Lettura Is 11,1-10 | Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Isaia 11,1-10 | L’oracolo del profeta si collega strettamente ai capitoli 7 e 9 dove è stata annunciata la nascita di un bambino, discendente di Davide, l’Emmanuele, il “Dio-con-noi”. La condizione di schiavitù aveva reso il popolo di Israele simile a un tronco secco. Era morta la speranza di un futuro rigoglioso che il profeta presenta invece come un albero in fiore con foglie e frutti. Ma ecco la profezia che supera la tristezza del tempo presente: «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici». Dal tronco arido spunta un germoglio. È an-cora un piccolo virgulto. Non ha grandezza secondo le misure umane e tuttavia la sua linfa è già forte perché è lo Spirito di Dio che lo fa vivere. «Su di lui – continua il profeta – si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore». La declinazione dei sei doni dello Spirito suggerisce la straordinaria forza di quel “virgulto”, una forza che non è chiusa in se stessa: si trasmette a tutti coloro che si innestano in esso. Anche noi, inseriti in quel virgulto, potremo ricevere i doni dello Spirito e divenire uomini e donne spirituali: i nostri occhi illuminati dalla luce dello Spirito scruteranno i “segni dei tempi” e ci guideranno per accordare i nostri giorni alla giustizia di Dio. Sono più che eloquenti le immagini del lupo che dimora con l’agnello, del leopardo che si sdraia accanto al capretto, del vitello e del leoncello che pascolano assieme, guidati da un bambino. È il sogno della convivenza pacifica tra i popoli che lo Spirito ci fa intravedere e con la sua forza ci aiuterà a realizzare.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 71(72)
R. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
oppure:
R. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R.
Vangelo Lc 10,21-24 | In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: ‘Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo’. E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: ‘Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono’.