Il destino del popolo eletto
Il destino del popolo eletto
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Rm 11,29-36 | Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Romani 11,29-36 | Paolo continua ad interrogarsi sul ruolo di Israele nel disegno salvifico di Dio. Come scrive alla comunità di Roma, c’è una «profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio» che si deve sempre imparare a cogliere. Troppe volte anche noi rimaniamo sulla superficie del messaggio che le Scritture comunicano. E per comprendere questa profondità bisogna sempre partire da sé, e l’apostolo ricorda come c’è sempre una disobbedienza davanti alla Parola di Dio che unisce tutti gli uomini, ebrei e pagani. Ogni uomo e ogni donna in realtà ne fa esperienza, e proprio sperimentando questa lontananza dalla sua Parola, siamo richiamati a provare il bisogno della misericordia di Dio che prevale su ogni forma di disobbedienza o distanza. Essere rinchiusi “tutti nella disobbedienza”, è l’occasione di cambiare in profondità: come c’è una comune prigionia del peccato, c’è un comune destino di liberazione. Siamo tutti peccatori bisognosi della misericordia di Dio. Solo così, riconoscendo la comune natura della nostra umana fragilità, sperimentiamo che Dio ama il suo popolo oltre ogni disobbedienza e attraverso il suo amore mostra che i suoi doni e la sua chiamata sono “irrevocabili”. Questa parola dell’apostolo, non è allora rivolta solo al popolo ebraico, ma ad ogni credente chiamato ad affidarsi totalmente all’amore di Dio e al suo disegno di salvezza per tutti i popoli.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 68(69)

R. Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore.

Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento. R.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri. R.

Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne riavranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede
e chi ama il suo nome vi porrà dimora. R.


Vangelo Lc 14,12-14 | Disse poi a colui che l'aveva invitato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti".