La malvagità degli uomini addolora Dio
La malvagità degli uomini addolora Dio
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Gen 6,5-8.7,1-5.10 | Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: "Cancellerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato e, con l'uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti". Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.

Il Signore disse a Noè: "Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto". Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato. Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Genesi 6,5-8; 7,1-5.10 | Gli autori biblici hanno chiara la consapevolezza che il male non è opera di Dio ma dell’uomo. È nel profondo del cuore umano, infatti, che si annidano i sentimenti di odio, di vendetta, di orgoglio. Sin dal primo capitolo della Genesi appare evidente quanto la storia umana sia segnata dalla violenza che oppone gli uni agli altri. Ogni ambito della vita viene avvelenato dalla cattiveria degli uomini, tanto che Dio «si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo». Il cuore stesso del creatore è spezzato dal diffondersi della violenza tra gli uomini e tra i popoli. La violenza rende impossibile la convivenza e spinge la creazione stessa a regredire nel caos primordiale. Il diluvio è questo. Non è una punizione di Dio, ma la conseguenza della corruzione umana che fa ritornare tutto nel caos, come era il mondo prima della creazione. Si tratta di un’immagine che trasmette un messaggio forte e quanto mai attuale. Pensiamo alle guerre e alle loro conseguenze, alla violenza fatta alla creazione stessa e alla natura umana e alle sue conseguenze, alla stessa pandemia che risulta essere una conseguenza della violenza sulla natura e ai soprusi sulla vita dei piccoli e degli anziani. Questa pagina della Scrittura delinea alcuni tratti della attuale condizione del mondo ove la violenza sembra ormai divenuta una norma di vita: più che nell’incontro e nel dialogo si pone fiducia nella legge della forza per risolvere i conflitti abbandonando la via della pace. I credenti, come fu per Noè, sono chiamati a camminare con Dio e ad ascoltarlo per poter vincere il male e allontanare la violenza distruttrice.


Salmo Responsoriale

 


Vangelo Mc 8,14-21 | Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora egli li ammoniva dicendo: "Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!". Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: "Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Dodici". "E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Sette". E disse loro: "Non comprendete ancora?".