10|15 Pulite l’esterno della coppa
10|15 Pulite l’esterno della coppa
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 11,37-41) - In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Gesù, invitato a casa di un fariseo, non adempie alle prescrizioni rituali previste prima del pasto. Questo comportamento gli procura un severo giudizio. In una società dell’apparire, com’è la nostra, questa breve pagina evangelica riporta al centro dell’attenzione quel che davvero vale nella vita. È nel cuore, infatti, è nella interiorità che si gioca la vita dell’uomo, la sua felicità e la sua salvezza. Se il cuore è pieno di cattiveria anche l’agire sarà conseguente. Per questo Gesù, senza condannare l’osservanza dei rituali, riconduce al cuore la radice dei comportamenti. Quello che conta è ciò che si ha nel cuore, non quello che appare. A nulla vale osservare dei riti se poi si trasgredisce la giustizia e si è lontani dall’amore. In tal senso, non vale moltiplicare gesti e azioni se il cuore è pieno di «avidità e di cattiveria». Gesù esorta piuttosto a dare «in elemosina quello che c’è dentro», ossia a dare al mondo l’amore che è stato riversato nei nostri cuori. E la vera ricchezza è l’amore gratuito che ogni credente riceve da Dio nel suo cuore. Gesù, inviando i discepoli in missione, afferma con chiarezza: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). E la gratuità dell’amore ricevuto si manifesta in maniera evidente quando ci rivolgiamo anzitutto ai poveri. Con Gesù inizia il tempo della misericordia. Un tempo di grazia e di abbondanza. Infatti, se siamo misericordiosi con gli altri, se siamo generosi nell’amare gli altri, l’amore non solo non diminuisce ma arricchisce il cuore di chi dona e di chi riceve.