Dio è amore
Dio è amore
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura 1Gv 4,7-10 | Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1Giovanni 4,7-10 | Giovanni per ben tre volte, in pochi versetti, ripete: «Amiamoci gli uni gli altri» e, con una affermazione mai usata nell’intera Bibbia, definisce il mistero stesso di Dio: «Dio è amore». Sant’Agostino commenta: «Se niente altro a lode dell’amore fosse stato scritto nel resto della Lettera, o meglio nel resto della Scrittura, e noi avessimo udito dalla bocca dello Spirito Santo solo quest’asserzione “Dio è amore”, non dovremmo cercare niente altro». In effetti, affermando che «Dio è amore», Giovanni riassume quello che l’intera storia della salvezza testimonia: ossia che Dio ha scelto il suo popolo per amarlo, per liberarlo dal peccato e dalla morte. E si tratta di un amore a tal punto fedele che non abbandona il popolo anche quando questi lo tradisce. E Gesù lo ha mostrato in maniera inimmaginabile: ha dato la sua stessa vita per salvare gli uomini, anche coloro che lo stavano uccidendo. Nel quarto Vangelo Giovanni ribadisce la qualità dell’amore di Dio: «In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui». Come allora non comprendere l’appassionato ragionamento teso a convincere il cuore e la mente dei discepoli (anche noi, discepoli dell’ultima ora) ad accogliere questo amore per viverlo e così comprenderlo? Scrive ancora l’apostolo: «Se così ci ha amato Dio, anche noi abbiamo l’obbligo di amarci l’un l’altro». L’amore di cui si parla è quello che lui ha vissuto Gesù stesso sino alla fine. Questo amore – non un altro amore, magari più romantico - è deposto nel cuore dei discepoli. E’ l’amore stesso di Dio. L’apostolo ci richiama: chi non ama è lontano da Dio e non lo conosce, appunto perché Dio è amore. Chi invece lo accoglie, rimane in Dio e sin da ora lo conosce nel suo intimo.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 71 (72)

R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero. R.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.


Vangelo Mc 6,34-44 | Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: ‘Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare’. Ma egli rispose loro: ‘Voi stessi date loro da mangiare’. Gli dissero: ‘Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?’. Ma egli disse loro: ‘Quanti pani avete? Andate a vedere’. Si informarono e dissero: ‘Cinque, e due pesci’. E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.