Elogio della sapienza
Elogio della sapienza
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Sap 7,22–8,1 | In lei c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza. La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra e governa a meraviglia l'universo.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Sapienza 7,22–8,1 | La sapienza è un dono che si riceve da Dio. Per questo Salomone sente la libertà e la gioia di poterla a sua volta donare, perché arricchisca anche la vita degli altri. È la libertà che possiede chi riconosce i doni di Dio nella sua vita, soprattutto il dono prezioso di una parola che rende sapienti e che diventa comunicativa. Coloro che la possiedono si attirano l’amicizia di Dio, entrano in un rapporto di intimità con lui e ricevono da lui orienta-mento. La sapienza di cui ci parla Salomone insegna a comprendere la realtà nel profondo, in maniera spirituale, non fermandosi solo all’apparenza delle cose che si vedono: «Egli stesso mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi». Non si tratta tanto di una conoscenza scientifica, quanto di una conoscenza che scende nel cuore della storia e che sfugge alla logica del sa-pere tecnico. Nella sapienza soffia quello che per i credenti è la forza dello Spirito Santo: «Uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, amante del bene, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che tutto può e tutto controlla». Sono qualità che richiamano i sette doni dello Spirito Santo, che già il profeta Isaia aveva intuito (Is 11,1-2) e che pervadono il cuore dei credenti nel Dio di Gesù Cristo. La Sapienza è la manifestazione della presenza benefica e amica di Dio, che vuole insegnare agli uomini il segreto della vita. Essa è unica, immagine della sua bontà e «passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti». Lasciamoci istruire da questa sapienza per essere anche noi amici di Dio e profeti della sua Parola nel mondo.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. La tua parola, Signore, è stabile per sempre.

Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. R.

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici. R.

Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi. R.


Vangelo Lc 17,20-25 | I farisei gli domandarono: "Quando verrà il regno di Dio?". Egli rispose loro: "Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: 'Eccolo qui', oppure: 'Eccolo là'. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!". Disse poi ai discepoli: "Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: 'Eccolo là', oppure: 'Eccolo qui'; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.