Lettura Col 1,1-8 | Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro. Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli. Ne avete già udito l'annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Colossesi 1,1-8 | Paolo scrive la Lettera ai Colossesi mentre lui è prigioniero e ringrazia Dio “continuamente” per la fede dei cristiani di Colossi. Ha sentito parlare della vitalità della comunità e ne sintetizza la vita attorno ai tre pilastri che la sostengono: la fede, la carità e la speranza. Il primo è la «fede in Cristo Gesù», ossia l’accoglienza di Gesù come il vero bene e l’unico Signore e salvatore. Il secondo è la carità, ossia l’amore che il discepolo riceve da Cristo e che lo spinge a considerare gli altri come fratelli, come membri dell’unica famiglia di Dio, eliminando così ogni confine all’amore evangelico perché sia fermento di unità nel mondo intero. Il terzo è la speranza che, per l’apostolo, è il termine finale dell’unità di tutti. Tale meta finale, già presente nel risorto, è ciò che sostiene la fede e che spinge a mantenere vivo l’amore fraterno. Il credente, che mediante il battesimo viene immerso nel mistero di Cristo morto e risorto, vive già «con Cristo». Si trova quindi fin d’ora dove è il Risorto, anche se de-ve ancora attendere la sua manifestazione piena. Ma come il seme contiene già tutto il suo futuro e attende la sua piena realizzazione, così è per il cristiano che riceve il battesimo. Paolo, citando nel ringraziamento iniziale i tre pilastri che sostanziano la vita cristiana, lascia apparire la sua preoccupazione per una comunità che rischia di lasciarsi inquinare da false sicurezze. Con la lettera vuole richiamarli all’essenziale della fede, ossia al rapporto personale con Cristo e alla comunione fraterna. Paolo e Timoteo hanno appreso da Epafra, iniziatore della comunità di Colossi, che l’opera dello Spirito Santo (è l’unica volta che viene menzionato nella lettera) è viva nel cuore di ciascuno. È davvero una comunità in buona salute, ossia una Chiesa che continua ad ascoltare il Van-gelo e a metterlo in pratica. In tal senso, il legame che essi hanno con Epafra li unisce anche a Paolo e a Timoteo, realizzando così quella fraternità ecclesiale che è la forza che cambia il mondo.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 51 (52)
R. Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.
Come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre. R.
Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli. R.
Vangelo Lc 4,38-44 | Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: "È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato". E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.