La figura di Abramo
La figura di Abramo
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Rm 4,1-8 | Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Romani 4,1-8 | Nel capitolo 4 della Lettera ai Romani Paolo sviluppa un’argomentazione biblica tutta incentrata sulla figura di Abramo. L’intento dell’apostolo è teso a dimostrare che il “Vangelo della giustificazione” non è uno stravolgimento della Scrittura, al contrario, ne è una conferma. Abramo è per eccellenza il modello del credente che, aprendosi alla fede, ha ricevuto il dono della giustizia. Già nel libro della Genesi si legge: «Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia» (Gen 15,6). La vita di Abramo è la testimonianza della forza che scaturisce dalla fede. Per questa fede anche il peccato può essere cancellato. Così anche il perdono, la «giustifica-zione» di cui parla Paolo, è unicamente il frutto della misericordia e dell’amore di Dio che continua a chiamare gli uomini a seguirlo. Affidandosi totalmente a colui che lo aveva chiamato, il santo patriarca fu liberato dalla schiavitù di se stesso, delle sue opere e delle sue tradizioni. Per la fede, non certo per la chiarezza della visione o per la certezza delle proprie convinzioni, Abramo lasciò la sua terra e si incamminò verso un destino nuovo. Per la fede assoluta e totale in Dio portò sino sul monte il figlio, l’unico figlio, Isacco, per immolarlo, ma Dio glielo riconsegnò. Sulla strada aperta da Abramo, nostro padre nella fede, Paolo delinea il cammino anche per coloro che accolgono Gesù come Signore della loro vita.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 31 (32)

R. Tu sei il mio rifugio, Signore.

Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno. R.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. R.

Rallegratevi nel Signore
ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore,
gridate di gioia! R.


Vangelo Lc 12,1-7 | Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: "Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!