Lettura Esd 1,1-6 | Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: "Così dice Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d'Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme. E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme". Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme. Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d'argento, oro, beni, bestiame e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Esdra 1,1-6 | La parola del Signore non viene pronunciata invano. È quanto afferma l’inizio del libro di Esdra, che vede realizzarsi la parola profetica addirittura attraverso l’opera di un re straniero, Ciro. Costui diviene lo strumento nelle mani di Dio per liberare il popolo dall’esilio e perché possa tornare a Gerusalemme e ricostruire il tempio. Questo re dei persiani aveva conquistato Babilonia sottomettendo l’antico impero, responsabile della distruzione di Gerusalemme e del tempio, oltre che della deportazione. In lui già Isaia aveva visto l’inviato di Dio: «Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni…» (Is 45,1). Viene per questo presentato come l’eletto, il messia di Dio. Il Signore non limita la sua azione a Israele, ma la estende a tutti i popoli. È Dio che guida la storia dell’umanità intera, non solo quella del popolo di Israele. In tal senso c’è un’unica storia della salvezza di cui anche Israele è parte. La Parola di Dio compie prodigi attraverso chiunque il Signore voglia. La missione fondamentale che Israele era chiamato a svolgere riguardava la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Il tempio e la Torah, l’insegnamento divino, erano il cuore dell’Israele postesilico. Nella casa di Dio ognuno personalmente, e insieme alla comunità dei fratelli, può rivolgersi al Signore, invocare la sua misericordia e ottenere il perdono. C’era una preoccupazione comune per il tempio in quella comunità esiliata. Ognuno offre oggetti preziosi, perché la presenza di Dio è la cosa più preziosa che un uomo può avere.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 125 (126)
R. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia. R.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia. R.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. R.
Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. R.
Vangelo Lc 8,16-18 | "Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere."