10|25 Interpretare il tempo presente
10|25 Interpretare il tempo presente
M Mons. Vincenzo Paglia
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Vangelo (Lc 12,54-59) - In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia

Gesù avverte i discepoli che dovremmo alzare i nostri occhi per comprendere il tempo della salvezza. Il primo grande segno è il Vangelo: è il segno dei segni. Ascoltare questa parola e metterla in pratica è la prima opera del credente. C’è poi un altro segno, un segno plurimo: sono i poveri e tutti coloro che aspettano di essere liberati dalle schiavitù di questo mondo. Essere disattenti alla loro condizione vuol dire non comprendere il cuore di Dio e della storia della salvezza. «Questo tempo non sapete valutarlo», ammonisce Gesù nel Vangelo. C’è un’urgenza di comprendere il mondo in cui viviamo e la cultura di questo tempo che, come ha ricordato papa Francesco, non è un «tempo di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca». Un giudizio obiettivo, una vera intelligenza della storia, aperta alla speranza, viene dalla frequentazione della Scrittura. L’esempio portato da Gesù di trovare un accordo con l’avversario prima di giungere al giudizio – allora sarà troppo tardi – suggerisce l’opportunità di accordare la propria vita al Vangelo per essere salvi, ma anche di prediligere l’incontro e il dialogo alla logica dello scontro e della contrapposizione. La Parola di Dio ci aiuta a scorgere i segni della presenza di Dio, a vedere il bisogno che questa nostra generazione ha del Vangelo dell’amore e a rispondere con quella passione che il Signore chiede ai suoi discepoli resi partecipi del suo sogno sul mondo.