Il vero vanto
Il vero vanto
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura 2Cor 1,18-22 | Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è "sì" e "no". Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu "sì" e "no", ma in lui vi fu il "sì". Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono "sì". Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria.

È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

2 Corinzi 1,18-22 | Nella comunità di Corinto si erano presentati dei predicatori che avevano cominciato a criticare Paolo e ad accusarlo, mettendo in discussione la sua sincerità, la sua apostolicità e il Vangelo da lui predicato. Così era successo anche in Galazia. Paolo è costretto a difendersi, anche se la sua difesa è innanzitutto del Vangelo da lui predicato e per il quale aveva ricevuto anche conferma dagli altri apostoli riuniti a Gerusalemme. Con questa lettera Paolo vuole riaffermare il valore del suo annuncio, che viene dalla grazia di Dio e non dalla sapienza o dalla forza della “carne”. Ed è per questo che può “vantarsi”. Ma non è il vanto della vanagloria per le proprie, magari presunte, qualità. È una tentazione che in tanti conosciamo. Il vanto di cui parla l’apostolo è quello di chi spende la vita per annunciare il Vangelo; di chi può presentare al Signore una comunità frutto della sua predicazione. In questa prospettiva, l’apostolo, in altra parte, dice: “Chi si vanta, si vanti nel Signore”. È questo vanto che spinge Paolo a confermare il suo affetto e la sua premura per la comunità. Avrebbe voluto visitarla presto, ma vi è stato impedito. E ha dovuto cambiare i suoi piani. Non è perciò questione di volubilità: “Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è ‘sì’ e ‘no’” (v. 18). La sua mancata visita perciò non è segno di disinteresse o di paura di fronte a coloro che lo hanno accusato. E con questa lettera vuole riaffermare la comune chiamata che Cristo ha fatto a lui e alla comunità, alla quale, ormai, si sente accomunato dalla medesima unzione e dal comune sigillo dello Spirito Santo.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 118(119)

R. Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici. R.

Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.
Volgiti a me e abbi pietà,
con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome. R.

Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
e non permettere che mi domini alcun male.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti. R.


Vangelo Mt 5,13-16 | Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.