltarlo. Giunti i suoi parenti, con la madre, lo mandano a chiamare. I parenti «stanno fuori», scrive l’evangelista, dando ovviamente un’indicazione non solo spaziale. Solo quelli che «stanno dentro» e ascoltano la sua parola, dice Gesù, sono la sua vera famiglia. La comunità cristiana nasce sempre dall’ascolto della Parola di Dio, e vive dell’ascolto di essa. E tutti dobbiamo stare attenti a non cadere nella tentazione di essere «parenti» di Gesù, ossia di pensare che non si ha più bisogno di raccogliersi attorno a lui per ascoltarlo, quasi che l’accesso a lui sia “naturale” e scontato. Non basta, insomma, far parte del gruppo dei cristiani per trovare la salvezza. Ogni giorno abbiamo bisogno di entrare «dentro» la comunità per ascoltare il Vangelo come la Chiesa lo comunica. L’esempio di Maria, portata al tempio, è un’indicazione preziosa per tutte le comunità cristiane a essere scuola di comunione e di amore. E questo è decisivo anche per le famiglie cristiane perché si impegnino a comunicare la fede ai figli fin da piccoli perché anch’essi, come Gesù, crescano in «sapienza, età e grazia».