Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura 1Gv 4,11-18 | Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

1 Giovanni 4,11-18 | «Se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri». L’amore evangelico non è un amore qualsiasi; deve avere le stesse qualità, la stessa natura, la stessa passione dell’amore che Dio ha per noi. Potremmo chiederci: com’è possibile vivere un tale amore, se «nessuno mai ha visto Dio»? Ma ecco la risposta di Giovanni: «Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi». Nel prologo del suo Vangelo, l’apostolo scrive: «Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (1,18). È Gesù che ci ha rivelato il volto del Padre. E, in effetti, guardando Gesù possiamo dire con piena ragione: «Dio è amore». Tutto infatti in Gesù parla di un amore che non conosce limite alcuno. In questa lettera l’apostolo insiste nel dire che se ci amiamo gli uni gli altri dimoriamo in Dio. E badiamo bene, non dice che vediamo Dio, ma che stiamo in lui come in una dimora, come nella sua casa. In questa casa, nella quale siamo chiamati a vivere, siamo uniti gli uni gli altri dal suo Spirito, quello che il Padre ha riversato nei nostri cuori. Se rimaniamo in questo amore, che abbiamo gratuitamente ricevuto, possiamo osservare la sua Parola e amarci gli uni gli altri. E questa è la perfezione. Non siamo perfetti perché non abbiamo alcuna macchia, ma perché ci lasciamo abbracciare da Dio e dal suo amore. Giovanni conclude che questo amore ci libera da ogni paura, da ogni timore. In un mondo abitato da tante paure, i cristiani sono testimoni di un Dio che è Padre, il quale ama tutti i suoi figli sino a dare il suo Figlio primogenito per la salvezza di tutti.


Salmo Responsoriale

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Vangelo Mc 6,45-52 | E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: ‘È un fantasma!’, e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: ‘Coraggio, sono io, non abbiate paura!’. E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.