Esemplarità del pastore
Esemplarità del pastore
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura 1Tm 4,12-16 | Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l'imposizione delle mani da parte dei presbìteri. Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1 Timoteo 4,12-16 | Paolo chiede a Timoteo che nessuno disprezzi la sua giovane età (aveva circa trent’anni e da tredici stava con lui). Forse qualcuno, a motivo della sua giovinezza, non lo teneva per questo in considerazione. È però fin troppo chiaro che nella comunità l’autorevolezza non nasce dagli anni, ma dall’incontro col Signore e dalla conversione al Vangelo. Paolo esorta, pertanto, Timoteo ad essere di esempio «nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza». Questa statura spirituale gli darà l’autorevolezza necessaria per guidare con sapienza la comunità. Paolo ha già comunicato che era sua intenzione unirsi a lui al più presto possibile (3,14), ma si raccomanda che fino al suo arrivo egli assolva il suo servizio con la “lettura” della Sacra Scrittura nelle assemblee ecclesiali. Ad essa è legata «l’esortazione e l’insegnamento» che l’apostolo gli chiede di fare, perché la Parola giunga nel cuore della vita della comunità. Ma per parlare con autorevolezza, per spiegare il Vangelo nella predicazione, c’è bisogno dell’aiuto del Signore. E Paolo ricorda a Timoteo il «dono» di grazia che ha ricevuto mediante l’imposizione delle mani da parte dell’apostolo stesso e del collegio degli anziani. Le esortazioni si fanno, quindi, pressanti perché Timoteo abbia cura di tutte queste cose. L’apostolo lo esorta: «Dedicati ad esse interamente». Così crescerà nella sapienza e nella testimonianza e «tutti vedano il tuo progresso». Paolo lo esorta ad approfondire lo studio della Scrittura e a viverla ogni giorno. La crescita nella conoscenza delle Scritture e nell’amore del Signore daranno a lui l’autorevolezza necessaria per guidare la comunità. La “salvezza” sua e della comunità, dipende da come saprà disciplinarsi, da come saprà dare buon esempio e saprà annunziare il Vangelo.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 110 (111)

R. Grandi sono le opere del Signore.

Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. R.

Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome. R.

Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre. R.


Vangelo Lc 7,36-50 | Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!". Gesù allora gli disse: "Simone, ho da dirti qualcosa". Ed egli rispose: "Di' pure, maestro". "Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?". Simone rispose: "Suppongo sia colui al quale ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". E, volgendo verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco". Poi disse a lei: "I tuoi peccati sono perdonati". Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è costui che perdona anche i peccati?". Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!".