Il segno dell’Emmanuele
Il segno dell’Emmanuele
M Mons. Vincenzo Paglia
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Lettura Is 7,10-14 | Il Signore parlò ancora ad Acaz: ‘Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto’. Ma Acaz rispose: ‘Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore’. Allora Isaia disse: ‘Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.


Il commento di Monsignor Vincenzo Paglia

Isaia 7,10-14 | Il Regno di Israele sta rischiando di essere sconfitto dagli assiri, un popolo ben più forte e deciso a espandere il suo potere. Il re Acaz è preoccupato e si rivolge a Isaia per trovare conforto nella Parola di Dio. Il profeta cerca di rassicurare il re invitandolo a porre la sua fiducia in Dio e a chiedere un segno che possa confermare la parola che gli sta rivolgendo. Ma il re, che governava in maniera arrogante e che ora è assalito dalla paura di fronte alla potenza del nemico, non si fida delle parole del profeta. E, ostentando una dubbia religiosità, ribatte al profeta che non vuole «tentare il Signore». Isaia, irritato dalla diffidenza del re, gli risponde che sarà il Signore stesso a dargli un segno: «Ecco: la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele». La parola del profeta apre ad Acaz un futuro inaspettato, che comunque non si compirà nel suo tempo, ma che si realizzerà per la salvezza del popolo di Israele e per quella di tutti i popoli della terra. La fede cristiana ha interpretato questo passo riferendolo alla nascita di Gesù, come leggiamo nel Vangelo di Matteo: «Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “La vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele”» (Mt 1,22-23). Questa pagina biblica mostra il grande disegno che Dio ha per tutti i popoli della terra, quello della salvezza universale. Il Padre che sta nei cieli affida a Gesù e ai suoi discepoli il grande compito di comunicare il Vangelo dell’amore sino ai confini della terra.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 23(24)

R. Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito. R.
 
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli. R.
 
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R.


Vangelo Lc 1,26-38 | Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ‘Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te’. A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine’. Allora Maria disse all’angelo: ‘Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?’. Le rispose l’angelo: ‘Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio’. Allora Maria disse: ‘Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola’. E l’angelo si allontanò da lei.