Liberi dalla schiavitù del peccato
Liberi dalla schiavitù del peccato
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Rm 6,19-23 | Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità, per l'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione. Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccogliete allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte. Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Romani 6,19-23 | L’apostolo mette a confronto, con molta efficacia, due libertà: quella di un’esistenza che mette al centro se stessi e quella di un’esistenza che invece si mette alla sequela del Signore. In entrambi i casi si è, in certo modo, liberi dalla legge. Ma la libertà senza Dio e senza i fratelli non porta altro che frutti amari e disordinati, perché rende schiavi delle proprie tradizioni e del proprio orgoglio, succubi della forza malvagia del peccato e del male. La salvezza viene da Dio che ci libera dalla schiavitù degli istinti di peccato e ci dona la libertà per servire il Vangelo e quindi per dedicare l’intera nostra vista ad amare Dio, i fratelli e i poveri. Scrive: «Ora invece liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna». La libertà del cristiano inizia quando accoglie l’amore che Dio riversa nei cuori per mettere al servizio del suo grande disegno di amore sul mondo, ossia l’instaurazione già da ora del suo regno di amore, di pace e di giustizia. La partecipazione a questo disegno di Dio è la nostra salvezza, è entrare già nella vita eterna. Spendere la vita per il regno di Dio è il senso stesso della vita. L’apostolo, senza tema di esagerare, può dire che siamo come “schiavi” di Dio e della sua giustizia. Ma è una “schiavitù” salutare che fa germogliare frutti di pace, di pienezza e di vita eterna per sé e per il mondo. Per questo Paolo afferma con audacia: «Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia».


Salmo Responsoriale

Dal Sal 1

R. Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.
 
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.
 
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.


Vangelo Lc 12,49-53 | Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.