Lettura Gen 49,2.8-10 | Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervice dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi lo farà alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli.
Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia
Genesi 49,2.8-10 | Il brano che la liturgia di oggi ci propone come prima lettura è solo una piccola parte delle “benedizioni di Giacobbe”. La “benedizione” nella Bibbia esprime la continuità di una vita segnata dalla presenza benevola di Dio, a cui il credente si affida. Il Signore, il benedetto, rende partecipi della sua stessa vita e del suo amore coloro che lo ascoltano e in lui confidano. Prima della morte, Giacobbe-Israele benedice i suoi figli e nella benedizione descrive la loro condizione di prossimi capostipiti delle tribù di Israele: è la visione del futuro della tribù di Giuda, dalla quale nascerà il Messia. La tribù di Giuda è presentata come quella a cui Dio affida il governo del popolo di Israele, la regalità su di esso. Così nella genealogia secondo Matteo si mostra la continuità di una storia che non è frutto del caso o del destino. Essa è voluta e guidata da Dio stesso che, attraverso uomini e donne, rende possibile la realizzazione della storia della salvezza. Le vicende di Giuda, di Israele, della Chiesa stessa compongono un’unica storia: la storia della salvezza di tutti i popoli guidata da Dio con cura e amore paterno. Questa storia comune di cui siamo parte e che affonda le radici nella storia del popolo di Israele è affidata da Dio anche alle nostre povere mani. Non è una storia riservata solo a pochi eletti. Quest’unica storia è quella di tutti i popoli della terra. Nel Bambino che sta per nascere c’è come un’accelerazione del disegno di Dio sul mondo alla cui realizzazione siamo tutti chiamati.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 71 (72)
R. Venga il tuo regno di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R.
Vangelo Mt 1,1-17 | Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.