I di Avvento
I di Avvento
M Mons. Vincenzo Paglia
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Prima Lettura Ger 33,14-16 | Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia


Salmo Responsoriale

Dal Sal 24

R. A te, Signore, innalzo l'anima mia, in te confido.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza. R.


Seconda Lettura 1Ts 3,12–4,2 | Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.


Vangelo Lc 21,25-28.34-36 | Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo."


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Ger 33,14-16; Sal 25 (24); 1Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28.34-36 | Le parole di Gesù sulla fine dei tempi riguardano anche questo nostro tempo. Il vangelo ci avverte sugli sconvolgimenti che ci saranno “nel sole e nella luna e nelle stelle e sulla terra angoscia di popoli in ansia… mentre molti uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra”. Lo scenario coinvolge l’umanità e l’intera creazione. E’ l’ansia dei popoli segnati ancora oggi dalle guerre e dai conflitti; è l’angoscia dei milioni di piccoli e di grandi che continuano ad essere provati dalla fame; è l’angoscia dei tanti costretti ad emigrare lontani dalla loro terra senza trovare chi mli accolga e li aiuti; è l’angoscia dei tanti anziani abbandonati e lasciati soli senza aiuto. E cresce il numero degli “uomini che muoiono per paura” e si rinchiudono in loro stessi. E’ facile cadere nella rassegnazione e lasciar spegnere la speranza di un mondo nuovo, di una vita migliore per se stessi e per gli altri.

Il Signore, al contrario, non ha rinunciato a sperare sugli uomini e sulle donne e a cambiare il loro cuore; non lascia che le forze del male stravolgano e abbrutiscano la terra. Se gli uomini e le donne si rassegnano ad un mondo stravolto, non così il Signore che, invece, vuole la fine di questo mondo ingiusto per instaurarne un altro di segno opposto. Il tempo dell’Avvento torna in questo momento difficile della storia umana, torna per sciogliere i cuori induriti, per aprire la mente a chi pensa solo a se stesso, per aprire l’udito a chi ascolta solo le sue ragioni, per aprire gli occhi a chi non vede oltre se stesso. Ed esorta: “alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. E' il tempo di alzarci. E il Signore aggiunge: "Badate bene. Non lasciatevi intontire da orge e ubriachezze. Non abbiate troppe preoccupazioni materiali. Altrimenti diventerete pigri, vi dimenticherete del giorno del giudizio e quel giorno vi piomberà addosso improvvisamente. Infatti, esso verrà su tutti gli abitanti della terra come un laccio. Voi invece state svegli e pregate senza stancarvi"(Lc 21, 35-36). Gesù ci chiede di essere svegli, ma non di quella veglia sorda degli abitanti di Betlemme i quali, “intontiti da orge e ubriachezze”, non aprirono le porte al Signore che veniva. E’ amara la notazione dell’evangelista: “non c’era porto per loro”.

Questo tempo dell’Avvento ci è dato per aiutarci a restare svegli, alzare gli occhi verso il Signore e invocare la sua venuta. I giorni prossimi siano giorni di ascolto e di preghiera, di amore e di fraternità. La Parola di Dio sarà la lampada che guiderà i nostri passi e il fuoco che riscalderà il nostro cuore. Sentiamo rivolta anche a noi la benedizione dell’Apostolo Paolo ai Tessalonicesi: "Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti"(1Ts 3,12). Il tempo dell’Avvento ci spinge ad un amore rinnovato per gli altri, un amore meno concentrato su noi stessi, più largo per i fratelli e più accogliente soprattutto per i poveri. Non ripetiamo stancamente le abitudini di sempre, non inseguiamo i soliti pensieri. Questo Avvento è un tempo nuovo di grazia, un tempo per rinnovare il nostro cuore e andare con le braccia più aperte verso i nostri fratelli e soprattutto verso i più poveri. Su questa via incontreremo il Signore che viene. Con insistenza diciamo: “Vieni, Signore Gesù!".