L’uomo non confidi nell’uomo
L’uomo non confidi nell’uomo
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Ger 17,5-10 | "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti. Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni."


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Geremia 17,5-10 | Il profeta Geremia aveva già accusato Israele di aver abbandonato il suo Signore per accorrere verso l’Egitto e l’Assiria con la convinzione che tra essi avrebbe trovato sostegno e difesa. L’abbondanza delle acque del Nilo e dell’Eufrate, che avevano spinto Israele ad accorrere verso queste due grandi potenze, si rivela come un’amara illusione: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo… Sarà come un tamerisco nella steppa… dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere». Con questa immagine il profeta avverte della fatuità di confidare nella potenza umana. Una lezione che sarebbe bene ricordare anche ai nostri giorni. Solo il Signore può difendere quel piccolo popolo e farlo crescere libero dalla ingordigia dei potenti. Per questo il profeta annuncia: «Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia». Egli – continua Geremia – riprendendo l’insegnamento del Salmo 1: «È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici». Con questa immagine il profeta vuole che i suoi ascoltatori comprendano quanto è indispensabile dimorare nel Signore e rimanere fedeli al suo patto. Geremia chiude con l’immagine del cuore, il luogo che indica la profondità degli affetti e il luogo ove accade la decisione di legarsi a Dio per sempre.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 1

R. Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.


Vangelo Lc 16,19-31 |

C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma". Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi". E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti".