Vangelo (Mc 14,1-15,47) - Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo». Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto». Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno. Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono forse io?». Egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto: “Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!». Gesù gli disse: «In verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Giunsero a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu». Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino». E subito, mentre ancora egli parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». Appena giunto, gli si avvicinò e disse: «Rabbì» e lo baciò. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio. Allora Gesù disse loro: «Come se fossi un brigante siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!». Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo. Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo: «Lo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”». Ma nemmeno così la loro testimonianza era concorde. Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo». Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli: «Fa’ il profeta!». E i servi lo schiaffeggiavano. Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardò in faccia e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». Ma egli negò, dicendo: «Non so e non capisco che cosa dici». Poi uscì fuori verso l’ingresso e un gallo cantò. E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è uno di loro». Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: «È vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileo». Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quest’uomo di cui parlate». E subito, per la seconda volta, un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». E scoppiò in pianto. E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: «Il re dei Giudei». Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra. Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!». Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Venuta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.
Il commento al Vangelo a cura di Monsignor Vincenzo Paglia
Oggi inizia la Settimana Santa o della passione. È santa perché al centro c’è il Signore. Ed è di passione perché contempliamo Gesù pieno di passione e ricco di misericordia. L’apostolo Paolo lo scrive ai filippesi: «Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce». Come restare neutrali di fronte a quello che vedremo e ascolteremo? La passione di Gesù, come la debolezza e il dolore degli uomini, non è uno spettacolo da osservare con distacco. Quella di Gesù è passione di amore. Gesù non ci cambia con una legge, ma con un amore grande. In verità, in questa settimana è l’uomo da difendere, da proteggere, da amare. Non basta non fare il male, non basta non avere le mani sporche, non decidere: bisogna amare quell’uomo. Chi non sceglie l’amore finisce per essere complice del male.
Gesù entra in Gerusalemme come re. La gente sembra intuirlo e si mette a stendere i mantelli lungo la strada com’era uso in Oriente. Anche i ramoscelli di ulivo, presi dai campi e cosparsi lungo il percorso di Gesù, fanno da tappeto. Il grido «Osanna» (in ebraico vuol dire “Aiuta!”) esprime il bisogno di salvezza che la gente sentiva. Gesù entra in Gerusalemme come colui che può far uscire dalla schiavitù e rendere partecipi di una vita più umana e solidale. Il suo volto però non è quello di un potente o di un forte, ma di un mite e umile.
Passano solo sei giorni dall’ingresso trionfale e il suo volto diviene quello di un crocifisso. È il paradosso della domenica delle Palme che ci fa vivere assieme il trionfo e la passione di Gesù. L’ingresso di Gesù nella città santa è certo l’entrata di un re, ma l’unica corona che gli verrà posta sul capo sarà quella di spine. Quei rami di ulivo che oggi sono il segno della festa, nell’orto ove era solito ritirarsi per la preghiera, lo vedranno sudare sangue per l’angoscia della morte.
Gesù non fugge. Prende la sua croce e con essa giunge sul Gol gota, ove viene crocifisso. Quella morte che agli occhi dei più sembrò una sconfitta, fu in realtà una vittoria: era la logica conclusione di una vita spesa per il Padre. Davvero solo il Figlio di Dio poteva vivere e morire in quel modo, ossia dimenticando se stesso per donarsi totalmente agli altri. E se ne accorge un militare pagano. L’evangelista Marco scrive: «Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» (Mc 15,39).
Chi comprende Gesù? I bambini. Sono loro ad accoglierlo mentre entra a Gerusalemme. «Se non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei cieli», aveva detto Gesù. È quello che accade a Pietro. Quando si mette a piangere come un bambino, inizia a capire se stesso. E noi siamo come lui. Piangiamo come bambini, chiedendo perdono del nostro peccato. Commuoviamoci di fronte al dramma dei tanti poveri cristi che con la loro croce ci ricordano la sofferenza e la Via Crucis che fu di Gesù. Scegliamo di non scappare più, di non seguire più da lontano, ma di stargli vicino e di volergli bene. Prendiamo in mano il Vangelo e facciamo compagnia a Gesù. L’ulivo che abbiamo tra le mani è segno di pace: ci ricorda che il Signore vuole la pace, dona la pace. Quell’ulivo ci accompagnerà nelle nostre case per ricordarci quanto Dio ci vuole bene. Lui è la nostra pace, perché non ha nemici e non salva se stesso. L’amore vince il male. Vogliamo anche noi imparare un amore così? Vogliamo essere uomini e donne di pace come Gesù? La passione è via della gioia. Percorriamola con Gesù, per risorgere con lui.
Palm Sunday
Gospel (Mk 14.1-15.47)
There were two days left before Passover and Unleavened Bread, and the chief priests and scribes were looking for a way to deceive Jesus and make him die. In fact they said: "Not during the feast, so that there is no revolt of the people." Jesus was in Bethany, in the house of Simon the leper. While he was at table, a woman came with an alabaster vase, full of the perfume of pure spikenard, of great value. She broke the alabaster vase and poured the perfume on her head. There were some among them who were indignant: «Why this waste of perfume? It could have been sold for more than three hundred denarii and given to the poor! And they were furious with her. Then Jesus said, “Leave her alone; why do you bother her? She did a good deed towards me. In fact, you always have the poor with you and you can do good to them whenever you want, but you don't always have me. She did what was in her power, she anointed my body beforehand for burial. Truly I say to you: wherever the Gospel is proclaimed throughout the whole world, what she has done with her will also be said in memory of her." Then Judas Iscariot, one of the Twelve, went to the chief priests to hand Jesus over to them. When they heard it, they rejoiced and promised to give him money. And he was looking for how to deliver it at the right time. On the first day of Unleavened Bread, when the Passover was sacrificed, his disciples said to him: "Where do you want us to go to prepare so that you can eat the Passover?". Then he sent two of his disciples, saying to them: «Go into the city and a man will meet you with a jug of water; follow him. Where he enters, say to the master of the house: "The Master says: Where is my room, where I can eat the Passover with my disciples?". He will show you a large room upstairs, furnished and ready; prepare dinner for us there." The disciples went and entered the city and found it as he had told them, and they prepared the Passover. When evening came, he arrived with the Twelve. Now, while they were at the table and eating, Jesus said: "Truly I say to you, one of you, he who eats with me, will betray me." They began to feel sad and say to him, one after the other: "Is it me?" He said to them: «One of the Twelve, the one who puts his hand into the dish with me. The Son of man goes away, as it is written about him; but woe to that man, by whom the Son of man is betrayed! Better for that man if he had never been born! And while they were eating, he took the bread and recited the blessing, broke it and gave it to them, saying: "Take, this is my body." Then he took a cup and gave thanks, gave it to them and they all drank from it. And he said to them, “This is my blood of the covenant, which is shed for many. Truly I say to you that I will never drink of the fruit of the vine again until the day when I drink it new in the kingdom of God." After singing the hymn, they went out towards the Mount of Olives. Jesus said to them: «You will all be scandalized, because it is written: “I will strike the shepherd and the sheep will be scattered”. But after I am resurrected, I will precede you into Galilee." Peter said to him: «Even if everyone will be scandalized, I won't!». Jesus said to him: "Truly I say to you: today, tonight, before the rooster crows twice, you will deny me three times." But he, with great insistence, said: "Even if I had to die with you, I will not deny you." Everyone else said the same. They came to a farm called Gethsemane, and he said to his disciples: "Sit here while I pray." He took Peter, James and John with him and began to feel fear and anguish. He said to them: «My soul is sad until death. Stay here and watch." Then, having gone a little further, he fell to the ground and prayed that, if it were possible, that hour would pass away from him. And he said: «Abba! Father! Everything is possible with you: take this cup away from me! But not what I want, but what you want." Then he came, found them sleeping and said to Peter: «Simon, are you sleeping? Were you unable to stay awake for a single hour? Watch and pray so as not to enter into temptation. The spirit is ready, but the flesh is weak." He went away again and prayed, saying the same words. Then he came again and found them asleep, for their eyes had become heavy, and they did not know what to answer him. He came for the third time and said to them: «Go ahead and sleep and rest! Enough! The hour has come: behold, the Son of man is delivered into the hands of sinners. Get up, let's go! Behold, he who betrays me is near."
And immediately, while he was still speaking, Judas, one of the Twelve, arrived, and with him a crowd with swords and clubs, sent by the chief priests, the scribes and the elders. The traitor had given them an agreed sign, saying: «The one I will kiss is him; arrest him and lead him away under good guard." As soon as he arrived, he approached him and said: "he Rabbi" and kissed him. They laid hands on him and arrested him. One of those present drew his sword, struck the high priest's servant and cut off his ear. Then Jesus said to them: «As if I were a robber you came to take me with swords and clubs. Every day I was among you in the temple teaching, and you did not arrest me. Let the Scriptures therefore be fulfilled! Then they all abandoned him and fled. However, a boy, who had only a sheet on him, followed him and they grabbed him. But he dropped the sheet and ran away naked. They took Jesus to the high priest, and there all the chief priests, the elders and the scribes gathered together. Peter had followed him from afar, right into the courtyard of the high priest's palace, and was sitting among the servants, warming himself by the fire. The chief priests and the whole Sanhedrin were looking for testimony against Jesus to put him to death, but they could not find it. In fact, many testified falsely against him and their testimonies did not agree. Some stood up to bear false witness against him, saying, "We heard him say, 'I will destroy this temple, made with hands, and in three days I will build another, not made with hands.'" ». But even so their testimony was not in agreement. The high priest, standing up in the middle of the assembly, questioned Jesus, saying: «Aren't you answering anything? What do these testify against you? But he was silent and did not answer anything. Again the high priest questioned him saying: «Are you the Christ, the Son of the Blessed One?». Jesus replied: «I am! And you will see the Son of man sitting at the right hand of the Power and coming with the clouds of heaven." Then the high priest, tearing his clothes, said: «What further need do we have of witnesses? You have heard the blasphemy; what do you think?". Everyone ruled that he was guilty of death. Some began to spit on him, bandage his face, beat him and tell him: "Be a prophet!". And the servants slapped him. While Peter was down in the courtyard, one of the young servants of the high priest came and, seeing Peter warming himself, she looked at his face and said: "You too were with the Nazarene, with Jesus". But he denied it, saying: "I don't know and I don't understand what you're saying." Then he went out towards the entrance and a rooster crowed. And the servant, seeing him, began to say to those present again: "This is one of them." But he again denied it. Shortly afterwards those present said to Peter again: «It is true, you are certainly one of them; in fact you are Galilean." But he began to curse and swear: "I do not know this man of whom you speak." And immediately, for the second time, a rooster crowed. And Peter remembered the word that Jesus had said to him: "Before the cock crows twice, you will deny me three times." And he burst into tears. And immediately, in the morning, the chief priests, with the elders, the scribes and the whole Sanhedrin, after having held a council, put Jesus in chains, took him away and handed him over to Pilate. Pilate asked him: "Are you the king of the Jews?". And he replied: "You say so." The chief priests accused him of many things. Pilate questioned him again saying: «Aren't you answering anything? See how many things they accuse you of! But Jesus no longer answered anything, so much so that Pilate was amazed.
At every feast, he used to release a prisoner for them, at their request. A man, called Barabbas, was in prison together with the rebels who had committed murder in the revolt. The crowd, which had gathered, began to demand what he used to grant. Pilate answered them: "Do you want me to release the king of the Jews for you?" In fact, he knew that the chief priests had handed him over to him out of envy. But the chief priests incited the crowd that he should rather release Barabbas for them. Pilate said to them again: "What then do you want me to do with the one you call the King of the Jews?" And they shouted again: "Crucify him!" Pilate said to them: "What harm has he done?". But they shouted louder: "Crucify him!". Pilate, wanting to satisfy the crowd, released Barabbas for them and, after having Jesus flogged, handed him over to be crucified. Then the soldiers led him into the courtyard, that is, into the praetorium, and called together the whole troop. They dressed him in purple, wove a crown of thorns and placed it around his head. Then they began to greet him: «Greetings, King of the Jews!». And they struck him on the head with a cane, spat on him and, bending their knees, prostrated themselves before him. After mocking him, they stripped him of the purple and made him wear his own clothes, then led him out to crucify him. They forced a man who was passing by to carry his cross, a certain Simon of Cyrene, who came from the countryside, father of Alexander and Rufus. They took Jesus to the place of Golgotha, which means "Place of the skull", and gave him wine mixed with myrrh, but he did not take any. Then they crucified him and divided his clothes among them, casting lots for what each would take. It was nine in the morning when they crucified him. The writing with the reason for his condemnation said: "The king of the Jews". With him they also crucified two thieves, one on his right and one on his left. Those who passed by insulted him, shaking their heads and saying: «Hey, you who destroy the temple and rebuild it in three days, save yourself by coming down from the cross!». So even the chief priests, with the scribes, mocked him among themselves and said: «He saved others and cannot save himself! May Christ, the King of Israel, now come down from the cross, so that we may see and believe! And those who had been crucified with him also reviled him. When it was noon, he got dark all over the land until three in the afternoon. At three o'clock, Jesus cried out in a loud voice: «Eloì, Eloì, lemà sabachtàni?», which means: «My God, my God, why have you abandoned me?». Hearing this, some of those present said: "Behold, call Elijah!". One ran to soak a sponge in vinegar, fixed it on a reed and gave him to drink, saying: "Wait, let's see if Elijah comes to make him come down." But Jesus, giving a loud cry, expired. The veil of the temple was torn in two, from top to bottom. The centurion, who was in front of him, having seen him expire in that way, said: "Truly this man was the Son of God!". There were also some women, who watched from afar, among whom were Mary Magdalene, Mary the mother of James the Less and of Joses, and Salome, who, when he was in Galilee, followed him and served him, and many others who were go up with him to Jerusalem. Now that evening had come, since it was Parascève, that is, the eve of the Sabbath, Joseph of Arimathea, an authoritative member of the Sanhedrin, who was also awaiting the kingdom of God, courageously went to Pilate and asked for the body of Jesus. he was amazed that he was already dead and, calling the centurion, asked him if he had been dead for some time. Informed by the centurion, he gave the body to Joseph. He then bought a sheet, took it down from the cross, wrapped it in the sheet and placed it in a tomb dug into the rock. Then he rolled a stone at the entrance of the tomb. Mary Magdalene and Mary the mother of Joses were watching where it was placed.
The commentary on the Gospel by Monsignor Vincenzo Paglia
Today begins Holy Week or Passion Week. It is holy because the Lord is at the center. And it is of passion because we contemplate Jesus full of passion and rich in mercy. The apostle Paul writes to the Philippians: "He humbled himself by becoming obedient to the point of death, even death on a cross." How can we remain neutral in the face of what we will see and hear? The passion of Jesus, like the weakness and pain of men, is not a spectacle to be observed with detachment. That of Jesus is the passion of love. Jesus does not change us with a law, but with great love. In truth, this week he is the man to defend, to protect, to love. It's not enough not to do evil, it's not enough not to have dirty hands, not to decide: you have to love that man. Those who do not choose love end up being an accomplice to evil.
Jesus enters Jerusalem as king. People seem to sense this and start spreading their cloaks along the road as was the custom in the East. Even the olive twigs, taken from the fields and sprinkled along Jesus' path, act as a carpet. The cry «Hosanna» (in Hebrew it means “Help!”) expresses the need for salvation that the people felt. Jesus enters Jerusalem as the one who can lead people out of slavery and make people participate in a more human and supportive life. His face, however, is not that of a powerful or strong man, but of a meek and humble one.
Only six days pass after his triumphal entry and his face becomes that of a crucifix. It is the paradox of Palm Sunday that makes us experience together the triumph and passion of Jesus. Jesus' entry into the holy city is certainly the entry of a king, but the only crown that will be placed on his head will be that of thorns. Those olive branches that today are the sign of the celebration, in the garden where he used to retreat for prayer, will see him sweat blood from the anguish of death.
Jesus does not run away. He takes his cross and with it reaches Golgota, where he is crucified. That death which in the eyes of most seemed like a defeat was actually a victory: it was the logical conclusion of a life spent for the Father. Truly only the Son of God could live and die in that way, that is, forgetting himself to give himself totally to others. And a pagan soldier notices it. The evangelist Mark writes: «The centurion, who was in front of him, having seen him expire in that way, said: Truly this man was the Son of God!» (Mk 15.39).
Who understands Jesus? The children. They are the ones who welcome him as he enters Jerusalem. “If you do not become like children you will not enter the kingdom of heaven,” Jesus said. This is what happens to Peter. When he starts crying like a baby, he begins to understand himself. And we are like him. We cry like children, asking for forgiveness for our sin. Let us be moved by the drama of the many poor Christs who with their cross remind us of the suffering and the Via Crucis that was Jesus'. Let us choose to no longer run away, to no longer follow from afar, but to stay close to him and love him. Let us take the Gospel into our hands and keep Jesus company. The olive tree we have in our hands is a sign of peace: it reminds us that the Lord wants peace, he gives peace. That olive tree will accompany us into our homes to remind us how much God loves us. He is our peace, because he has no enemies and does not save himself. Love conquers evil. Do we also want to learn a love like this? Do we want to be men and women of peace like Jesus? Passion is the path to joy. Let us walk it with Jesus, to rise again with him.
Domingo de palma
Evangelio (Mc 14,1-15,47)
Faltaban dos días para la Pascua y los Ácimos, y los principales sacerdotes y los escribas buscaban la manera de engañar a Jesús y hacerle morir. De hecho dijeron: "No durante la fiesta, para que no haya revuelta del pueblo". Jesús estaba en Betania, en casa de Simón el leproso. Mientras estaba a la mesa, vino una mujer con un jarrón de alabastro, lleno de perfume de nardo puro, de gran valor. Rompió el jarrón de alabastro y derramó el perfume sobre su cabeza. Hubo algunos entre ellos que se indignaron: «¿Por qué este despilfarro de perfume? ¡Podría haberse vendido por más de trescientos denarios y dárselo a los pobres! Y estaban furiosos con ella. Entonces Jesús dijo: “Déjenla en paz; ¿por qué la molestas? Hizo una buena acción conmigo. De hecho, siempre tenéis a los pobres con vosotros y podéis hacerles el bien cuando queráis, pero no siempre me tenéis a mí. Ella hizo lo que pudo, ungió mi cuerpo antes del entierro. En verdad os digo: dondequiera que se anuncie el Evangelio en el mundo entero, en memoria de ella se dirá también lo que ella ha hecho". Entonces Judas Iscariote, uno de los Doce, fue a los principales sacerdotes para entregarles a Jesús, y cuando lo oyeron, se alegraron y prometieron darle dinero. Y buscaba cómo entregarlo en el momento adecuado. El primer día de los Ázimos, cuando se sacrificaba la Pascua, sus discípulos le dijeron: "¿Dónde quieres que vayamos a preparar, para que puedas comer la Pascua?". Entonces envió a dos de sus discípulos, diciéndoles: «Id a la ciudad, y os saldrá al encuentro un hombre con un cántaro de agua; SIGUELO. Dondequiera que entre, decid al dueño de la casa: "El Maestro dice: ¿Dónde está mi habitación, donde puedo comer la Pascua con mis discípulos?". Él os mostrará una gran habitación en el piso de arriba, amueblada y lista; Prepáranos la cena allí." Los discípulos fueron y entraron en la ciudad y la encontraron como les había dicho y prepararon la Pascua. Cuando llegó la noche, llegó con los Doce. Ahora, mientras estaban a la mesa y comiendo, Jesús dijo: "En verdad os digo que uno de vosotros, el que come conmigo, me entregará". Comenzaron a entristecerse y a decirle, uno tras otro: "¿Soy yo?". Él les dijo: «Uno de los Doce, el que conmigo mete la mano en el plato. El Hijo del hombre se va, como está escrito de él; pero ¡ay de aquel hombre por quien el Hijo del hombre es entregado! ¡Mejor para ese hombre si nunca hubiera nacido! Y mientras comían, tomó pan y recitó la bendición, lo partió y se lo dio, diciendo: "Tomen, esto es mi cuerpo". Luego tomó una copa y dio gracias, se la dio y todos bebieron de ella. Y les dijo: «Esta es mi sangre del pacto, que por muchos es derramada. En verdad os digo que no volveré a beber del fruto de la vid hasta el día en que lo beba nuevo en el reino de Dios. Después de cantar el himno, salieron hacia el Monte de los Olivos. Jesús les dijo: «Todos os escandalizaréis, porque está escrito: “Heriré al pastor y las ovejas se dispersarán”. Pero después de haber resucitado, os precederé hasta Galilea". Pedro le dijo: «¡Aunque todos se escandalicen, yo no!». Jesús le dijo: "En verdad te digo: hoy, esta noche, antes que el gallo cante dos veces, me negarás tres veces". Pero él, con gran insistencia, dijo: "Aunque tuviera que morir contigo, no te negaré". Todos los demás dijeron lo mismo. Llegaron a una finca llamada Getsemaní, y dijo a sus discípulos: "Sentaos aquí mientras oro". Tomó consigo a Pedro, a Santiago y a Juan y comenzó a sentir miedo y angustia. Él les dijo: “Mi alma está triste hasta que muera. Quédate aquí y mira". Luego, habiendo avanzado un poco más, cayó al suelo y oró para que, si fuera posible, pasara de él aquella hora. Y él dijo: «¡Abba! ¡Padre! Todo es posible contigo: ¡quítame esta copa! Pero no lo que yo quiero, sino lo que tú quieres." Entonces vino, los encontró durmiendo y dijo a Pedro: «Simón, ¿estás durmiendo? ¿No pudiste permanecer despierto ni una sola hora? Velad y orad para no caer en tentación. El espíritu está preparado, pero la carne es débil." Se fue de nuevo y oró, diciendo las mismas palabras. Luego volvió y los encontró dormidos, porque se les habían pesado los ojos y no sabían qué responderle. Vino por tercera vez y les dijo: «¡Adelante, duerman y descansen! ¡Suficiente! Ha llegado la hora: he aquí, el Hijo del Hombre es entregado en manos de los pecadores. ¡Levántate, vámonos! He aquí que el que me entrega está cerca."
Y al momento, mientras aún hablaba, llegó Judas, uno de los Doce, y con él una multitud con espadas y palos, enviada por los principales sacerdotes, los escribas y los ancianos. El traidor les había hecho una señal acordada, diciendo: «A él besaré; Arréstenlo y llévenlo bajo buena guardia". Tan pronto como llegó, se acercó a él y le dijo: "Rabí" y lo besó. Le echaron mano y lo arrestaron. Uno de los presentes desenvainó su espada, golpeó al criado del sumo sacerdote y le cortó la oreja. Entonces Jesús les dijo: «Como si fuera un ladrón, vinisteis a prenderme con espadas y palos. Todos los días estuve entre vosotros enseñando en el templo, y no me arrestasteis. ¡Que se cumplan, pues, las Escrituras! Entonces todos lo abandonaron y huyeron. Sin embargo, un niño, que solo tenía encima una sábana, lo siguió y lo agarraron. Pero dejó caer la sábana y se escapó desnudo. Llevaron a Jesús ante el sumo sacerdote, y allí se reunieron todos los principales sacerdotes, los ancianos y los escribas. Pedro lo había seguido de lejos, hasta el patio del palacio del sumo sacerdote, y estaba sentado entre los sirvientes, calentándose junto al fuego. Los principales sacerdotes y todo el Sanedrín buscaban testimonio contra Jesús para condenarlo a muerte, pero no lo encontraban. De hecho, muchos testificaron falsamente contra él y sus testimonios no coincidían. Algunos se levantaron para dar falso testimonio contra él, diciendo: "Le oímos decir: 'Derribaré este templo, hecho de manos, y en tres días edificaré otro, no hecho de manos'". Pero aun así sus testimonios no coincidieron. El sumo sacerdote, levantándose en medio de la asamblea, interrogó a Jesús, diciendo: «¿No contestáis nada? ¿Qué testifican estos contra ti? Pero él guardó silencio y no respondió nada. Nuevamente el sumo sacerdote le interrogó diciendo: «¿Eres tú el Cristo, el Hijo del Bendito?». Jesús respondió: «¡Yo soy! Y veréis al Hijo del Hombre sentado a la diestra del Poder y viniendo entre las nubes del cielo." Entonces el sumo sacerdote, rasgándose las vestiduras, dijo: «¿Qué necesidad tenemos más de testigos? Habéis oído la blasfemia; ¿qué opinas?". Todos dictaminaron que era culpable de muerte. Algunos empezaron a escupirle, vendarle la cara, golpearle y decirle: "¡Sé profeta!". Y los sirvientes lo abofetearon. Mientras Pedro estaba abajo en el patio, vino uno de los jóvenes criados del sumo sacerdote y, al ver a Pedro calentándose, lo miró a la cara y le dijo: "Tú también estabas con el Nazareno, con Jesús". Pero él lo negó y dijo: "No lo sé y no entiendo lo que estás diciendo". Luego salió hacia la entrada y cantó un gallo. Y el criado, al verlo, comenzó a decir otra vez a los presentes: "Éste es uno de ellos". Pero él volvió a negarlo. Poco después los presentes volvieron a decir a Pedro: «Es verdad, ciertamente eres uno de ellos; de hecho eres galileo." Pero él empezó a maldecir y jurar: "No conozco a este hombre de quien hablas". Y al instante, por segunda vez, cantó un gallo. Y Pedro se acordó de la palabra que Jesús le había dicho: "Antes que el gallo cante dos veces, me negarás tres veces". Y rompió a llorar. E inmediatamente, por la mañana, los principales sacerdotes, con los ancianos, los escribas y todo el Sanedrín, después de haber reunido en concilio, encadenaron a Jesús, lo llevaron y lo entregaron a Pilato. Pilato le preguntó: "¿Eres tú el rey de los judíos?". Y él respondió: "Tú lo dices". Los principales sacerdotes lo acusaron de muchas cosas. Pilato volvió a interrogarlo diciendo: «¿No respondes nada? ¡Mira de cuántas cosas te acusan! Pero Jesús ya no respondió nada, tanto que Pilato quedó asombrado.
En cada fiesta, solía soltarles un prisionero, a petición de ellos. Un hombre, llamado Barrabás, estaba en prisión junto con los rebeldes que habían cometido asesinato en la revuelta. La multitud que se había reunido comenzó a exigir lo que él solía conceder. Pilato les respondió: "¿Queréis que os suelte al rey de los judíos?" Porque sabía que los principales sacerdotes lo habían entregado por envidia. Pero los principales sacerdotes incitaron a la multitud a que mejor les soltara a Barrabás. Pilato les volvió a decir: "¿Qué, pues, queréis que haga con aquel que llamáis Rey de los judíos?" Y volvieron a gritar: "¡Crucifícale!". Pilato les dijo: "¿Qué daño ha hecho?". Pero ellos gritaron más fuerte: "¡Crucifícale!". Pilato, queriendo satisfacer a la multitud, les soltó a Barrabás y, después de hacer azotar a Jesús, lo entregó para que lo crucificaran. Luego los soldados lo llevaron al patio, es decir, al pretorio, y reunieron a toda la tropa. Lo vistieron de púrpura, tejieron una corona de espinas y se la pusieron alrededor de la cabeza. Entonces comenzaron a saludarlo: «¡Saludos, Rey de los judíos!». Y le golpearon en la cabeza con un bastón, le escupieron y, doblando las rodillas, se postraron ante él. Después de burlarse de él, lo despojaron de la púrpura, lo obligaron a vestir sus propias ropas y luego lo sacaron para crucificarlo. Obligaron a llevar su cruz a un hombre que pasaba por allí, un tal Simón de Cirene, que venía del campo, padre de Alejandro y Rufo. Llevaron a Jesús al lugar del Gólgota, que significa "Lugar de la Calavera", y le dieron vino mezclado con mirra, pero él no tomó. Luego lo crucificaron y dividieron sus vestidos, echando suertes sobre lo que se llevaría cada uno. Eran las nueve de la mañana cuando lo crucificaron. El escrito con el motivo de su condena decía: "El rey de los judíos". Con él también crucificaron a dos ladrones, uno a su derecha y otro a su izquierda. Los que pasaban lo insultaban, meneando la cabeza y diciendo: «¡Oye, tú que derribas el templo y en tres días lo reconstruyes, sálvate bajando de la cruz!». Entonces hasta los principales sacerdotes, con los escribas, se burlaban de él entre ellos y decían: «¡A otros salvó y a sí mismo no puede salvarse! ¡Que Cristo, el Rey de Israel, baje ahora de la cruz, para que veamos y creamos! Y también los que habían sido crucificados con él le insultaban. Cuando era mediodía, se hizo oscuridad sobre toda la tierra hasta las tres de la tarde. A las tres, Jesús gritó con voz fuerte: «Eloì, Eloì, lemà sabachtàni?», que significa: «Dios mío, Dios mío, ¿por qué me has abandonado?». Al oír esto, algunos de los presentes dijeron: "¡He aquí, llamad a Elías!". Uno corrió a mojar una esponja en vinagre, la fijó en una caña y le dio de beber, diciéndole: "Espera, a ver si viene Elías a hacerlo bajar". Pero Jesús, dando un fuerte grito, expiró. El velo del templo se rasgó en dos, de arriba a abajo. El centurión que estaba delante de él, al verlo expirar de esa manera, dijo: "¡Verdaderamente este hombre era Hijo de Dios!". Había también algunas mujeres que miraban de lejos, entre las cuales estaban María Magdalena, María la madre de Santiago el Menor y de José, y Salomé, la cual cuando estaba en Galilea, lo seguía y le servía, y muchas otras que subieron con él a Jerusalén. Ya había llegado la tarde, como era Parascève, es decir, la víspera del sábado, José de Arimatea, miembro autorizado del Sanedrín, que también esperaba el reino de Dios, fue valientemente a Pilato y le pidió el cuerpo de Jesús se asombró de que ya estuviera muerto y, llamando al centurión, le preguntó si hacía tiempo que estaba muerto. Informado por el centurión, entregó el cuerpo a José. Luego compró una sábana, la bajó de la cruz, la envolvió en la sábana y la colocó en una tumba excavada en la roca. Luego hizo rodar una piedra a la entrada del sepulcro. María Magdalena y María la madre de José estaban mirando donde estaba colocado.
El comentario al Evangelio de monseñor Vincenzo Paglia
Hoy comienza la Semana Santa o Semana de Pasión. Es santo porque el Señor está en el centro. Y es de pasión porque contemplamos a Jesús lleno de pasión y rico en misericordia. El apóstol Pablo escribe a los filipenses: "Se humilló a sí mismo haciéndose obediente hasta la muerte, y muerte de cruz". ¿Cómo podemos permanecer neutrales ante lo que veremos y oiremos? La pasión de Jesús, como la debilidad y el dolor de los hombres, no es un espectáculo que deba observarse con desapego. La de Jesús es la pasión del amor. Jesús no nos cambia con una ley, sino con un gran amor. En verdad, esta semana es el hombre a defender, a proteger, a amar. No basta con no hacer el mal, no basta con no tener las manos sucias, con no decidir: hay que amar a ese hombre. Quien no elige el amor acaba siendo cómplice del mal.
Jesús entra a Jerusalén como rey. La gente parece sentir esto y comienza a extender sus mantos a lo largo del camino como era costumbre en Oriente. Incluso las ramitas de olivo, tomadas de los campos y esparcidas a lo largo del camino de Jesús, actúan como una alfombra. El grito «Hosanna» (en hebreo significa “¡Auxilio!”) expresa la necesidad de salvación que sentía el pueblo. Jesús entra en Jerusalén como quien puede sacar a las personas de la esclavitud y hacerlas participar en una vida más humana y solidaria. Su rostro, sin embargo, no es el de un hombre poderoso o fuerte, sino el de uno manso y humilde.
Sólo pasan seis días después de su entrada triunfal y su rostro se convierte en el de un crucifijo. Es la paradoja del Domingo de Ramos la que nos hace vivir juntos el triunfo y la pasión de Jesús. La entrada de Jesús en la ciudad santa es ciertamente la entrada de un rey, pero la única corona que se le pondrá en la cabeza será la de espinas. . Aquellas ramas de olivo que hoy son signo de la celebración, en el jardín donde solía retirarse para la oración, lo verán sudar sangre por la angustia de la muerte.
Jesús no huye. Toma su cruz y con ella llega al Gólgota, donde es crucificado. Aquella muerte que a los ojos de la mayoría parecía una derrota, era en realidad una victoria: era la conclusión lógica de una vida entregada al Padre. En verdad sólo el Hijo de Dios podría vivir y morir de esa manera, es decir, olvidándose de sí mismo para entregarse totalmente a los demás. Y un soldado pagano se da cuenta. El evangelista Marcos escribe: «El centurión que estaba delante de él, al verlo expirar de esa manera, dijo: ¡Verdaderamente este era Hijo de Dios!» (Mc 15,39).
¿Quién entiende a Jesús? Los niños. Ellos son los que le dan la bienvenida cuando entra en Jerusalén. “Si no os hacéis como niños no entraréis en el reino de los cielos”, dijo Jesús. Esto es lo que le sucede a Pedro. Cuando empieza a llorar como un bebé, empieza a comprenderse a sí mismo. Y somos como él. Lloramos como niños pidiendo perdón por nuestro pecado. Dejémonos conmover por el drama de tantos Cristos pobres que con su cruz nos recuerdan el sufrimiento y el Via Crucis que fue el de Jesús, elijamos ya no huir, ya no seguir de lejos, sino permanecer cerca. a él y amarlo. Tomemos el Evangelio en nuestras manos y hagamos compañía a Jesús. El olivo que tenemos en nuestras manos es signo de paz: nos recuerda que el Señor quiere la paz, él da la paz. Ese olivo nos acompañará hasta nuestros hogares para recordarnos cuánto nos ama Dios. Él es nuestra paz, porque no tiene enemigos ni se salva a sí mismo. El amor vence al mal. ¿Nosotros también queremos aprender un amor como este? ¿Queremos ser hombres y mujeres de paz como Jesús? La pasión es el camino hacia la alegría. Caminemos con Jesús, para resucitar con él.
Dimanche des Rameaux
Évangile (Mc 14.1-15.47)
Il restait deux jours avant la Pâque et les Pains sans levain, et les principaux sacrificateurs et les scribes cherchaient un moyen de tromper Jésus et de le faire mourir. En fait, ils dirent : « Pas pendant la fête, pour qu'il n'y ait pas de révolte du peuple ». Jésus était à Béthanie, dans la maison de Simon le lépreux. Pendant qu'il était à table, une femme vint avec un vase d'albâtre, plein du parfum de nard pur, de grande valeur. Elle brisa le vase d'albâtre et lui versa le parfum sur la tête. Il y en avait parmi eux qui s'indignaient : « Pourquoi ce gaspillage de parfum ? Il aurait pu être vendu plus de trois cents deniers et donné aux pauvres ! Et ils étaient furieux contre elle. Alors Jésus dit : « Laissez-la tranquille ; pourquoi tu la déranges ? Il a fait une bonne action envers moi. En fait, tu as toujours les pauvres avec toi et tu peux leur faire du bien quand tu veux, mais je ne suis pas toujours là. Elle a fait ce qu'elle a pu, elle a oint mon corps à l'avance pour l'enterrement. En vérité, je vous le dis : partout où l'Évangile sera annoncé dans le monde entier, ce qu'elle a fait sera aussi dit en mémoire d'elle. » Alors Judas Iscariote, l'un des Douze, alla trouver les principaux sacrificateurs pour leur livrer Jésus. Lorsqu'ils entendirent cela, ils se réjouirent et promirent de lui donner de l'argent. Et il cherchait comment le livrer au bon moment. Le premier jour des Pains sans Levain, lorsque la Pâque était sacrifiée, ses disciples lui dirent : « Où veux-tu que nous allions préparer, afin que tu puisses manger la Pâque ? ». Alors il envoya deux de ses disciples, leur disant : « Allez dans la ville et un homme vous rencontrera avec une cruche d'eau ; suis-le. Partout où il entre, dites au maître de la maison : « Le Maître dit : Où est ma chambre, où puis-je manger la Pâque avec mes disciples ? Il vous fera visiter une grande chambre à l'étage, meublée et prête ; préparez-nous le dîner là-bas. Les disciples allèrent et entrèrent dans la ville et la trouvèrent comme il le leur avait dit et préparèrent la Pâque. Le soir venu, il arriva avec les Douze. Or, pendant qu'ils étaient à table et qu'ils mangeaient, Jésus dit : « En vérité, je vous le dis, l'un de vous, celui qui mange avec moi, me trahira. » Ils commencèrent à se sentir tristes et à lui dire l'un après l'autre : « C'est moi ? Il leur dit : « L'un des Douze, celui qui met la main dans le plat avec moi. Le Fils de l'homme s'en va, comme il est écrit à son sujet ; mais malheur à cet homme par qui le Fils de l'homme est trahi ! Mieux vaut pour cet homme s'il n'était jamais né ! Et pendant qu'ils mangeaient, il prit du pain et récita la bénédiction, le rompit et le leur donna en disant : « Prenez, ceci est mon corps. » Puis il prit une coupe et rendit grâce, il la leur donna et ils en burent tous. Et il leur dit : « Ceci est mon sang de l'alliance, qui est versé pour beaucoup. En vérité, je vous le dis, je ne boirai plus du fruit de la vigne jusqu'au jour où j'en boirai du nouveau dans le royaume de Dieu. Après avoir chanté l'hymne, ils sortirent vers le Mont des Oliviers. Jésus leur dit : « Vous serez tous scandalisés, car il est écrit : « Je frapperai le berger et les brebis seront dispersées ». Mais après ma résurrection, je vous précéderai en Galilée. » Pierre lui dit : « Même si tout le monde est scandalisé, moi non ! ». Jésus lui dit : « En vérité, je te le dis : aujourd'hui, cette nuit, avant que le coq chante deux fois, tu me renieras trois fois. » Mais lui, avec beaucoup d'insistance, dit : « Même si je devais mourir avec toi, je ne te renierai pas. Tout le monde a dit la même chose. Ils arrivèrent à une ferme appelée Gethsémani, et il dit à ses disciples : « Asseyez-vous ici pendant que je prie. » Il emmena Pierre, Jacques et Jean avec lui et commença à ressentir de la peur et de l'angoisse. Il leur dit : « Mon âme est triste jusqu'à ma mort. Reste ici et regarde." Puis, étant allé un peu plus loin, il tomba à terre et pria pour que, si cela était possible, cette heure passe loin de lui. Et il dit : « Abba ! Père! Tout est possible avec toi : éloigne-moi de cette coupe ! Mais pas ce que je veux, mais ce que tu veux. » Puis il arrive, les trouve endormis et dit à Pierre : « Simon, tu dors ? Étiez-vous incapable de rester éveillé une seule heure ? Veillez et priez pour ne pas entrer en tentation. L'esprit est prêt, mais la chair est faible. » Il repartit et pria en disant les mêmes paroles. Puis il revint et les trouva endormis, parce que leurs yeux étaient devenus lourds et qu'ils ne savaient que lui répondre. Il revint pour la troisième fois et leur dit : « Allez-y, dormez et reposez-vous ! Assez! L'heure est venue : voici, le Fils de l'homme est livré entre les mains des pécheurs. Lève-toi, c'est parti ! Voici, celui qui me livre est proche. »
Et aussitôt, alors qu'il parlait encore, arriva Judas, l'un des Douze, et avec lui une foule armée d'épées et de bâtons, envoyée par les principaux sacrificateurs, les scribes et les anciens. Le traître leur avait fait un signe convenu, disant : « Celui que j'embrasserai, c'est lui ; arrêtez-le et emmenez-le sous bonne garde. Dès son arrivée, il s'approcha de lui et lui dit : « Rabbi » et l'embrassa. Ils lui ont imposé la main et l'ont arrêté. L'un des assistants tira son épée, frappa le serviteur du grand prêtre et lui coupa l'oreille. Alors Jésus leur dit : « Comme si j'étais un voleur, vous êtes venus me prendre avec des épées et des bâtons. Chaque jour, j'étais parmi vous, j'enseignais dans le temple, et vous ne m'avez pas arrêté. Que les Écritures s’accomplissent donc ! Puis ils l'ont tous abandonné et se sont enfuis. Cependant, un garçon, qui n'avait qu'un drap sur lui, l'a suivi et ils l'ont attrapé. Mais il a laissé tomber le drap et s'est enfui nu. Ils emmenèrent Jésus chez le grand prêtre, et là tous les principaux sacrificateurs, les anciens et les scribes se rassemblèrent. Pierre l'avait suivi de loin, jusque dans la cour du palais du grand prêtre, et il était assis parmi les serviteurs, se réchauffant près du feu. Les principaux sacrificateurs et tout le Sanhédrin cherchaient un témoignage contre Jésus pour le faire mourir, mais ils ne le trouvèrent pas. En fait, beaucoup ont témoigné faussement contre lui et leurs témoignages ne concordaient pas. Certains se sont levés pour porter un faux témoignage contre lui, disant : « Nous l'avons entendu dire : 'Je détruirai ce temple fait de main d'homme, et en trois jours j'en bâtirai un autre, non fait de main d'homme.' ». Mais même ainsi, leurs témoignages ne concordaient pas. Le grand prêtre, debout au milieu de l'assemblée, interrogea Jésus et lui dit : « Ne répondez-vous à rien ? Qu’est-ce que ces témoignages contre vous ? Mais il resta silencieux et ne répondit rien. Le grand prêtre l'interrogea de nouveau en disant: «Es-tu le Christ, le Fils du Bienheureux?». Jésus répondit : « Je le suis ! Et vous verrez le Fils de l'homme assis à la droite de la Puissance et venant sur les nuées du ciel. » Alors le grand prêtre, déchirant ses vêtements, dit : « Qu'avons-nous encore besoin de témoins ? Vous avez entendu le blasphème ; qu'en penses-tu?". Tout le monde a jugé qu'il était coupable de mort. Certains ont commencé à lui cracher dessus, à lui bander le visage, à le battre et à lui dire : « Soyez un prophète ! ». Et les domestiques le giflèrent. Pendant que Pierre était en bas dans la cour, un des jeunes serviteurs du grand prêtre arriva et, voyant Pierre se réchauffer, le regarda en face et lui dit : « Toi aussi tu étais avec le Nazaréen, avec Jésus ». Mais il a nié : "Je ne sais pas et je ne comprends pas ce que vous dites". Puis il sortit vers l'entrée et un coq chanta. Et le serviteur, le voyant, se remit à dire aux personnes présentes : « C'est l'un d'eux. Mais il a encore une fois nié. Peu de temps après, les personnes présentes dirent encore à Pierre : « C'est vrai, tu es certainement l'un d'entre eux ; en fait tu es Galiléen. » Mais il se mit à jurer et à jurer : « Je ne connais pas cet homme dont vous parlez. Et aussitôt, pour la deuxième fois, un coq chanta. Et Pierre se souvint de la parole que Jésus lui avait dite : « Avant que le coq chante deux fois, tu me renieras trois fois. » Et il fondit en larmes. Et aussitôt, le matin, les principaux sacrificateurs, avec les anciens, les scribes et tout le Sanhédrin, après avoir tenu conseil, enchaînèrent Jésus, l'emmenèrent et le livrèrent à Pilate. Pilate lui demanda : "Es-tu le roi des Juifs ?". Et il répondit : "Vous le dites." Les principaux sacrificateurs l'accusaient de beaucoup de choses. Pilate l'interrogea de nouveau et lui dit : « Tu ne réponds à rien ? Voyez de combien de choses ils vous accusent ! Mais Jésus ne répondit plus rien, à tel point que Pilate en resta stupéfait.
A chaque fête, il leur libérait un prisonnier, à leur demande. Un homme appelé Barabbas était en prison avec les rebelles qui avaient commis un meurtre lors de la révolte. La foule rassemblée commença à réclamer ce qu'il avait l'habitude d'accorder. Pilate leur répondit : « Voulez-vous que je relâche le roi des Juifs pour vous ? » Car il savait que les principaux sacrificateurs l'avaient livré par envie. Mais les principaux sacrificateurs incitèrent la foule à leur relâcher Barabbas. Pilate leur dit encore : « Que voulez-vous donc que je fasse de celui que vous appelez le roi des Juifs ? Et ils crièrent encore : « Crucifiez-le ! Pilate leur dit : « Quel mal a-t-il fait ? ». Mais ils criaient plus fort : « Crucifiez-le ! ». Pilate, voulant satisfaire la foule, leur relâcha Barabbas et, après avoir fait fouetter Jésus, le livra pour qu'il soit crucifié. Alors les soldats le conduisirent dans la cour, c'est-à-dire dans le prétoire, et convoquèrent toute la troupe. Ils l'habillèrent de pourpre, tressèrent une couronne d'épines et la placèrent autour de sa tête. Alors ils commencèrent à le saluer : « Salut, Roi des Juifs ! ». Et ils l'ont frappé à la tête avec une canne, ont craché sur lui et, s'agenouillant, se sont prosternés devant lui. Après s'être moqués de lui, ils lui dépouillent la pourpre et lui font porter ses propres vêtements, puis l'emmènent dehors pour le crucifier. Ils forcèrent un homme qui passait par là à porter sa croix, un certain Simon de Cyrène, venu de la campagne, père d'Alexandre et de Rufus. Ils emmenèrent Jésus au lieu du Golgotha, qui signifie « Lieu du crâne », et lui donnèrent du vin mêlé de myrrhe, mais il n'en prit pas. Puis ils le crucifièrent et partagèrent ses vêtements, tirant au sort ce que chacun prendrait. Il était neuf heures du matin lorsqu'ils l'ont crucifié. L'écrit avec le motif de sa condamnation disait : "Le roi des Juifs". Avec lui, ils crucifièrent également deux voleurs, un à sa droite et un à sa gauche. Ceux qui passaient par là l'insultaient en secouant la tête et en disant: «Hé, toi qui détruis le temple et le reconstruis en trois jours, sauve-toi en descendant de la croix!». Alors même les principaux sacrificateurs et les scribes se moquaient de lui entre eux et disaient : « Il a sauvé les autres et ne peut pas se sauver lui-même ! Que le Christ, le roi d'Israël, descende maintenant de la croix, afin que nous puissions voir et croire ! Et ceux qui avaient été crucifiés avec lui l'injuriaient aussi. Quand il était midi, il faisait nuit sur tout le pays jusqu'à trois heures de l'après-midi. A trois heures, Jésus crie d'une voix forte : « Eloì, Eloì, lemà sabachtàni ? », ce qui signifie : « Mon Dieu, mon Dieu, pourquoi m'as-tu abandonné ? ». En entendant cela, certains des présents dirent : « Voici, appelle Élie ! ». L'un d'eux courut tremper une éponge dans du vinaigre, la fixa sur un roseau et lui donna à boire en disant : « Attends, voyons si Élie vient le faire descendre. Mais Jésus, poussant un grand cri, expira. Le voile du temple était déchiré en deux, de haut en bas. Le centurion, qui était devant lui, l'ayant vu expirer ainsi, dit : "En vérité, cet homme était le Fils de Dieu !". Il y avait aussi quelques femmes qui regardaient de loin, parmi lesquelles Marie-Madeleine, Marie, mère de Jacques le Mineur et de José, et Salomé, qui, lorsqu'il était en Galilée, le suivait et le servait, et bien d'autres qui étaient monte avec lui à Jérusalem. Or, ce soir étant venu, puisque c'était Parascève, c'est-à-dire la veille du sabbat, Joseph d'Arimathie, membre faisant autorité du Sanhédrin, qui attendait lui aussi le royaume de Dieu, se rendit courageusement chez Pilate et demanda le corps de Jésus, il fut étonné d'être déjà mort et, appelant le centurion, lui demanda s'il était mort depuis quelque temps. Informé par le centurion, il remit le corps à Joseph. Il acheta ensuite un drap, le descendit de la croix, l'enveloppa dans le drap et le plaça dans un tombeau creusé dans le rocher. Puis il roula une pierre à l'entrée du tombeau. Marie-Madeleine et Marie, la mère de José, regardaient où il était placé
Le commentaire de l'Évangile de Mgr Vincenzo Paglia
Aujourd'hui commence la Semaine Sainte ou Semaine de la Passion. C'est saint parce que le Seigneur est au centre. Et c'est de passion parce que nous contemplons Jésus plein de passion et riche de miséricorde. L'apôtre Paul écrit aux Philippiens : « Il s'est humilié en devenant obéissant jusqu'à la mort, jusqu'à la mort sur la croix. » Comment rester neutre face à ce que nous verrons et entendrons ? La passion de Jésus, comme la faiblesse et la douleur des hommes, n'est pas un spectacle à observer avec détachement. Celle de Jésus est la passion de l'amour. Jésus ne nous change pas avec une loi, mais avec un grand amour. En vérité, cette semaine, il est l'homme à défendre, à protéger, à aimer. Il ne suffit pas de ne pas faire le mal, il ne suffit pas de ne pas avoir les mains sales, de ne pas décider : il faut aimer cet homme. Ceux qui ne choisissent pas l’amour finissent par être complices du mal.
Jésus entre à Jérusalem comme roi. Les gens semblent le sentir et commencent à étendre leurs manteaux le long de la route, comme c'était la coutume en Orient. Même les rameaux d'olivier, pris dans les champs et répandus sur le chemin de Jésus, font office de tapis. Le cri « Hosanna » (en hébreu signifie « Au secours ! ») exprime le besoin de salut ressenti par le peuple. Jésus entre à Jérusalem comme celui qui peut sortir les gens de l’esclavage et les faire participer à une vie plus humaine et plus solidaire. Son visage, cependant, n’est pas celui d’un homme puissant ou fort, mais celui d’un homme doux et humble.
Six jours seulement s'écoulent après son entrée triomphale et son visage devient celui d'un crucifix. C'est le paradoxe du dimanche des Rameaux qui nous fait vivre ensemble le triomphe et la passion de Jésus. L'entrée de Jésus dans la ville sainte est certes l'entrée d'un roi, mais la seule couronne qui sera posée sur sa tête sera celle d'épines. . Ces rameaux d'olivier qui sont aujourd'hui le signe de la fête, dans le jardin où il se retirait pour la prière, le verront transpirer le sang de l'angoisse de la mort.
Jésus ne s'enfuit pas. Il prend sa croix et atteint avec elle le Golgota, où il est crucifié. Cette mort qui, aux yeux de la plupart, ressemblait à une défaite, était en réalité une victoire : elle était la conclusion logique d'une vie passée pour le Père. En vérité, seul le Fils de Dieu pouvait vivre et mourir de cette manière, c'est-à-dire en s'oubliant pour se donner totalement aux autres. Et un soldat païen le remarque. L'évangéliste Marc écrit: «Le centurion qui était devant lui, l'ayant vu expirer ainsi, dit: En vérité, cet homme était le Fils de Dieu!» (Mc 15,39).
Qui comprend Jésus ? Les enfants. Ce sont eux qui l’accueillent à son entrée à Jérusalem. "Si vous ne devenez pas comme des enfants, vous n'entrerez pas dans le royaume des cieux", a dit Jésus. C'est ce qui arrive à Pierre. Lorsqu’il se met à pleurer comme un bébé, il commence à se comprendre. Et nous sommes comme lui. Nous pleurons comme des enfants, demandant pardon pour nos péchés. Laissons-nous émus par le drame de tant de Christs pauvres qui, avec leur croix, nous rappellent la souffrance et le chemin de croix de Jésus. Choisissons de ne plus fuir, de ne plus suivre de loin, mais de rester proches. à lui et je l'aime. Prenons l'Évangile entre nos mains et tenons compagnie à Jésus. L'olivier que nous avons entre les mains est un signe de paix : il nous rappelle que le Seigneur veut la paix, il donne la paix. Cet olivier nous accompagnera dans nos maisons pour nous rappeler combien Dieu nous aime. Il est notre paix, car il n'a pas d'ennemis et ne se sauve pas. L'amour vainc le mal. Voulons-nous aussi apprendre un amour comme celui-ci ? Voulons-nous être des hommes et des femmes de paix comme Jésus ? La passion est le chemin de la joie. Parcourons-le avec Jésus, pour ressusciter avec lui.
Domingo de Ramos
Evangelho (Mc 14,1-15,47)
Faltavam dois dias para a Páscoa e os Pães Ázimos, e os principais sacerdotes e escribas procuravam uma maneira de enganar Jesus e fazê-lo morrer. Na verdade eles disseram: “Não durante a festa, para que não haja revolta do povo”. Jesus estava em Betânia, na casa de Simão, o leproso. Enquanto ele estava à mesa, chegou uma mulher com um vaso de alabastro, cheio do perfume do puro nardo, de grande valor. Ela quebrou o vaso de alabastro e derramou o perfume na cabeça dele. Alguns deles ficaram indignados: «Porquê este desperdício de perfume? Poderia ter sido vendido por mais de trezentos denários e dado aos pobres! E eles ficaram furiosos com ela. Então Jesus disse: “Deixe-a em paz; por que você a incomoda? Ele fez uma boa ação para comigo. Na verdade, você sempre tem os pobres com você e pode fazer-lhes o bem sempre que quiser, mas nem sempre me tem. Ela fez o que pôde, ungiu meu corpo com antecedência para o enterro. Em verdade vos digo: onde quer que o Evangelho seja proclamado em todo o mundo, o que ela fez também será dito em memória dela”. Então Judas Iscariotes, um dos Doze, foi ter com os chefes dos sacerdotes para lhes entregar Jesus. Quando ouviram isso, alegraram-se e prometeram dar-lhe dinheiro. E ele estava procurando como entregá-lo na hora certa. No primeiro dia dos pães ázimos, quando foi sacrificada a Páscoa, os seus discípulos disseram-lhe: «Onde queres que vamos preparar-nos para que possas comer a Páscoa?». Então enviou dois dos seus discípulos, dizendo-lhes: «Ide à cidade e um homem vos encontrará com um jarro de água; Siga-o. Onde quer que ele entre, diga ao dono da casa: “O Mestre diz: Onde fica o meu quarto, onde posso comer a Páscoa com os meus discípulos?”. Ele lhe mostrará uma grande sala no andar de cima, mobiliada e pronta; prepare o jantar para nós lá." Os discípulos foram e entraram na cidade e encontraram tudo como ele lhes havia dito e prepararam a Páscoa. Ao anoitecer, ele chegou com os Doze. Agora, enquanto eles estavam à mesa e comiam, Jesus disse: “Em verdade vos digo que um de vós, aquele que come comigo, me trairá”. Começaram a ficar tristes e a dizer-lhe, um após o outro: "Sou eu?" Ele lhes disse: «Um dos Doze, aquele que põe a mão no prato comigo. O Filho do homem vai embora, como está escrito a seu respeito; mas ai daquele homem por quem o Filho do homem é traído! Melhor para aquele homem se ele nunca tivesse nascido! E enquanto comiam, ele pegou o pão e recitou a bênção, partiu-o e deu-lho, dizendo: “Tomai, este é o meu corpo”. Então ele pegou um copo e deu graças, deu-o a eles e todos beberam dele. E ele lhes disse: «Este é o meu sangue da aliança, que é derramado por muitos. Em verdade vos digo que nunca mais beberei do fruto da videira, até o dia em que o beber novo no reino de Deus”. Depois de cantar o hino, saíram em direção ao Monte das Oliveiras. Jesus disse-lhes: «Todos vós ficareis escandalizados, porque está escrito: “Ferirei o pastor e as ovelhas serão dispersas”. Mas depois que eu ressuscitar, eu os precederei na Galiléia”. Pedro disse-lhe: «Mesmo que todos fiquem escandalizados, eu não o farei!». Jesus disse-lhe: “Em verdade te digo: hoje, esta noite, antes que o galo cante duas vezes, três vezes me negarás”. Mas ele, com muita insistência, disse: “Mesmo que eu tivesse que morrer com você, não te negarei”. Todos os outros disseram o mesmo. Eles chegaram a uma fazenda chamada Getsêmani, e ele disse aos seus discípulos: “Sentem-se aqui enquanto eu oro”. Ele levou consigo Pedro, Tiago e João e começou a sentir medo e angústia. Ele lhes disse: “Minha alma está triste até morrer. Fique aqui e observe." Então, tendo avançado um pouco mais, caiu por terra e rezou para que, se fosse possível, aquela hora passasse dele. E ele disse: «Aba! Pai! Tudo é possível com você: tire de mim este cálice! Mas não o que eu quero, mas o que você quer." Então ele chegou, encontrou-os dormindo e disse a Pedro: «Simão, você está dormindo? Você não conseguiu ficar acordado por uma única hora? Vigie e ore para não cair em tentação. O espírito está pronto, mas a carne é fraca.” Ele foi embora novamente e orou, dizendo as mesmas palavras. Então ele voltou e os encontrou dormindo, porque seus olhos estavam pesados e eles não sabiam o que responder. Ele veio pela terceira vez e disse-lhes: «Vão dormir e descansar! Suficiente! Chegou a hora: eis que o Filho do homem foi entregue nas mãos dos pecadores. Levante-se, vamos! Eis que aquele que me trai está perto.”
E imediatamente, enquanto ele ainda falava, chegou Judas, um dos Doze, e com ele uma multidão com espadas e paus, enviada pelos principais sacerdotes, pelos escribas e pelos anciãos. O traidor deu-lhes um sinal de acordo, dizendo: «Aquele que beijarei é ele; prenda-o e leve-o embora sob boa guarda." Assim que chegou, aproximou-se dele e disse: “Rabino” e beijou-o. Eles lançaram mão dele e o prenderam. Um dos presentes desembainhou a espada, golpeou o servo do sumo sacerdote e cortou-lhe a orelha. Então Jesus lhes disse: «Como se eu fosse um ladrão, vocês vieram me prender com espadas e paus. Todos os dias eu estava entre vocês ensinando no templo e vocês não me prenderam. Que as Escrituras sejam cumpridas! Então todos o abandonaram e fugiram. Porém, um menino, que carregava apenas um lençol, o seguiu e eles o agarraram. Mas ele largou o lençol e fugiu nu. Levaram Jesus ao sumo sacerdote, e ali se reuniram todos os principais sacerdotes, os anciãos e os escribas. Pedro o seguiu de longe, até o pátio do palácio do sumo sacerdote, e estava sentado entre os servos, aquecendo-se junto ao fogo. Os principais sacerdotes e todo o Sinédrio procuravam testemunho contra Jesus para condená-lo à morte, mas não o encontravam. Na verdade, muitos testemunharam falsamente contra ele e os seus depoimentos não concordaram. Alguns se levantaram para prestar falso testemunho contra ele, dizendo: “Nós o ouvimos dizer: ‘Destruirei este templo, feito por mãos, e em três dias construirei outro, não feito por mãos’”. Mas mesmo assim o seu testemunho não estava de acordo. O sumo sacerdote, de pé no meio da assembleia, interrogou Jesus, dizendo: «Não respondes nada? O que isso testemunha contra você? Mas ele ficou em silêncio e não respondeu nada. Novamente o sumo sacerdote interrogou-o dizendo: «Tu és o Cristo, o Filho do Bendito?». Jesus respondeu: «Eu sou! E vereis o Filho do homem sentado à direita do Poder e vindo com as nuvens do céu”. Então o sumo sacerdote, rasgando as suas vestes, disse: «Que necessidade temos ainda de testemunhas? Você ouviu a blasfêmia; o que você acha?". Todos decidiram que ele era culpado de morte. Alguns começaram a cuspir nele, a enfaixar-lhe o rosto, a espancá-lo e a dizer-lhe: “Seja profeta!”. E os servos lhe deram um tapa. Enquanto Pedro estava no pátio, chegou um dos jovens servos do sumo sacerdote e, vendo Pedro se aquecendo, olhou-o no rosto e disse: “Você também estava com o Nazareno, com Jesus”. Mas ele negou, dizendo: “Não sei e não entendo o que você está dizendo”. Então ele saiu em direção à entrada e um galo cantou. E o servo, ao vê-lo, começou a dizer novamente aos presentes: “Este é um deles”. Mas ele negou novamente. Pouco depois, os presentes disseram novamente a Pedro: «É verdade, tu és certamente um deles; na verdade você é galileu. Mas ele começou a praguejar e a xingar: “Não conheço esse homem de quem você fala”. E imediatamente, pela segunda vez, um galo cantou. E Pedro lembrou-se da palavra que Jesus lhe dissera: “Antes que o galo cante duas vezes, três vezes me negarás”. E ele começou a chorar. E imediatamente, pela manhã, os principais sacerdotes, com os anciãos, os escribas e todo o Sinédrio, depois de terem realizado um conselho, prenderam Jesus, levaram-no e entregaram-no a Pilatos. Pilatos perguntou-lhe: “Você é o rei dos judeus?”. E ele respondeu: "Você diz." Os principais sacerdotes o acusaram de muitas coisas. Pilatos voltou a interrogá-lo dizendo: «Não respondes nada? Veja quantas coisas eles acusam você! Mas Jesus não respondeu mais nada, tanto que Pilatos ficou maravilhado.
Em cada festa, ele libertava um prisioneiro para eles, a pedido deles. Um homem, chamado Barrabás, estava na prisão junto com os rebeldes que cometeram assassinato durante a revolta. A multidão reunida começou a exigir o que ele costumava conceder. Pilatos respondeu-lhes: “Quereis que eu solte o rei dos judeus para vocês?” Pois ele sabia que os principais sacerdotes o haviam entregado por inveja. Mas os principais sacerdotes incitaram a multidão a que ele lhes soltasse Barrabás. Pilatos disse-lhes novamente: “O que então quereis que eu faça com aquele que chamam de Rei dos Judeus?” E gritaram novamente: “Crucifica-o!” Pilatos disse-lhes: “Que mal ele fez?”. Mas eles gritaram mais alto: “Crucifica-o!”. Pilatos, querendo satisfazer a multidão, soltou-lhes Barrabás e, depois de mandar açoitar Jesus, entregou-o para ser crucificado. Então os soldados conduziram-no ao pátio, isto é, ao pretório, e reuniram toda a tropa. Vestiram-no de púrpura, teceram uma coroa de espinhos e colocaram-na em sua cabeça. Depois começaram a saudá-lo: «Saudações, Rei dos Judeus!». E bateram-lhe na cabeça com uma bengala, cuspiram nele e, dobrando os joelhos, prostraram-se diante dele. Depois de zombarem dele, tiraram-lhe a púrpura e fizeram-no vestir as suas próprias roupas, depois levaram-no para fora para crucificá-lo. Obrigaram a carregar a sua cruz um homem que passava, um certo Simão de Cirene, que veio do campo, pai de Alexandre e de Rufo. Levaram Jesus ao lugar do Gólgota, que significa “Lugar da Caveira”, e lhe deram vinho misturado com mirra, mas ele não aceitou. Depois o crucificaram e dividiram suas roupas, tirando sortes sobre o que cada um levaria. Eram nove da manhã quando o crucificaram. O escrito com o motivo de sua condenação dizia: “O rei dos judeus”. Com ele também crucificaram dois ladrões, um à sua direita e outro à sua esquerda. Aqueles que passavam insultavam-no, balançando a cabeça e dizendo: «Ei, você que destrói o templo e o reconstrói em três dias, salve-se descendo da cruz!». Assim, até os principais sacerdotes, com os escribas, zombavam dele entre si e diziam: «Ele salvou os outros e não pode salvar a si mesmo! Que Cristo, o Rei de Israel, desça agora da cruz, para que vejamos e creiamos! E aqueles que foram crucificados com ele também o insultaram. Ao meio-dia, escureceu em todo o país até as três da tarde. Às três horas, Jesus gritou em alta voz: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», que significa: «Meu Deus, meu Deus, por que me abandonaste?». Ao ouvir isso, alguns dos presentes disseram: “Eis que chama Elias!”. Um correu para molhar uma esponja em vinagre, fixou-a numa cana e deu-lhe de beber, dizendo: “Espere, vamos ver se Elias vem fazê-lo descer”. Mas Jesus, dando um grande grito, expirou. O véu do templo foi rasgado em dois, de alto a baixo. O centurião, que estava diante dele, ao vê-lo expirar daquela forma, disse: “Verdadeiramente este homem era Filho de Deus!”. Havia também algumas mulheres que observavam de longe, entre as quais estavam Maria Madalena, Maria, mãe de Tiago o Menor e de José, e Salomé, que, quando ele estava na Galiléia, o seguiu e o serviu, e muitos outros que subiram com ele para Jerusalém. Chegada aquela noite, por ser Parascève, isto é, véspera do sábado, José de Arimatéia, membro de autoridade do Sinédrio, que também aguardava o reino de Deus, dirigiu-se corajosamente a Pilatos e pediu-lhe o corpo de Jesus ficou surpreso por já estar morto e, chamando o centurião, perguntou-lhe se já estava morto há algum tempo. Informado pelo centurião, entregou o corpo a José. Ele então comprou um lençol, tirou-o da cruz, embrulhou-o no lençol e colocou-o num túmulo escavado na rocha. Depois rolou uma pedra para a entrada do túmulo. Maria Madalena e Maria mãe de Josés estavam observando onde estava colocado.
O comentário ao Evangelho de Monsenhor Vincenzo Paglia
Hoje começa a Semana Santa ou Semana da Paixão. É santo porque o Senhor está no centro. E é de paixão porque contemplamos Jesus cheio de paixão e rico de misericórdia. O apóstolo Paulo escreve aos Filipenses: “Ele se humilhou, tornando-se obediente até a morte, até a morte de cruz”. Como podemos permanecer neutros diante do que veremos e ouviremos? A paixão de Jesus, como a fraqueza e a dor dos homens, não é um espetáculo a ser observado com distanciamento. A de Jesus é a paixão do amor. Jesus não nos muda com uma lei, mas com muito amor. Na verdade, esta semana ele é o homem a defender, a proteger, a amar. Não basta não fazer o mal, não basta não ter as mãos sujas, não decidir: é preciso amar aquele homem. Quem não escolhe o amor acaba sendo cúmplice do mal.
Jesus entra em Jerusalém como rei. As pessoas parecem perceber isso e começam a estender suas capas ao longo da estrada, como era costume no Oriente. Até os ramos de oliveira, retirados dos campos e espalhados ao longo do caminho de Jesus, funcionam como tapete. O grito «Hosana» (em hebraico significa “Socorro!”) expressa a necessidade de salvação que o povo sentia. Jesus entra em Jerusalém como aquele que pode tirar as pessoas da escravidão e fazer com que as pessoas participem de uma vida mais humana e solidária. Seu rosto, porém, não é o de um homem poderoso ou forte, mas o de um homem manso e humilde.
Apenas seis dias se passam após sua entrada triunfal e seu rosto se torna o de um crucifixo. É o paradoxo do Domingo de Ramos que nos faz viver juntos o triunfo e a paixão de Jesus. A entrada de Jesus na cidade santa é certamente a entrada de um rei, mas a única coroa que lhe será colocada na cabeça será a de espinhos. . Aqueles ramos de oliveira que hoje são o sinal da festa, no jardim onde ele se recolhia para orar, o verão suar sangue pela angústia da morte.
Jesus não foge. Ele toma a sua cruz e com ela chega ao Gólgota, onde é crucificado. Aquela morte que aos olhos de muitos parecia uma derrota foi na verdade uma vitória: foi a conclusão lógica de uma vida dedicada ao Pai. Verdadeiramente, só o Filho de Deus poderia viver e morrer assim, isto é, esquecendo-se de si mesmo para doar-se totalmente aos outros. E um soldado pagão percebe isso. O evangelista Marcos escreve: «O centurião, que estava diante dele, ao vê-lo expirar daquela maneira, disse: Verdadeiramente este homem era Filho de Deus!» (Mc 15,39).
Quem entende Jesus? As crianças. São eles que o acolhem quando entra em Jerusalém. “Se não vos tornardes como crianças, não entrareis no reino dos céus”, disse Jesus. Foi o que aconteceu com Pedro. Quando ele começa a chorar como um bebê, ele começa a se compreender. E nós somos como ele. Choramos como crianças, pedindo perdão pelos nossos pecados. Deixemo-nos emocionar pelo drama de tantos pobres Cristos que com a sua cruz nos lembram o sofrimento e a Via Sacra que foi Jesus. Escolhamos não mais fugir, não seguir mais de longe, mas ficar perto para ele e amá-lo. Tomemos nas mãos o Evangelho e façamos companhia a Jesus: a oliveira que temos nas mãos é um sinal de paz: recorda-nos que o Senhor quer a paz, dá a paz. Essa oliveira nos acompanhará até nossas casas para nos lembrar o quanto Deus nos ama. Ele é a nossa paz, porque não tem inimigos e não se salva. O amor vence o mal. Queremos também aprender um amor assim? Queremos ser homens e mulheres de paz como Jesus? A paixão é o caminho para a alegria. Caminhemos com Jesus, para ressuscitarmos com ele.
棕櫚主日
福音(可 14.1-15.47)
距離逾越節和除酵節還有兩天,祭司長和文士正在尋找一種方法來欺騙耶穌並置他於死地。 事實上他們說:“不要在宴會期間,以免人民反抗。” 耶穌在伯大尼長大麻風的西門家。 當他吃飯的時候,一個女人拿著一個雪花石膏花瓶走了過來,花瓶裡裝滿了純甘鬆的香味,價值不斐。 她打破了雪花石膏花瓶,把香水倒在了他的頭上。 其中有人憤憤不平:「為什麼要浪費香水? 本來可以賣三百多第納爾,送給窮人! 他們對她很生氣。 耶穌說:「由她吧! 為什麼打擾她? 他對我做了一件好事。 事實上,你身邊總是有窮人,你可以隨時為他們做好事,但你並不總是擁有我。 她盡了最大的努力,提前為我的屍體塗油,以便埋葬。 我實在告訴你們:全世界無論在哪裡傳揚福音,她的所作所為也將被人們傳頌以紀念她。” 十二使徒之一的加略人猶大去見祭司長,要把耶穌交給他們。他們聽了很高興,並答應給他錢。 他正在尋找如何在正確的時間交付它。 除酵節的第一天,即宰逾越節的筵席時,他的門徒對他說:「你要我們到哪裡去準備,以便你吃逾越節的筵席呢?」。 然後他派了兩個門徒,對他們說:「進城去,會有一個人拿著一壺水來迎接你; 跟著他。 無論他進到哪裡,都要對主人說:「主人說:我的房間在哪裡,我可以在那裡和我的門徒一起吃逾越節的晚餐?」。 他會帶你參觀樓上的一間大房間,家具齊全,準備就緒。 在那裡給我們準備晚餐。” 門徒就進了城,所遇見的正如他所說的,就預備了逾越節的筵席。 傍晚時分,他帶著十二人來到了。 他們坐席吃飯的時候,耶穌說:“我實在告訴你們,你們誰與我同席吃飯,就是賣我的。” 他們開始感到難過,紛紛對他說:“是我嗎?” 他對他們說:「十二人之一,和我一起把手伸進盤子裡的人。 人子就去了,正如經上指著他所記載的。 但出賣人子的人有禍了! 對那個人來說,如果他從未出生過會更好! 他們吃飯的時候,他拿起麵包,念誦祝福,掰開遞給他們,說:“拿著,這是我的身體。” 然後他拿起杯來,祝謝了,遞給他們,他們都喝了。 他對他們說:「這是我為立約而流的血。 我實在告訴你們,我再也不會喝葡萄樹的果子了,直到我在神的國裡喝新酒的那一天。” 唱完讚美詩後,他們就向橄欖山走去。 耶穌對他們說:“你們都會感到震驚,因為經上記著:‘我要擊打牧羊人,羊群就會四散’。” 但當我復活之後,我會比你們先到加利利。” 彼得對他說:「即使每個人都會感到震驚,我也不會!」。 耶穌對他說:“我實在告訴你:今日今晚,雞叫兩聲之前,你必三次不認我。” 但他卻非常堅持地說:“即使我不得不和你一起死,我也不會否認你。” 其他人也都這麼說。 他們來到一個叫客西馬尼園的農場,他對門徒說:“你們坐在這裡,我禱告。” 他帶著彼得、雅各和約翰,開始感到恐懼和痛苦。 他對他們說:「我的靈魂直到死為止都是悲傷的。 留在這裡看著吧。” 然後,他又走了一點,跪倒在地,祈禱,如果可能的話,那一刻會從他身邊過去。 他說:「阿爸! 父親! 對你來說一切都有可能:把這個杯子從我身上拿走! 但不是我想要的,而是你想要的。” 然後他來了,發現他們正在睡覺,就對彼得說:「西蒙,你在睡覺嗎? 您是否一小時都無法保持清醒? 警醒禱告,以免入迷惑。 精神已經準備好了,但肉體卻很虛弱。” 他再次離開並祈禱,說了同樣的話。 然後他又來了,發現他們睡著了,因為他們的眼睛變得沉重,不知道該回答他什麼。 他第三次來了,對他們說:「你們去睡覺休息吧! 足夠的! 時候到了:看哪,人子被交在罪人手中。 起來,我們走吧! 看哪,背叛我的人已經近了。”
就在他還在說話的時候,十二使徒之一的猶大就來了,和他一起來的是祭司長、文士和長老派來的一群拿著刀劍和棍棒的人。 叛徒給了他們一個約定的訊號,說:「我要親吻的是他; 逮捕他並在嚴密看守下將他帶走。” 他一到,就走近他,說:“拉比”,然後吻了他。 他們下手逮捕了他。 其中一名在場者拔出劍,砍向大祭司的僕人,割下了他的耳朵。 耶穌對他們說:「你們用刀劍和棍棒來抓我,就好像我是強盜一樣。 我天天在你們中間在聖殿裡教導人,你們卻沒有逮捕我。 因此,讓聖經的話應驗吧! 然後他們都拋棄了他逃跑了。 然而,一個身上只裹了一張床單的男孩跟在他後面,他們抓住了他。 但他丟下床單,赤裸裸地逃跑了。 他們把耶穌帶到大祭司那裡,眾祭司長、長老和文士都聚集在那裡。 彼得遠遠地跟著他,一直來到大祭司宮殿的院子裡,坐在差役中間,在火邊烤火。 祭司長和全體公會都在尋找控告耶穌的見證,要處死他,卻找不著。 事實上,許多人作了不利於他的證詞,而且他們的證詞並不相符。 有些人站起來作假見證指控他,說:「我們聽到他說,『我要拆毀這座用手建造的聖殿,三天內我要建造另一座不是人手建造的聖殿。』」»。 但即便如此,他們的證詞仍不一致。 大祭司站在會眾中間質問耶穌說:「你什麼都不回答嗎? 這些證據對你有何不利? 但他卻沉默不語,沒有回答任何問題。 大祭司再次問他:「你是基督,真主的兒子嗎?」。 耶穌回答說:「我是! 你們將看見人子坐在那權能者的右邊,駕著天上的雲降臨。” 然後大祭司撕扯著自己的衣服,說:「我們還需要什麼見證人呢? 你已經聽到了褻瀆的話; 你怎麼認為?」。 大家都判他犯有死刑。 有些人開始向他吐口水、用繃帶包紮他的臉、毆打他並告訴他:「當先知吧!」。 然後僕人就打了他一巴掌。 當彼得在院子裡的時候,大祭司的一位年輕僕人走過來,看見彼得正在烤火,就看著他的臉說:「你也是跟拿撒勒人、跟耶穌在一起的」。 但他否認說:“我不知道,也不明白你在說什麼。” 然後他朝門口走去,一隻公雞就打鳴了。 僕人看見他,又開始對在場的人說:“這就是其中之一。” 但他再次否認。 不久之後,在場的人又對彼得說:「確實,你確實是他們中的一員; 事實上,你是加利利人。” 但他開始咒罵發誓:“我不認識你所說的這個人。” 緊接著,第二次,公雞叫了。 彼得想起耶穌對他說過的話:“雞叫兩聲之前,你必三次不認我。” 他淚流滿面。 到了早晨,祭司長和長老們、文士們,以及全公會,開了會議之後,立刻把耶穌鎖起來,把他帶走,交給彼拉多。 彼拉多問他:「你是猶太人的王嗎?」。 他回答說:“你說的是。” 祭司長控告他許多事。 彼拉多又問他:「你什麼都不回答嗎? 看看他們指責你多少事! 但耶穌不再回答任何問題,以至於彼拉多感到驚訝
每逢盛宴,他都會應他們的要求為他們釋放一名囚犯。 一個名叫巴拉巴的人與在叛亂中犯下謀殺罪的叛亂分子一起被關進監獄。 聚集的人群開始要求他給予的東西。 彼拉多回答說:“你們要我為你們釋放猶太人的王嗎?” 因為他知道祭司長是出於嫉妒才把他交出來的。 但祭司長煽動群眾,要求他為他們釋放巴拉巴。 彼拉多又對他們說:“那麼,你們要我怎樣處置你們所稱的猶太人的王呢?” 他們又喊道:“把他釘在十字架上!” 彼拉多對他們說:「他做了什麼壞事呢?」。 但他們喊得更大聲:「把他釘在十字架上!」。 彼拉多為了讓群眾滿意,就為他們釋放了巴拉巴,並在鞭打耶穌之後,把他交給釘在十字架上。 然後士兵把他帶進院子,也就是衙門,把全隊都召集起來。 他們給他穿上紫色的衣服,用荊棘編織了一頂王冠,戴在他的頭上。 然後他們開始向他打招呼:「您好,猶太人的王!」。 他們用拐杖打他的頭,向他吐口水,然後跪下拜倒在他面前。 嘲笑完他後,他們剝去了他的紫色衣服,讓他穿上自己的衣服,然後把他帶出去釘在十字架上。 他們強迫一個路過的人背十字架,他是昔蘭尼人西門,來自鄉村,是亞歷山大和魯弗斯的父親。 他們把耶穌帶到各各他的地方,意思是“頭骨的地方”,給了他摻沒藥的酒,但他什麼也沒拿。 然後他們把他釘在十字架上,並分了他的衣服,拈鬮決定每人拿什麼。 他們把他釘在十字架上的時候是早上九點。 譴責他的理由寫道:「猶太人的王」。 他們還和他一起釘死了兩個小偷,一個在他的右邊,一個在他的左邊。 路過的人辱罵他,搖頭說:「嘿,你這個拆毀聖殿三天又重建的人,從十字架上下來救自己吧!」。 於是連祭司長和文士也互相嘲笑他說:「他救了別人,卻不能救自己! 願以色列的王基督從十字架上下來,使我們看見並相信! 那些與他同釘十字架的人也辱罵他。 到了中午,大地一片漆黑,一直到下午三點。 三點鐘,耶穌大聲呼喊:“Eloì,Eloì,lemà sabachtàni?”,意思是:“我的上帝,我的上帝,你為什麼拋棄了我?”。 在場的一些人聽了這話,就說:「看哪,呼喚以利亞!」。 有一個人跑去把海綿浸在醋裡,固定在蘆葦上,給他喝,說:“等等,看看以利亞會不會來叫他下來。” 但耶穌大聲喊叫,就斷氣了。 聖殿的幔子從上到下裂為兩半。 站在他面前的百夫長看到他就這樣斷氣了,說:“這個人真是神的兒子!” 還有一些婦女在遠處觀看,其中有抹大拉的馬利亞、小雅各和約西的母親馬利亞,還有耶穌在加利利時跟隨他服事他的撒羅米,以及許多其他的人。同他上耶路撒冷去。 那天晚上到了,因為是帕拉塞夫,也就是安息日的前夕,公會的權威成員亞利馬太的約瑟也在等候神的國度,他勇敢地去見彼拉多,要求要他的屍體。天哪,他很驚訝自己已經死了,於是打電話給百夫長,問他是否已經死了一段時間了。 他聽了百夫長的通知,把屍體交給了約瑟。 然後他買了一張床單,把它從十字架上取下來,用床單包裹起來,然後把它放在岩石中挖的墳墓裡。 然後他在墳墓門口滾了一塊石頭。 抹大拉的馬利亞和約西的母親馬利亞正在觀看它被放置的地方。
文森佐·帕格利亞主教對福音的評論
今天就開始聖週或受難週。 它是神聖的,因為主在中心。 它是充滿激情的,因為我們默想耶穌時充滿了激情和豐富的憐憫。 使徒保羅寫信給腓立比人說:“他自己謙卑,順服以至於死,且死在十字架上。” 面對我們將要看到和聽到的事情,我們怎麼能保持中立? 耶穌的受難,就像人的軟弱和痛苦一樣,不是可以超然地觀察的奇觀。 耶穌的激情就是愛的激情。 耶穌不是用律法來改變我們,而是用大愛來改變我們。 事實上,本週他是一個值得捍衛、保護和愛的人。 不作惡是不夠的,不弄髒手是不夠的,不去決定:你必須愛那個人。 那些不選擇愛的人最終會成為邪惡的幫兇。
耶穌以君王身分進入耶路撒冷。 人們似乎意識到了這一點,開始按照東方的習俗,沿著道路鋪上斗篷。 甚至從田野裡摘下的橄欖枝撒在耶穌的路上,也可以當地毯。 「和散那」(希伯來文的意思是「幫助!」)的呼喊表達了人們對拯救的需求。 耶穌進入耶路撒冷,是一位能夠帶領人們擺脫奴役、讓人們過著更人性化和支持性生活的人。 然而,他的面容卻不是強者或強者的面容,而是溫順謙卑的面容。
他凱旋歸來後僅六天,他的臉就變成了十字架。 正是聖枝主日的悖論讓我們共同經歷了耶穌的勝利與激情。耶穌進入聖城固然是君王的進入,但戴在他頭上的唯一冠冕將是荊棘冠冕。 。 今天,在他曾經靜修祈禱的花園裡,那些象徵著慶祝活動的橄欖枝,將見證他因死亡的痛苦而流下的汗水。
耶穌沒有逃跑。 他背起他的十字架,到達各各他,在那裡他被釘在十字架上。 在大多數人看來,死亡似乎是一次失敗,實際上卻是一次勝利:這是為天父度過一生的合乎邏輯的結論。 確實,只有上帝的兒子才能這樣生活和死亡,即忘記自己,將自己完全奉獻給他人。 一個異教士兵注意到了這一點。 福音傳道者馬可寫道:“在他面前的百夫長看到他就這樣死去,說:這個人真是上帝的兒子!” (谷15.39)。
誰了解耶穌? 這些孩子。 當他進入耶路撒冷時,他們是歡迎他的人。 耶穌說:「如果你們不變得像小孩子一樣,你們進不了天國。」這就是發生在彼得身上的事。 當他開始像嬰兒一樣哭泣時,他開始了解自己。 我們就像他一樣。 我們像孩子一樣哭泣,請求寬恕我們的罪。 讓我們為許多可憐的基督的戲劇所感動,他們的十字架提醒我們耶穌的苦難和十字架。讓我們選擇不再逃跑,不再遠遠跟隨,而是緊緊相擁給祂並愛祂。 讓我們把福音握在手中,與耶穌為伴。我們手中的橄欖樹是和平的記號:它提醒我們,主想要和平,祂賜下和平。 那棵橄欖樹將陪伴我們進入家中,提醒我們上帝有多愛我們。 祂是我們的和平,因為祂沒有敵人,也不拯救自己。 愛戰勝邪惡。 我們是否也想學習這樣的愛呢? 我們想像耶穌一樣成為和平的男人和女人嗎? 激情是通往快樂的道路。 讓我們與耶穌同行,與祂一同復活。
Вербное воскресенье
Евангелие (Мк 14,1-15,47)
До Пасхи и Опресноков оставалось два дня, и первосвященники и книжники искали способ обмануть Иисуса и заставить его умереть. На самом деле они сказали: «Не во время праздника, чтобы не было восстания народа». Иисус был в Вифании, в доме Симона прокаженного. Пока он сидел за столом, пришла женщина с алебастровой вазой, полной благоухания чистого нарда, очень ценного. Она разбила алебастровую вазу и вылила благовония ему на голову. Были среди них и возмутившиеся: «Зачем такая трата духов? Его можно было продать более чем за триста динариев и раздать бедным! И они были в ярости на нее. Тогда Иисус сказал: «Оставьте ее в покое; зачем ты ее беспокоишь? Он сделал мне доброе дело. В самом деле, с тобой всегда есть бедные, и ты можешь сделать им добро, когда захочешь, но я не всегда имею тебя. Она сделала, что могла, заранее помазала мое тело для погребения. Истинно говорю вам: где бы Евангелие ни было проповедано по всему миру, то и то, что она сделала, будет сказано и в память о ней». Тогда Иуда Искариот, один из Двенадцати, пошел к первосвященникам, чтобы выдать им Иисуса, и они, услышав это, обрадовались и пообещали дать Ему денег. И он искал, как доставить ее в нужный момент. В первый день Опресноков, когда приносилась Пасха, ученики Его сказали Ему: «Где хочешь, чтобы мы пошли приготовить, чтобы Ты мог съесть Пасху?». Тогда он послал двух своих учеников, сказав им: «Идите в город, и встретит вас человек с кувшином воды; Следуй за ним. Куда бы он ни вошел, скажи хозяину дома: «Учитель говорит: где моя комната, где я могу есть пасху с учениками моими?». Он покажет вам большую комнату наверху, меблированную и готовую; приготовь нам там ужин». Ученики пошли и вошли в город, и нашли его так, как он сказал им, и приготовили Пасху. Когда наступил вечер, он прибыл с Двенадцатью. И вот, когда они сидели за столом и ели, Иисус сказал: «Истинно говорю вам: один из вас, кто будет есть со Мною, предаст Меня». Они стали грустить и говорить ему один за другим: «Это я?» Он сказал им: «Один из Двенадцати, тот, кто положит руку свою в блюдо вместе со мной. Сын Человеческий уходит, как написано о Нем; но горе тому человеку, которым предается Сын Человеческий! Лучше бы для этого человека никогда не рождался! И пока они ели, он взял хлеб и прочитал благословение, преломил его и дал им, сказав: «Возьмите, это тело Мое». Затем он взял чашу и возблагодарил, дал им, и они все пили из нее. И сказал им: «Это моя кровь завета, которая пролита за многих. Истинно говорю вам: никогда больше не буду пить от плода виноградного до того дня, пока не буду пить новое в Царствии Божием». Пропев гимн, они вышли к Елеонской горе. Иисус сказал им: «Вы все будете возмущены, потому что написано: «Я поражу пастыря, и овцы рассеются». Но после того, как я воскресну, я пойду впереди вас в Галилею». Петр сказал ему: «Даже если все будут скандалить, я не буду!». Иисус сказал ему: «Истинно говорю тебе: сегодня вечером, прежде чем петух пропоет дважды, ты трижды отречешься от Меня». Но он с большой настойчивостью сказал: «Даже если бы мне пришлось умереть вместе с тобой, я не откажу тебе». Все остальные сказали то же самое. Они пришли на ферму под названием Гефсимания, и он сказал своим ученикам: «Сидите здесь, пока я молюсь». Он взял с собой Петра, Иакова и Иоанна и начал чувствовать страх и тоску. Он сказал им: «Душа моя печальна, пока я не умру. Оставайся здесь и смотри». Потом, пройдя немного дальше, он пал на землю и молился, чтобы, если возможно, миновал от него тот час. И он сказал: «Авва! Отец! С тобой все возможно: забери у меня эту чашку! Но не того, чего хочу я, а того, чего хочешь ты». Потом он пришел, нашел их спящими и сказал Петру: «Симон, ты спишь? Вы не могли бодрствовать ни одного часа? Бодрствуйте и молитесь, чтобы не впасть в искушение. Дух готов, но плоть слаба». Он снова ушел и помолился, говоря те же слова. Потом он пришел снова и нашел их спящими, потому что глаза их отяжелели, и они не знали, что ему ответить. Он пришел в третий раз и сказал им: «Идите, спите и отдыхайте! Достаточно! Час настал: вот, Сын Человеческий предан в руки грешников. Вставай, пойдем! Вот, близко тот, кто предает меня».
И тотчас, пока он еще говорил, прибыл Иуда, один из Двенадцати, и с ним толпа с мечами и кольями, посланная первосвященниками, книжниками и старейшинами. Предатель подал им условленный знак, сказав: «Я поцелую его; арестуйте его и уведите под хорошей охраной». Как только он пришел, он подошел к нему, сказал: «Равви» и поцеловал его. Они схватили его и арестовали. Один из присутствующих выхватил меч, ударил слугу первосвященника и отрезал ему ухо. Тогда Иисус сказал им: «Как будто Я разбойник, вы пришли забрать Меня с мечами и палицами. Каждый день я был среди вас в храме, уча, и вы не арестовывали меня. Итак, да исполнятся Писания! Затем они все бросили его и убежали. Однако мальчик, на котором была только простыня, последовал за ним, и его схватили. Но он уронил простыню и убежал голый. Отвели Иисуса к первосвященнику, и там собрались все первосвященники, старейшины и книжники. Петр последовал за ним издалека, прямо во двор первосвященнического дворца, и сидел среди слуг, греясь у огня. Первосвященники и весь Синедрион искали свидетельства против Иисуса, чтобы предать Его смерти, но не смогли их найти. Фактически, многие давали против него ложные показания, и их показания не совпадали. Некоторые выступили и лжесвидетельствовали против него, говоря: «Мы слышали, как он говорил: «Я разрушу этот храм рукотворный, и через три дня построю другой, нерукотворенный»». Но даже в этом случае их показания не совпадали. Первосвященник, встав посреди собрания, спросил Иисуса, сказав: «Ты что, ничего не отвечаешь? Что это свидетельствует против вас? Но он молчал и ничего не отвечал. Опять первосвященник спросил его, говоря: «Ты ли Христос, Сын Благословенного?». Иисус ответил: «Я! И увидишь Сына Человеческого, сидящего одесную Силы и грядущего с облаками небесными». Тогда первосвященник, разодрав свои одежды, сказал: «Какая нам еще нужда в свидетелях? Вы слышали богохульство; Что вы думаете?". Все постановили, что он виновен в смерти. Некоторые стали плевать на него, перевязывать лицо, избивать и говорить ему: «Будь пророком!». И слуги ударили его. Пока Петр был на дворе, подошел один из молодых слуг первосвященника и, увидев Петра греющегося, взглянул ему в лицо и сказал: «Ты тоже был с Назарянином, с Иисусом». Но он это опроверг, заявив: «Я не знаю и не понимаю, о чем вы говорите». Потом он вышел к входу, и пропел петух. И слуга, увидев его, снова начал говорить присутствующим: «Это один из них». Но он снова это отрицал. Вскоре после этого присутствующие снова сказали Петру: «Правда, ты, конечно, один из них; на самом деле ты Галилеянин». Но он начал ругаться и ругаться: «Я не знаю этого человека, о котором ты говоришь». И тут же, во второй раз, пропел петух. И Петр вспомнил слово, которое сказал ему Иисус: «Прежде чем дважды пропоет петух, трижды отречешься от Меня». И он разрыдался. И тотчас же, утром, первосвященники со старейшинами, книжниками и всем Синедрионом, собрав совет, заковали Иисуса в цепи, взяли Его и передали Пилату. Пилат спросил его: «Ты царь Иудейский?». А он ответил: «Ты так говоришь». Первосвященники обвиняли его во многом. Пилат снова допросил его, сказав: «Ты ничего не отвечаешь? Посмотрите, в чем вас обвиняют! Но Иисус больше ничего не отвечал, настолько, что Пилат изумился.
На каждом пиру он отпускал для них пленника, по их просьбе. Мужчина по имени Варавва находился в тюрьме вместе с повстанцами, совершившими убийства во время восстания. Собравшаяся толпа стала требовать то, что он давал. Пилат ответил им: «Хотите, чтобы я отпустил для вас царя Иудейского?» Ибо он знал, что первосвященники предали его из зависти. Но первосвященники подстрекали толпу, чтобы он скорее отпустил для них Варавву. Пилат снова сказал им: «Что же вы хотите, чтобы я сделал с тем, кого вы называете Царем Иудейским?» И они снова закричали: «Распни Его!» Пилат сказал им: «Какой вред он сделал?». Но они кричали громче: «Распни Его!». Пилат, желая удовлетворить толпу, отпустил для них Варавву и, после того как Иисуса высекли, отдал его на распятие. Тогда воины вывели его во двор, то есть в преторию, и созвали весь отряд. Они одели его в пурпур, сплели терновый венец и возложили ему на голову. Потом его стали приветствовать: «Здравствуй, Царь Иудейский!». И они ударили его тростью по голове, плюнули на него и, преклонив колени, пали ниц перед ним. Насмехаясь над ним, они сняли с него пурпур и заставили надеть его собственную одежду, а затем вывели на распятие. Они заставили нести свой крест проходившего мимо человека, некоего Симона Киринеянина, пришедшего из деревни, отца Александра и Руфа. Иисуса отвели на место Голгофы, что означает «Место черепа», и дали Ему вина, смешанного со смирной, но он не взял ничего. Тогда они распяли его и разделили одежды его, бросив жребий, что каждый возьмет. Было девять утра, когда его распяли. Надпись с причиной его осуждения гласила: «Царь Иудейский». Вместе с ним распяли также двух разбойников, одного справа и одного слева. Проходившие мимо оскорбляли его, качая головами и говоря: «Эй, ты, разрушающий храм и восстанавливающий его в три дня, спасись, сойди с креста!». Так даже первосвященники с книжниками издевались над ним между собой и говорили: «Он спасал других, а самого себя спасти не может! Пусть Христос, Царь Израилев, сойдет ныне с креста, чтобы мы увидели и поверили! И те, кто был распят с Ним, также поносили Его. Когда наступил полдень, по всей земле стало темно до трех часов дня. В три часа Иисус воскликнул громким голосом: «Элои, Элои, lemà sabachtàni?», что означает: «Боже мой, Боже мой, почему ты покинул меня?». Услышав это, некоторые из присутствующих сказали: «Вот, позовите Илию!». Один побежал намочить губку в уксусе, закрепил ее на трости и дал ему попить, сказав: «Подожди, посмотрим, придет ли Илия спустить его». Но Иисус, издав громкий крик, скончался. Завеса в храме разорвалась надвое, сверху донизу. Сотник, находившийся перед ним, увидев его умирающим таким образом, сказал: «Воистину, этот Человек был Сын Божий!». Были также некоторые женщины, наблюдавшие издалека, среди которых были Мария Магдалина, Мария, мать Иакова Меньшего и Иосии, и Саломея, которая, когда он был в Галилее, следовала за ним и служила ему, и многие другие, которые были пойдите с ним в Иерусалим. Настал тот вечер, так как была Параскева, то есть канун субботы, и Иосиф Аримафейский, авторитетный член Синедриона, также ожидавший Царства Божия, мужественно пошел к Пилату и просил тело Иисус изумился, что тот уже умер, и, призвав сотника, спросил его, давно ли он умер. По сообщению сотника, он отдал тело Иосифу. Затем он купил простыню, снял ее с креста, завернул в простыню и положил в гробницу, вырытую в скале. Затем он привалил камень ко входу в гробницу. Мария Магдалина и Мария, мать Иосии, смотрели, где его положили.
Комментарий к Евангелию монсеньора Винченцо Палья
Сегодня начинается Страстная неделя или Страстная неделя. Оно свято, потому что Господь находится в центре. И это страсть, потому что мы созерцаем Иисуса, полного страсти и богатого милосердием. Апостол Павел пишет филиппийцам: «Он смирил Себя, став послушным даже до смерти, даже до смерти на кресте». Как мы можем оставаться нейтральными перед лицом того, что увидим и услышим? Страсти Иисуса, как и слабость и боль людей, не являются зрелищем, на которое стоит смотреть отстраненно. Страсть Иисуса – это страсть любви. Иисус меняет нас не законом, а великой любовью. По правде говоря, на этой неделе он тот человек, которого нужно защищать, оберегать и любить. Мало не делать зла, мало не пачкать руки, мало решить: надо любить того человека. Те, кто не выбирает любовь, в конечном итоге становятся соучастниками зла.
Иисус въезжает в Иерусалим как царь. Люди, кажется, это почувствовали и стали расстилать свои плащи вдоль дороги, как это было принято на Востоке. Даже оливковые ветки, взятые с полей и посыпанные вдоль пути Иисуса, действуют как ковер. Крик «Осанна» (на иврите означает «Помоги!») выражает потребность в спасении, которую ощущал народ. Иисус входит в Иерусалим как Тот, Кто может вывести людей из рабства и заставить их участвовать в более человечной и благоприятной жизни. Однако лицо у него не лицо могучего или сильного человека, а лицо кроткого и смиренного.
Проходит всего шесть дней после его триумфального въезда, и его лицо становится лицом распятия. Именно парадокс Вербного воскресенья заставляет нас вместе пережить триумф и страсти Иисуса.Вход Иисуса в святой город, безусловно, является въездом царя, но на его голову будет возложен только терновый венец. . Те оливковые ветви, которые сегодня являются знаком торжества, в саду, где он уединялся для молитвы, увидят, как он потеет кровью от мук смерти.
Иисус не убегает. Он берет свой крест и с ним достигает Голготы, где его распинают. Та смерть, которая в глазах большинства казалась поражением, на самом деле была победой: она была логическим завершением жизни, проведенной ради Отца. Воистину, только Сын Божий мог жить и умереть так, то есть забывая о себе, чтобы полностью отдать себя другим. И воин-язычник это замечает. Евангелист Марк пишет: «Сотник, находившийся перед ним, увидев его умирающим таким образом, сказал: истинно Сей был Сын Божий!» (Мк 15,39).
Кто понимает Иисуса? Дети. Именно они приветствуют его при въезде в Иерусалим. «Если не будете как дети, не войдете в Царство Небесное», — сказал Иисус. Именно это и происходит с Петром. Когда он начинает плакать, как ребенок, он начинает понимать себя. И мы похожи на него. Мы плачем, как дети, прося прощения за наш грех. Давайте будем тронуты драмой многих бедных Христов, которые своим крестом напоминают нам о страданиях и Крестном пути Иисуса. Давайте выберем больше не убегать, больше не следовать издалека, а оставаться рядом. ему и любить его. Давайте возьмем Евангелие в свои руки и составим компанию Иисусу.Оливковое дерево, которое мы держим в руках, является знаком мира: оно напоминает нам, что Господь хочет мира, Он дает мир. Это оливковое дерево будет сопровождать нас в наших домах, напоминая нам, как сильно Бог любит нас. Он наш мир, потому что не имеет врагов и не спасает себя. Любовь побеждает зло. Хотим ли мы тоже научиться такой любви? Хотим ли мы быть мужчинами и женщинами мира, как Иисус? Страсть – путь к радости. Давайте пройдём это с Иисусом, чтобы воскреснуть вместе с Ним.
パームサンデー
福音 (マルコ 14.1-15.47)
過越の祭りと種なしパンまであと2日となっており、祭司長と律法学者たちはイエスを欺いて死なせる方法を探していた。 実際、彼らは、「人々の反乱が起こらないように、宴会中はやめてください」と言いました。 イエスはベタニヤのらい病人シモンの家にいました。 彼がテーブルについていると、非常に価値のある純粋なスパイクナードの香りで満たされたアラバスターの花瓶を持った女性がやって来ました。 彼女はアラバスターの花瓶を割り、彼の頭に香水を注ぎました。 彼らの中には、「なぜこんな香水の無駄遣いをするのか?」と憤慨する人もいた。 それは300デナリ以上で売られ、貧しい人々に与えられた可能性があります。 そして彼らは彼女に激怒した。 そこでイエスは、「彼女を放っておいてください。彼女を放っておいてください。」と言われました。 なぜ彼女を困らせるのですか? 彼は私に対して良い行いをしてくれました。 実際、あなたにはいつも貧しい人々がいて、いつでも彼らに善いことをすることができますが、いつも私がいるわけではありません。 彼女はできる限りのことをし、埋葬する前に私の体に油を塗ってくれました。 本当に私はあなた達に言います、全世界のどこであろうとも福音が述べ伝えられる所には、この女のした事も記念として語り伝えられるでしょう。」 そこで、十二使徒の一人、イスカリオテのユダが祭司長たちのところに行き、イエスを引き渡すと、彼らはそれを聞いて喜び、お金を与えると約束しました。 そして、彼はそれを適切なタイミングで提供する方法を模索していました。 種なしパンの最初の日、過越のいけにえが捧げられたとき、弟子たちはイエスに、「過越の食事を食べられるように、どこに行って準備をしてほしいですか?」と言いました。 それから彼は二人の弟子を遣わしてこう言いました。 彼についていく。 彼がどこに入っても、家の主人にこう言いなさい。「主人はこう言います、私の部屋はどこですか、弟子たちと一緒に過越の食事を食べられる場所はどこですか?」。 彼は、家具と準備が整った上の階の大きな部屋を案内します。 そこで私たちのために夕食を準備してください。」 弟子たちは行って町に入ると、イエスが言われたとおりに町が見つかり、過越の祭りの準備ができました。 夕方になると、彼は十二人とともに到着しました。 さて、彼らが食卓について食事をしているときに、イエスはこう言われました、「はっきり言いますが、あなたたちの中の一人、私と一緒に食事をする者が私を裏切るでしょう。」 彼らは悲しくなり、次々と彼に言いました。「私ですか?」 彼は彼らに言った:「12人の中の1人、私と一緒に皿に手を入れた人。 人の子について書かれているように、人の子は立ち去ります。 しかし、人の子が裏切られたその人は不幸です! あの人は生まれてこなかった方が良かったのです! そして、彼らが食事をしている間、イエスはパンを取り、祝福の言葉を唱え、それを裂いて彼らに与えて、「取ってください、これは私の体です」と言われました。 それから彼は杯を取り、感謝の意を表し、それを彼らに渡し、彼らは皆それを飲みました。 そして彼は彼らに言った、「これは多くの人のために流される、私の契約の血です。 真実に言いますが、神の国で新しく飲むその日まで、私は二度とブドウの実を飲みません。」 賛美歌を歌った後、彼らはオリーブ山に向かって出発しました。 イエスは彼らにこう言われました。「あなたがたは皆、非難されるでしょう。『わたしが羊飼いを打つ、そうすれば羊は散らされる』と書いてあるからです。」 しかし、わたしが復活した後は、あなたがたに先立ってガリラヤに行きます。」 ピーターは彼にこう言いました。「たとえ皆が非難されるとしても、私は嫌がります!」。 イエスは彼に言われた、「真実にあなたに言います。今日、今夜、鶏が二度鳴く前に、あなたは三度わたしを否むでしょう。」 しかし彼は、「たとえあなたと一緒に死ななければならなかったとしても、私はあなたを否定しません」と強く言いました。 他のみんなも同じことを言いました。 彼らはゲツセマネと呼ばれる農場に来て、イエスは弟子たちに「私が祈っている間、ここに座っていてください」と言われました。 彼はペテロ、ヤコブ、ヨハネを連れて行き、恐怖と苦痛を感じ始めました。 彼は彼らに言った、「私の魂は死ぬまで悲しいです。 ここにいて見ていてください。」 それから少し進んだところで、彼は地面にひれ伏して、できればその時間が過ぎ去ることを祈った。 そして彼は言いました:「アバ! 父親! あなたがいればすべてが可能です。この杯を私から取り去ってください! でも、私が望むものではなく、あなたが望むものです。」 それからイエスはやって来て、彼らが眠っているのを見つけて、ペテロに言った、「シモン、眠っているのか?」 一時間も起きていられなかったのですか? 誘惑に陥らないように注意して祈ってください。 精神は準備ができていますが、肉体は弱いのです。」 彼は再び立ち去り、同じ言葉を言いながら祈りました。 それから彼が再びやって来ると、彼らは眠っていました。彼らの目は重く、彼に何と答えるべきかわかりませんでした。 彼は三度目に来て、彼らに言った、「さあ、寝て休んでください!」 十分! 時が来た。見よ、人の子は罪人の手に引き渡される。 起きて、行きましょう! 見よ、私を裏切る者が近づいている。」
そしてすぐに、彼がまだ話している間に、十二人の一人であるユダが到着し、祭司長、律法学者、長老たちが送った剣やこん棒を持った群衆も彼と一緒に到着しました。 裏切り者は彼らに同意の合図をしてこう言った。「私がキスするのは彼だ。 彼を逮捕し、厳重な警備のもとに連行してください。」 到着するとすぐに、彼は近づいてきて、「ラビ」と言い、キスをしました。 彼らは彼に手を出して逮捕した。 その場にいた者の一人が剣を抜いて大祭司の僕を打ち、耳を切り落とした。 そこでイエスは彼らに言われた、「まるで私が強盗であるかのように、あなたは剣やこん棒を持って私を連れて来た。 私は毎日あなた方と一緒に神殿の教えに参加していましたが、あなた方は私を逮捕しませんでした。 したがって、聖書の言葉が成就しましょう。 それから皆は彼を見捨てて逃げた。 しかし、シーツ一枚しか着ていなかった少年が後を追ってきたため、少年らは少年を掴んだ。 しかし、彼はシーツを落として裸で逃げた。 彼らはイエスを大祭司のところに連れて行き、そこに祭司長、長老、律法学者全員が集まった。 ペテロは遠くからイエスを追って大祭司の宮殿の中庭まで行き、使用人たちの中に座って火で暖をとっていた。 祭司長たちとサンヘドリン全体はイエスを死刑にするためにイエスに不利な証言を探していたが、見つけることができなかった。 実際、多くの人が彼に対して虚偽の証言をしており、彼らの証言は一致しなかった。 「私たちは彼が『私は手で作ったこの神殿を破壊して、三日以内に手で造ったものではない別の神殿を建てる』と言っているのを聞きました。」と言って彼に対して偽証を立てる者もいた。 しかし、それでも彼らの証言は一致しなかった。 大祭司は集会の真ん中に立ってイエスに質問し、こう言った。「何も答えないのですか?」 これらはあなたに対して何を証言しますか? しかし彼は黙って何も答えなかった。 大祭司は再び彼に質問し、「あなたはキリスト、祝福された者の御子ですか?」と言いました。 イエスはこう答えました。「わたしです!」 そして、人の子が力の右に座し、天の雲に乗って来るのを見るでしょう。」 それから大祭司は服を引き裂きながらこう言いました。「これ以上、証人が必要ということですか?」 あなたはその冒涜を聞いたでしょう。 どう思いますか?"。 誰もが彼が死刑を犯したと判断した。 ある者は彼に唾を吐きかけ、顔に包帯を巻き、殴り、「預言者になれ!」と言い始めた。 そして使用人たちは彼を平手打ちした。 ペテロが中庭に下がっていると、大祭司の若い召使いの一人がやって来て、ペテロが体を温めているのを見て、顔を見つめてこう言いました、「あなたもナザレ人、イエスと一緒にいたのです」。 しかし、彼は「知らないし、何を言っているのか理解できない」と否定した。 それから彼が入り口の方へ出て行くと、鶏が鳴きました。 そして召使いは彼を見て、再びその場にいた人々に言い始めました。「これもその一人です。」 しかし、彼は再びそれを否定した。 その後間もなく、その場にいた人々が再びペテロにこう言いました。 実際、あなたはガリラヤ人です。」 しかし彼は「あなたが話しているこの男を私は知りません」と罵り、誓い始めました。 そしてすぐに、二度目に鶏が鳴きました。 そしてペテロは、イエスが彼に言われた、「鶏が二度鳴く前に、あなたは三度わたしを否むだろう。」という言葉を思い出した。 そして彼は泣き出しました。 そしてすぐに朝になると、祭司長たちは長老たち、律法学者、そしてサンヘドリン全体とともに会議を開いた後、イエスを鎖に掛け、連れ去り、ピラトに引き渡した。 ピラトは彼に、「あなたはユダヤ人の王ですか?」と尋ねました。 すると彼はこう答えた、「あなたがそう言うのです」。 祭司長たちは彼を多くのことで非難しました。 ピラトは再び彼に尋ねてこう言った、「何も答えないのか?」 彼らがあなたをどれだけ多くのことで非難しているかを見てください! しかしイエスはもう何も答えられなかったので、ピラトは驚いた。
祝宴のたびに、彼は彼らの要求に応じて捕虜を釈放していました。 バラバと呼ばれる男は、反乱で殺人を犯した反政府勢力とともに刑務所に入れられていた。 集まった群衆は、彼が以前は認めていたものを要求し始めた。 ピラトは彼らに答えた、「あなたのためにユダヤ人の王を釈放してほしいですか?」 祭司長たちが妬みから自分を引き渡したということを彼は知っていたからである。 しかし祭司長たちは、むしろバラバを釈放すべきだと群衆を扇動した。 ピラトは再び彼らに言った、「それでは、あなた方がユダヤ人の王と呼んでいる人を私にどうするつもりですか?」 そして彼らは再び叫びました、「十字架につけろ!」 ピラトは彼らに言った、「彼はどんな害を及ぼしたのか」。 しかし彼らはさらに大声で「十字架につけろ!」と叫びました。 ピラトは群衆を満足させたくて、バラバを彼らのために釈放し、イエスを鞭で打った後、十字架につけるため引き渡しました。 それから兵士たちは彼を中庭、つまり法務省に連れて行き、全軍を招集した。 彼らは彼に紫の服を着せ、いばらの冠を編んで彼の頭に置きました。 それから彼らは彼に挨拶し始めました:「こんにちは、ユダヤ人の王!」。 そして彼らは杖で彼の頭を殴り、彼に唾を吐きかけ、膝を曲げて彼の前にひれ伏した。 彼をあざ笑った後、彼らは彼の紫の服を剥ぎ取り、自分の服を着させ、それから彼を十字架につけるために連れ出しました。 彼らは通りかかった男、田舎から来たキレネのシモンという男、アレクサンダーとルーファウスの父に十字架を背負わせるよう強制した。 彼らはイエスを「頭蓋骨の場所」を意味するゴルゴタの場所に連れて行き、没薬を混ぜたワインを与えましたが、イエスは何も受け取りませんでした。 それから彼らはイエスを十字架につけ、衣服を分けて、それぞれが受け取るものをくじ引きにしました。 彼らが彼を十字架につけたのは朝の9時でした。 彼の非難の理由を記した文書には、「ユダヤ人の王」と書かれていた。 彼らは彼と一緒に二人の強盗も十字架につけました、一人は彼の右に、もう一人は左に。 通りかかった人々は、首を振って彼を侮辱し、「おい、神殿を破壊して三日で再建する者よ、十字架から降りて自分を救ってくれ!」と言った。 そこで祭司長たちも、律法学者たちとともに、仲間内で彼をあざけり、こう言いました。「彼は他人を救ったのに、自分を救うことはできない!」 イスラエルの王キリストが今十字架から降りてきて、私たちが見て信じることができますように! そして、彼と一緒に十字架につけられた人々も彼をののしった。 正午になると、午後3時まで全土が暗くなりました。 午後3時、イエスは大声で「エロイ、エロイ、レマー・サバクタニ?」と叫びました。これは「わが神、わが神、なぜ私をお見捨てになったのですか?」という意味です。 これを聞いて、その場にいた人の中には、「見よ、エリヤを呼んでください!」と言った人もいます。 一人は走ってスポンジを酢に浸し、葦の上に固定して水を飲ませ、「待って、エリヤが彼を降ろしに来るかどうか見てみましょう。」と言いました。 しかし、イエスは大声で叫びながら息を引き取られた。 神殿のベールが上から下まで真っ二つに引き裂かれました。 彼の目の前にいた百人隊長は、彼がそのように息を引き取るのを見て、「本当にこの人は神の子だったのだ!」と言った。 遠くから見守っていた女性たちも何人かいて、その中にはマグダラのマリア、小ヤコブとホセの母マリア、ガリラヤにいたときに後を追って仕えたサロメ、そしてその他大勢の女性もいた。彼と一緒にエルサレムに上ってください。 その夜が来た、パラシェーブ、つまり安息日の前夜だったので、同じく神の国を待っていたサンヘドリンの権威あるメンバーであるアリマタヤのヨセフが、勇気を出してピラトのところに行き、遺体の引き渡しを求めた。イエスは、自分がすでに死んでいたことに驚き、百人隊長を呼んで、死んでからしばらく経ったのかと尋ねました。 百人隊長から知らせを受けて、彼は遺体をジョセフに引き渡しました。 それから彼はシーツを購入し、十字架から下ろし、シーツで包み、岩に掘られた墓の中に置きました。 それから彼は墓の入り口に石を転がしました。 マグダラのマリアとホセの母マリアはそれが置かれた場所を見守っていました。
ヴィンチェンツォ・パーリア修道士による福音書の解説
今日から聖週間または受難週間が始まります。 主が中心におられるので聖なるのです。 そして、それは情熱的なものです。なぜなら、私たちは情熱と憐れみに満ちたイエスを観想するからです。 使徒パウロはフィリピ人にこう書いています。「彼は死に至るまで、それも十字架の死に至るまで従順になり、自分をへりくだらせました」。 これから見聞きするものに対して、どうすれば中立でいられるのでしょうか? イエスの情熱は、人間の弱さや痛みと同様に、無関心に観察できる光景ではありません。 イエスのそれは愛の情熱です。 イエスは律法によってではなく、大きな愛によって私たちを変えてくださいます。 実のところ、今週彼は守り、守り、愛するべき男なのです。 悪を行わないだけでは十分ではなく、手を汚さないだけでは十分ではなく、決断をしないだけでも十分ではありません。その人を愛さなければなりません。 愛を選ばない者は悪の共犯者となる。
イエスは王としてエルサレムに入ります。 人々はこれを感じたようで、東洋の習慣のように、道路に沿ってマントを広げ始めます。 野原から取ってきてイエスの道に撒いたオリーブの小枝も、絨毯の役割を果たします。 「ホサナ」(ヘブライ語で「助けて!」という意味)の叫びは、人々が感じた救いの必要性を表しています。 イエスは人々を奴隷状態から導き、より人間的で協力的な生活に参加させることができる方としてエルサレムに入りました。 しかし、彼の顔は権力者や強い男のものではなく、柔和で謙虚な男のものです。
凱旋入場からわずか6日しか経たないうちに、彼の顔は十字架のようになってしまった。 棕櫚の主日の矛盾こそが、イエスの勝利と情熱を私たちに体験させてくれるのです。イエスの聖都への入場は確かに王の入場ですが、彼の頭に置かれる唯一の冠は茨の冠です。 。 彼がかつて祈りのために隠れていた庭にある、今日この祭典のしるしとなっているオリーブの枝は、死の苦しみで血の汗を流す彼を見ることになるだろう。
イエス様は逃げません。 彼は十字架を担ぎ、それを持ってゴルゴタに到着し、そこで十字架につけられます。 ほとんどの人の目には敗北のように見えたその死は、実際には勝利でした。それは御父のために費やされた生涯の当然の帰結でした。 本当に神の子だけがそのように生き、死ぬことができる、つまり自分を忘れて他人に自分を完全に捧げることができるのです。 そして異教徒の兵士がそれに気づきます。 福音記者マルコは次のように書いています。「彼の目の前にいた百人隊長は、彼がそのように息を引き取るのを見て、こう言いました。「本当にこの人は神の子だったのだ!」。 (Mk 15.39)。
誰がイエスを理解できるでしょうか? 子どもたち。 彼らはエルサレムに入る彼を歓迎する人々です。 「子どものようにならなければ、天国に入ることはできない」とイエスは言いましたが、これがペテロに起こります。 赤ん坊のように泣き始めると、彼は自分自身を理解し始めます。 そして私たちも彼のようです。 私たちは子供のように泣きながら罪の許しを求めます。 十字架によって私たちに苦しみとイエスの十字架の道を思い起こさせてくれる多くの哀れなキリストのドラマに感動しましょうもう逃げず、遠くから追いかけず、近くに留まることを選択しましょう彼に、そして彼を愛してください。 福音を手に取り、イエスとともにありましょう。私たちが手に持っているオリーブの木は平和のしるしです。主が平和を望んでおられ、平和を与えてくださっていることを思い出させてくれます。 そのオリーブの木は、私たちを家に連れて行って、神が私たちをどれほど愛しているかを思い出させてくれます。 神には敵がなく、自分自身を救わないので、私たちの平和です。 愛は悪を征服します。 私たちもこのような愛を学びたいですか? 私たちはイエスのような平和の男女になりたいでしょうか? 情熱は喜びへの道です。 イエスとともに歩み、イエスとともに立ち直りましょう。
성지 주일
복음 (막 14:1-15:47)
유월절과 무교절이 이틀 남았는데 대제사장들과 서기관들이 예수를 속여 죽게 할 방도를 구하니라. 사실 그들은 "백성이 반란을 일으키지 않도록 축제 기간에는 하지 마십시오"라고 말했습니다. 예수께서는 베다니 나병환자 시몬의 집에 계셨습니다. 예수님께서 식탁에 앉으셨을 때 한 여자가 순전한 나드 향이 가득 담긴 옥합을 가지고 왔습니다. 그녀는 옥합을 깨뜨리고 향유를 그의 머리에 부었습니다. 그들 중에는 분개한 사람들도 있었습니다. “왜 이렇게 향수를 낭비합니까? 삼백 데나리온 이상에 팔아서 가난한 사람들에게 나누어 줄 수도 있었을 것입니다! 그리고 그들은 그녀에게 분노했습니다. 그러자 예수께서 말씀하셨다. “그 사람을 내버려두어라. 왜 그녀를 귀찮게 합니까? 그는 나에게 좋은 일을 했습니다. 사실, 가난한 사람들은 언제나 여러분과 함께 있고 여러분이 원할 때마다 그들에게 선을 베풀 수 있습니다. 그러나 나는 항상 여러분과 함께 있는 것은 아닙니다. 그녀는 자신이 할 수 있는 일을 다 했고, 내 장사를 위해 미리 내 몸에 기름을 부었습니다. 진실로 너희에게 이르노니 온 천하에 어디든지 복음이 전파되는 곳에는 그가 행한 일도 말하여 그를 기념하리라." 열둘 중 하나인 가룟 유다가 예수를 넘겨주려고 대제사장들에게로 가니 그들이 듣고 기뻐하여 돈을 주겠다고 약속하니라. 그리고 그는 그것을 적시에 전달하는 방법을 찾고 있었습니다. 무교절의 첫날 곧 유월절 양을 잡는 날에 제자들이 예수께 여짜오되 우리가 어디로 가서 유월절 음식을 잡수실 것을 예비하기를 원하시나이까 하매 그런 다음 그분은 제자 중 두 명을 보내시며 이렇게 말씀하셨습니다. “도시로 들어가십시오. 그러면 물 한 병을 가지고 있는 사람이 여러분을 맞이할 것입니다. 그를 따라가라. 그가 들어가는 곳마다 집주인에게 이렇게 말하십시오. "스승님이 말씀하시기를, 내가 제자들과 함께 유월절 음식을 먹을 내 방이 어디 있느냐?" 그는 위층에 가구가 비치되어 준비되어 있는 큰 방을 보여줄 것입니다. 거기서 우리를 위해 저녁을 준비해주세요." 제자들이 가서 그 성에 들어가 예수께서 하시던 말씀대로 만나 유월절을 예비하시니라. 저녁이 되자 그는 열두 제자와 함께 도착했습니다. 이제 그들이 식탁에 앉아 식사를 하고 있을 때 예수께서 말씀하셨습니다. “진실로 너희에게 이르노니 너희 중 나와 함께 먹는 그 사람이 나를 팔리라.” 그들은 슬퍼지기 시작했고 차례로 그에게 "나인가요?"라고 말하기 시작했습니다. 그는 그들에게 이렇게 말했습니다. “열두 제자 중 한 사람, 나와 함께 접시에 손을 넣는 사람입니다. 인자는 자기에 대하여 기록된 대로 떠나가느니라. 그러나 인자를 파는 그 사람에게는 화가 있으리로다! 그 사람은 차라리 태어나지 않았더라면 자기에게 더 좋았을 것입니다! 그들이 식사하는 동안 그분은 빵을 들고 축복의 말씀을 하신 다음 떼어 그들에게 주시며 말씀하셨습니다. “받아라. 이것은 내 몸이다.” 그리고 잔을 들어 감사를 드리신 다음 그들에게 주시니, 모두가 그것을 마셨습니다. 그리고 그는 그들에게 이렇게 말했습니다. “이것은 많은 사람을 위해 흘리는 나의 피 곧 언약의 피입니다. 진실로 너희에게 이르노니 내가 포도나무에서 난 것을 하나님 나라에서 새 것으로 마시는 날까지 다시는 마시지 아니하리라 하시니라” 찬송을 부른 뒤 그들은 감람산을 향해 나갔습니다. 예수께서 그들에게 말씀하셨다. “너희가 다 실족하게 되리라 기록되었으되 내가 목자를 치리니 양들이 흩어지리라 하였느니라.” 그러나 내가 부활한 후에 너희보다 먼저 갈릴리로 갈 것이다." 베드로가 그에게 말했습니다. “모두가 분개할지라도 나는 그러지 않을 것입니다!” 예수께서 그에게 말씀하셨다. “내가 진실로 네게 이르노니 오늘 밤 닭이 두 번 울기 전에 네가 세 번 나를 부인하리라.” 그러나 그는 매우 단호하게 이렇게 말했습니다. "내가 당신과 함께 죽어야 할지라도 나는 당신을 부인하지 않을 것입니다." 다른 사람들도 모두 같은 말을 했습니다. 그들이 겟세마네라는 농장에 이르렀을 때 그분은 제자들에게 “내가 기도하는 동안 여기 앉아 계십시오”라고 말씀하셨습니다. 그는 베드로와 야고보와 요한을 데리고 가셨고 두려움과 괴로움을 느끼기 시작하셨습니다. “내 마음이 죽을 때까지 슬퍼합니다. 여기 남아서 지켜봐라." 그리고 조금 더 나아가 땅에 엎드려 기도하시며, 할 수만 있으면 그 시간이 자기에게서 지나가기를 빕니다. 그리고 그는 이렇게 말했습니다. “아바! 아버지! 당신에게는 모든 것이 가능합니다. 이 잔을 나에게서 치워주십시오! 하지만 내가 원하는 것은 아니고 당신이 원하는 것입니다." 그리고 오셔서 그들이 자고 있는 것을 보시고 베드로에게 말씀하셨다. “시몬아, 자고 있느냐? 한 시간도 깨어 있을 수 없었습니까? 유혹에 빠지지 않도록 깨어 기도하십시오. 마음에는 원이로되 육신이 약하도다." 다시 나아가 같은 말씀으로 기도하시니라. 다시 오사 보신즉 저희가 자니 이는 저희 눈이 피곤하여 무슨 말로 대답할는지 알지 못함이라. 그는 세 번째로 와서 그들에게 이렇게 말했습니다. “가서 자고 쉬세요! 충분한! 때가 이르렀다. 보라, 인자가 죄인의 손에 넘겨졌느니라. 일어나, 가자! 보라, 나를 파는 자가 가까이 왔느니라."
말씀하실 때에 곧 열둘 중의 하나인 유다가 왔는데 대제사장들과 서기관들과 장로들이 파송한 무리가 칼과 몽치를 가지고 그와 함께 하였더라. 배신자는 그들에게 다음과 같이 합의된 신호를 보냈습니다. “내가 키스할 사람은 그 사람입니다. 그를 체포하여 잘 경비하고 있는 곳으로 끌고 가십시오." 그가 도착하자마자 그는 그에게 다가가 "랍비"라고 말하고 그에게 입을 맞추었습니다. 그들은 그에게 손을 대어 체포했습니다. 그 자리에 있던 사람 중 한 사람이 칼을 빼어 대제사장의 종을 쳐서 그의 귀를 잘랐습니다. 그러자 예수께서 그들에게 말씀하셨습니다. “당신들은 내가 강도라도 되는 것처럼 칼과 몽둥이를 들고 나를 잡으러 왔습니다. 내가 날마다 너희 가운데서 성전에서 가르치는데도 너희가 나를 잡지 아니하였느니라. 그러므로 성경이 성취되게 하라! 그러자 그들은 모두 그를 버리고 도망갔습니다. 그런데 시트 한 장만 들고 있던 한 소년이 그를 따라와서 그를 붙잡았습니다. 그러나 그는 시트를 떨어뜨리고 알몸으로 도망갔습니다. 그들이 예수를 대제사장에게로 끌고 가니 대제사장들과 장로들과 서기관들이 다 거기 모였느니라. 베드로는 멀리서 그를 따라 대제사장의 집 뜰까지 들어가서 종들 가운데 앉아 불을 쬐고 있었습니다. 대제사장들과 온 산헤드린이 예수를 죽이려고 그를 칠 증거를 찾으려 하되 얻지 못하더라. 실제로 많은 사람들이 그에 대해 거짓 증언을 했으며 그들의 증언은 서로 일치하지 않았습니다. 어떤 사람들은 일어나 예수를 향하여 거짓 증언하여 이르되 `우리가 그의 말을 들으니 손으로 지은 이 성전을 내가 헐고 손으로 짓지 아니한 다른 성전을 사흘 안에 지으리라' 하더라' 하였느니라." 그러나 그럼에도 불구하고 그들의 증언은 일치하지 않았습니다. 대제사장은 모임 가운데 서서 예수께 질문했습니다. “아무 대답도 없습니까? 이것이 당신에게 불리하게 증언하는 것은 무엇입니까? 그러나 그는 침묵하고 아무 대답도 하지 않았습니다. 대제사장은 다시 그에게 “네가 찬송 받을 이의 아들 그리스도이냐?”고 물었습니다. 예수께서는 이렇게 대답하셨습니다. “내가 그래요! 그리고 인자가 권능의 우편에 앉은 것과 하늘 구름을 타고 오는 것을 너희가 보리라." 그러자 대제사장은 자기 옷을 찢으며 이렇게 말했습니다. “증인이 더 필요하겠습니까? 너희는 신성모독하는 말을 들었다. 어떻게 생각하나요?". 모두가 그가 사형을 선고 받았다고 판결했습니다. 어떤 사람들은 그에게 침을 뱉고, 얼굴에 붕대를 감고, 때리고, "예언자가 되십시오!"라고 말하기 시작했습니다. 그러자 하인들이 그를 때렸습니다. 베드로가 뜰에 있을 때 대제사장의 젊은 종 중 하나가 와서 베드로가 불을 쬐고 있는 것을 보고 그를 똑바로 쳐다보며 말했습니다. “너도 나사렛 사람 곧 예수와 함께 있었느니라.” 그러나 그는 “무슨 말인지도 모르고 무슨 말인지도 모르겠다”며 부인했다. 그리고 그가 입구 쪽으로 나가자 수탉이 울었다. 그리고 그 종은 그를 보고 다시 참석한 사람들에게 "이 사람도 그들 중 하나입니다"라고 말하기 시작했습니다. 그러나 그는 이를 다시 부인했다. 얼마 후에 그 자리에 있던 사람들이 다시 베드로에게 말했습니다. “사실입니다. 당신도 그들 중 한 사람이군요. 사실 당신은 갈릴리 사람입니다." 그러나 그는 저주하고 맹세하기 시작했습니다. "나는 당신이 말하는 이 사람을 알지 못합니다." 그러자 곧바로 두 번째로 수탉이 울었습니다. 그리고 베드로는 예수께서 자기에게 “닭이 두 번 울기 전에 네가 세 번 나를 부인할 것이다”라고 하신 말씀이 생각났습니다. 그리고 그는 눈물을 흘렸습니다. 아침에 대제사장들이 곧 장로들과 서기관들과 온 산헤드린과 함께 공회를 열고 예수를 결박하여 끌고 가서 빌라도에게 넘겨 주니라. 빌라도가 그에게 물었다: "네가 유대인의 왕이냐?" 그리고 그는 "당신이 그렇게 말했군요"라고 대답했습니다. 대제사장들은 여러 가지 일로 그를 고발했습니다. 빌라도가 다시 그에게 물었다. “아무 대답도 없느냐? 그들이 당신을 비난하는 일이 얼마나 많은지 보십시오! 그러나 예수께서는 더 이상 아무 대답도 하지 않으시니 빌라도도 이상히 여겼다.
잔치 때마다 그는 그들의 요청에 따라 죄수를 풀어 주곤 했습니다. 바라바라는 사람이 반역 중에 살인을 저지른 반역자들과 함께 감옥에 갇혔습니다. 모인 군중은 그가 허락했던 것을 요구하기 시작했습니다. 빌라도가 그들에게 대답했습니다. "내가 당신들을 위해 유대인의 왕을 놓아주기를 원합니까?" 이는 대제사장들이 시기하여 자기를 넘겨준 줄 알았음이라. 그러나 대제사장들은 무리를 선동하여 차라리 바라바를 놓아 달라는 말을 하였더라. 빌라도가 다시 그들에게 물었다. “그러면 너희가 유대인의 왕이라고 부르는 사람을 내가 어떻게 하기를 원하느냐?” 그리고 그들은 다시 "그를 십자가에 못 박으시오!"라고 외쳤습니다. 빌라도가 그들에게 말했습니다. “그 사람이 무슨 해를 끼쳤습니까?” 그러나 그들은 더 큰 소리로 “그를 십자가에 못 박으라!”고 외쳤습니다. 빌라도는 무리를 만족시키려고 바라바를 풀어 주고 예수를 채찍질한 후 십자가에 못 박도록 넘겨주었다. 그런 다음 군인들은 그를 안뜰, 즉 총독으로 끌고 가서 전체 군대를 소집했습니다. 그들은 그에게 자주색 옷을 입히고 가시관을 엮어 그의 머리에 씌웠습니다. 그런 다음 그들은 그에게 인사하기 시작했습니다. “안녕하세요, 유대인의 왕!”. 그리고 그들은 지팡이로 그의 머리를 때리고, 침을 뱉고, 무릎을 굽혀 그 앞에 엎드렸습니다. 희롱한 뒤 자색 옷을 벗기고 자기 옷을 입히게 한 후 십자가에 못 박으려고 끌고 나갔습니다. 그들이 지나가는 사람에게 강요하여 그의 십자가를 지게 하였으니 그는 시골에서 온 구레네 사람 시몬이요 그는 알렉산더와 루포의 아버지더라. 그들은 예수를 '해골의 곳'이라는 뜻의 골고다로 끌고 가서 몰약을 탄 포도주를 주었으나 예수께서는 아무것도 마시지 않으셨다. 그런 다음 그들은 그분을 십자가에 못 박고 그분의 옷을 나누어 각각 가져갈 것을 제비 뽑았습니다. 그들이 그분을 십자가에 못박은 때는 아침 9시였습니다. 그의 정죄 이유가 적힌 글에는 "유대인의 왕"이라고 적혀 있었습니다. 그와 함께 강도 두 사람도 십자가에 못 박았으니 하나는 예수의 우편에, 하나는 좌편에 있더라. 지나가던 사람들은 머리를 흔들며 “야, 성전을 헐고 사흘 만에 다시 짓는 자여, 십자가에서 내려와 네 자신을 구원하라!”고 욕했습니다. 그래서 대제사장들까지도 서기관들과 함께 조롱하며 이렇게 말했습니다. “그가 남을 구원하였으되 자기는 구원할 수 없도다! 이스라엘의 왕 그리스도께서 이제 십자가에서 내려오사 우리가 보고 믿게 하소서! 그리고 함께 십자가에 못 박힌 사람들도 그를 욕했습니다. 정오가 되자 온 땅이 오후 3시까지 어두워졌습니다. 오후 3시에 예수께서는 큰 소리로 “엘로이, 엘로이, 레마 사박타니?”라고 외치셨습니다. 이는 “나의 하나님, 나의 하나님, 어찌하여 나를 버리셨나이까?”라는 뜻입니다. 이 말을 듣고 참석한 사람들 중 일부는 "보라, 엘리야를 불러라!"라고 말했습니다. 한 사람은 해면을 식초에 적시려고 달려가서 그것을 갈대에 고정시키고 그에게 마시게 하며 말했습니다. "잠깐만요, 엘리야가 와서 그를 내려오게 하는지 보겠습니다." 그러나 예수께서는 큰 소리를 지르시며 숨을 거두셨다. 성소의 휘장이 위에서 아래까지 둘로 찢어졌습니다. 앞서 있던 백부장은 그가 이렇게 숨을 거두는 것을 보고 “참으로 이 사람은 하나님의 아들이었도다”라고 말했습니다. 또 여자들도 멀리서 지켜보고 있었는데 그 중에는 막달라 마리아와 작은 야고보와 요세의 어머니 마리아와 또 예수께서 갈릴리에 계실 때에 따르며 섬기던 살로메와 또 다른 여럿이 함께 하였으니 그와 함께 예루살렘으로 올라갈 자들이더라. 그 날은 파라스케베 곧 안식일 전날이므로, 아리마태아 요셉은 산헤드린의 권위자요 하나님의 나라를 기다리고 있는 사람으로서 용기 있게 빌라도에게 가서 예수의 시체를 달라고 청하였다. 예수께서는 자기가 벌써 죽은 것을 이상히 여기사 백부장을 불러 죽은 지 얼마나 되었는지 물으시니 백부장의 말을 듣고 그 시체를 요셉에게 주었습니다. 그런 다음 그분은 보자기를 사서 십자가에서 내려 그것을 싸서 바위 속에 판 무덤에 두셨습니다. 그리고 무덤 입구에 돌을 굴려 놓았습니다. 막달라 마리아와 요세의 어머니 마리아가 그 두는 곳을 지켜보고 있더라.
빈첸초 팔리아 몬시뇰의 복음 주석
오늘부터 성주간 또는 수난주간이 시작됩니다. 그 중심에는 주님이 계시기 때문에 거룩합니다. 그리고 우리가 열정이 가득하고 자비가 풍성하신 예수님을 묵상하기 때문에 그것은 열정입니다. 사도 바울은 빌립보 사람들에게 이렇게 썼습니다. “자신을 낮추시고 죽기까지 순종하셨으니 곧 십자가에 죽으심이라.” 우리가 보고 듣는 것에 직면하여 어떻게 중립을 유지할 수 있습니까? 예수님의 수난은 인간의 나약함과 고통처럼 초연하게 관찰할 수 있는 광경이 아닙니다. 예수님의 열정은 사랑의 열정입니다. 예수님은 율법으로 우리를 변화시키시는 것이 아니라 큰 사랑으로 우리를 변화시키십니다. 사실 이번 주에 그는 방어하고, 보호하고, 사랑해야 할 사람입니다. 악을 행하지 않는 것, 더러운 손을 가지지 않는 것, 결정하지 않는 것만으로는 충분하지 않습니다. 당신은 그 사람을 사랑해야 합니다. 사랑을 선택하지 않는 사람은 결국 악의 공범이 됩니다.
예수님은 왕으로 예루살렘에 입성하십니다. 사람들은 이것을 깨닫고 동방의 풍속대로 길을 따라 자기들의 겉옷을 펴기 시작한 것 같습니다. 들판에서 따서 예수님의 길을 따라 뿌려진 감람나무 가지조차도 양탄자 역할을 합니다. “호산나”(히브리어로 “도와주세요!”를 뜻함)라는 외침은 사람들이 느꼈던 구원의 필요성을 표현합니다. 예수님은 사람들을 노예 생활에서 이끌어내고 사람들이 더욱 인간적이고 지지적인 삶에 참여하도록 할 수 있는 분으로 예루살렘에 입성하셨습니다. 그러나 그 얼굴은 권세 있는 자나 강한 자의 얼굴이 아니요 온유하고 겸손한 자의 얼굴이니라.
그가 승리한 지 불과 6일 만에 그의 얼굴은 십자가의 모습으로 변했습니다. 예수님의 승리와 수난을 함께 경험하게 하는 것이 종려주일의 역설이다 예수님의 거룩한 성 입성은 분명 왕의 입성이지만 그의 머리에 씌워질 면류관은 가시관뿐일 것이다 . 오늘 축하의 표시가 된 저 올리브 가지는 그분께서 기도하러 가셨던 동산에서 죽음의 고뇌로 인해 피땀 흘리시는 모습을 보게 될 것입니다.
예수님은 도망가지 않으십니다. 그분은 십자가를 지고 골고타에 이르시어 십자가에 못 박히셨습니다. 대부분의 눈에 패배처럼 보였던 그 죽음은 실제로는 승리였습니다. 그것은 아버지를 위해 보낸 삶의 논리적인 결론이었습니다. 진실로 오직 하나님의 아들만이 그런 식으로 살고 죽을 수 있었습니다. 즉, 자신을 잊어버리고 자신을 다른 사람에게 전적으로 내어주는 방식으로 살고 죽을 수 있었습니다. 그리고 한 이교도 군인이 그것을 알아차렸습니다. 전도자 마가는 이렇게 기록합니다. “그 앞에서 백부장이 그가 그렇게 숨지는 것을 보고 이르되, 진실로 이 사람은 하나님의 아들이었도다!” (막 15.39).
누가 예수님을 이해합니까? 아이들. 그분께서 예루살렘에 입성하실 때 그분을 영접하는 사람들이 바로 그들이었습니다. 예수께서는 “너희가 어린아이와 같이 되지 아니하면 결단코 천국에 들어가지 못하리라”고 말씀하셨는데, 이것이 베드로에게 일어난 일입니다. 아기처럼 울기 시작하면 그는 자신을 이해하기 시작합니다. 그리고 우리는 그와 같습니다. 우리는 어린아이처럼 울며 우리 죄를 용서해달라고 구합니다. 십자가로 우리에게 고통과 예수님의 십자가의 길을 일깨워주는 수많은 불쌍한 그리스도들의 드라마에 감동합시다. 그에게 그리고 그를 사랑합니다. 우리 손에 복음을 들고 예수님과 함께 합시다. 우리 손에 있는 감람나무는 평화의 표시입니다. 그것은 주님께서 평화를 원하시고 평화를 주신다는 것을 우리에게 상기시켜 줍니다. 그 감람나무는 우리 집에까지 동행하여 하나님께서 우리를 얼마나 사랑하시는지 상기시켜 줄 것입니다. 그분은 우리의 평화이십니다. 그분은 원수도 없고 자기도 구원하지 않으시기 때문입니다. 사랑은 악을 이깁니다. 우리도 이런 사랑을 배우고 싶나요? 우리도 예수님처럼 평화의 남자와 여자가 되기를 원합니까? 열정은 기쁨으로 가는 길입니다. 예수님과 함께 걷고, 그분과 함께 다시 살아나도록 합시다.
أحد الشعانين
الإنجيل (مرقس 14، 1- 15، 47)
بقي يومان قبل عيد الفصح والفطير، وكان رؤساء الكهنة والكتبة يبحثون عن طريقة لخداع يسوع وجعله يموت. بل قالوا: "ليس في العيد، لئلا يكون هناك ثورة في الشعب". وكان يسوع في بيت عنيا في بيت سمعان الأبرص. وبينما هو متكئ جاءت امرأة ومعها إناء من المرمر مملوء رائحة ناردين خالص كثير الثمن. فكسرت إناء المرمر وسكبت الطيب على رأسه. وكان بعضهم ساخطًا: «لماذا هذا الهدر في العطور؟ وكان من الممكن بيعها بأكثر من ثلاثمائة دينار وتوزيعها على الفقراء! وكانوا غاضبين منها. فقال يسوع: «اتركوها وشأنها؛ لماذا تزعجها؟ لقد قام بعمل جيد تجاهي. في الواقع، الفقراء معك دائمًا ويمكنك أن تفعل الخير لهم وقتما تشاء، لكني لا أكون معك دائمًا. لقد فعلت ما في وسعها، ودهنتني بالزيت مقدمًا للدفن. الحق أقول لكم: حيثما يُعلن الإنجيل في كل العالم، يُقال أيضًا ما فعلته هذه، تذكارا لها". ثم مضى يهوذا الإسخريوطي، أحد الاثني عشر، إلى رؤساء الكهنة ليسلمهم يسوع، فلما سمعوا فرحوا ووعدوه بأن يعطوه فضة. وكان يبحث عن كيفية تسليمها في الوقت المناسب. وفي اليوم الأول من الفطير، عند ذبح الفصح، قال له تلاميذه: "أين تريد أن نذهب لنعد لتأكل الفصح؟". فأرسل اثنين من تلاميذه قائلاً لهما: «اذهبا إلى المدينة فيستقبلكما إنسان ومعه جرة ماء. اتبعه. وحيثما يدخل فقولا لرب البيت: "السيد يقول: أين غرفتي حيث آكل الفصح مع تلاميذي؟". سوف يريك غرفة كبيرة في الطابق العلوي، مفروشة وجاهزة؛ أعد لنا العشاء هناك." فمضى التلاميذ ودخلوا المدينة ووجدوها كما قال لهم وأعد الفصح. ولما جاء المساء جاء مع الاثني عشر. وبينما هم متكئون ويأكلون، قال يسوع: "الحق أقول لكم: إن واحدا منكم، الذي يأكل معي، يسلمني". فبدأوا يحزنون ويقولون له الواحد تلو الآخر: أهذا أنا؟ فقال لهم: «واحد من الاثني عشر، الذي يضع يده معي في الصحفة. إن ابن الإنسان يذهب كما هو مكتوب عنه. ولكن ويل لذلك الرجل الذي به يسلم ابن الإنسان. خير لذلك الرجل لو لم يولد! وفيما هم يأكلون أخذ خبزًا وبارك وكسر وأعطاهم قائلاً: خذوا هذا هو جسدي. ثم أخذ القدح فشكر، وناولهم فشربوا منه كلهم. فقال لهم: «هذا هو دمي الذي للعهد، الذي يُسفك من أجل كثيرين. الحق أقول لكم: إني لا أشرب من نتاج الكرمة بعد إلى اليوم الذي أشربه جديداً في ملكوت الله». وبعد أن رنموا الترنيمة خرجوا نحو جبل الزيتون. قال لهم يسوع: «ستركون جميعكم، لأنه مكتوب: «أضرب الراعي فتتبدد الخراف». ولكن بعد قيامتي سأسبقكم إلى الجليل." فقال له بطرس: «وإن شكك الجميع فأنا لا أفعل!». قال له يسوع: الحق أقول لك: اليوم، الليلة، قبل أن يصيح الديك مرتين، تنكرني ثلاث مرات. لكنه قال بإصرار شديد: "حتى لو كان علي أن أموت معك، فلن أنكرك". الجميع قال نفس الشيء. وجاءوا إلى مزرعة تدعى جثسيماني، فقال لتلاميذه: "اجلسوا هنا حتى أصلي". وأخذ معه بطرس ويعقوب ويوحنا وبدأ يشعر بالخوف والألم. فقال لهم: نفسي حزينة حتى أموت. ابق هنا وشاهد." ثم تقدم قليلاً وخر على الأرض وصلى لكي تعبر عنه تلك الساعة إن أمكن. فقال: «أبا! أب! كل شيء مستطاع معك: أبعد عني هذه الكأس! ولكن ليس ما أريده أنا، بل ما تريده أنت." ثم جاء فوجدهم نائمين، فقال لبطرس: «يا سمعان، هل أنت نائم؟ هل لم تتمكن من البقاء مستيقظا لمدة ساعة واحدة؟ اسهروا وصلوا لئلا تدخلوا في تجربة. الروح مستعدة وأما الجسد فضعيف". ومضى مرة أخرى وصلى قائلا نفس الكلام. ثم جاء أيضًا فوجدهم نيامًا، إذ ثقلت أعينهم، ولم يعلموا بماذا يجيبونه. فجاء للمرة الثالثة وقال لهم: «هيا نموا واستريحوا! كافٍ! قد أتت الساعة: هوذا ابن الإنسان يسلم إلى أيدي الخطاة. انهض، دعنا نذهب! هوذا الذي يسلمني قريب."
وللوقت، وبينما هو يتكلم، وصل يهوذا، أحد الاثني عشر، ومعه جمع بسيوف وعصي، أرسلهم رؤساء الكهنة والكتبة والشيوخ. وكان الخائن قد أعطاهم إشارة متفق عليها قائلاً: «الذي سأقبله هو؛ اعتقلوه واقتادوه بعيدًا تحت حراسة مشددة". ولما وصل اقترب منه وقال: ربي وقبله. فألقوا عليه الأيدي وألقوا القبض عليه. واستل واحد من الحاضرين سيفه وضرب عبد رئيس الكهنة فقطع أذنه. فقال لهم يسوع: «كأني لص أتيتم لتأخذوني بالسيوف والعصي. كل يوم كنت بينكم في الهيكل أعلم ولم تمسكوني. لذلك، لتكتمل الكتب! ثم تركوه جميعا وهربوا. إلا أن صبيًا لم يكن يرتدي سوى ملاءة، تبعه وأمسك به. لكنه أسقط الملاءة وهرب عارياً. فأخذوا يسوع إلى رئيس الكهنة، وهناك اجتمع جميع رؤساء الكهنة والشيوخ والكتبة. وكان بطرس قد تبعه من بعيد إلى دار رئيس الكهنة، وكان جالساً بين الخدام يستدفئ عند النار. وكان رؤساء الكهنة والمجمع كله يبحثون عن شهادة على يسوع ليقتلوه فلم يجدوها. والحقيقة أن كثيرين شهدوا عليه زوراً ولم تتفق شهاداتهم. وقام قوم ليشهدوا زورًا عليه قائلين: «سمعناه يقول: أنقض هذا الهيكل المصنوع بالأيادي، وفي ثلاثة أيام أبني آخر غير مصنوع بالأيادي». لكن رغم ذلك لم تكن شهادتهم متفقة. فوقف رئيس الكهنة في وسط الجماعة، وسأل يسوع قائلاً: «أما تجيب بشيء؟ ماذا يشهد هؤلاء عليك؟ لكنه سكت ولم يجب بشيء. فسأله رئيس الكهنة مرة أخرى قائلاً: «أأنت المسيح ابن المبارك؟». أجاب يسوع: «أنا هو! وسوف تبصرون ابن الإنسان جالساً عن يمين القوة وآتياً في سحاب السماء." فمزق رئيس الكهنة ثيابه وقال: «ما حاجتنا بعد إلى شهود؟ قد سمعتم التجديف. ماذا تعتقد؟". حكم الجميع أنه مذنب بالموت. بدأ البعض يبصقون عليه ويضمدون وجهه ويضربونه ويقولون له: "كن نبيًا!". فصفعه العبيد. وبينما كان بطرس في الدار، جاء واحد من خدام رئيس الكهنة الشباب، فرأى بطرس يستدفئ، فنظر إليه في وجهه وقال: "وأنت كنت أيضًا مع الناصري، مع يسوع". لكنه نفى ذلك قائلاً: "لا أعرف ولا أفهم ما تقولينه". ثم خرج نحو المدخل فصاح الديك. فلما رآه الخادم بدأ يقول للحاضرين مرة أخرى: "هذا واحد منهم". لكنه نفى ذلك مرة أخرى. وبعد قليل قال الحاضرون لبطرس مرة أخرى: «صحيح أنك بالتأكيد واحد منهم؛ بل أنت جليلي." فابتدأ يلعن ويحلف: «إني لا أعرف هذا الرجل الذي تتكلمون عنه». وعلى الفور، للمرة الثانية، صاح الديك. فتذكر بطرس الكلام الذي قاله له يسوع: «قبل أن يصيح الديك مرتين، تنكرني ثلاث مرات». وانفجر في البكاء. وللوقت في الصباح، قام رؤساء الكهنة والشيوخ والكتبة والمجمع كله، بعد أن عقدوا مجمعا، بكبلوا يسوع وأخذوه وأسلموه إلى بيلاطس. فسأله بيلاطس: "أأنت ملك اليهود؟". فأجاب: "أنت تقول ذلك". واتهمه رؤساء الكهنة بأشياء كثيرة. فسأله بيلاطس أيضًا قائلاً: «أما تجيب بشيء؟ انظر كم يتهمونك بها! ولكن يسوع لم يعد يجيب بشيء، حتى أن بيلاطس اندهش.
وكان في كل عيد يطلق لهم أسيراً بناء على طلبهم. وكان في السجن رجل اسمه باراباس مع الثوار الذين ارتكبوا جريمة قتل في الثورة. بدأ الحشد المتجمع يطالب بما كان يمنحه. فأجابهم بيلاطس: أتريدون أن أطلق لكم ملك اليهود؟ لأنه علم أن رؤساء الكهنة أسلموه حسدا. ولكن رؤساء الكهنة حرضوا الجموع على أن يطلق لهم بالحري باراباس. فقال لهم بيلاطس أيضاً: فماذا تريدون أن أفعل بالذي تدعونه ملك اليهود؟ فصرخوا مرة أخرى: اصلبه! فقال لهم بيلاطس: وأي شر عمل؟ ولكنهم صرخوا بصوت أعلى: "اصلبه!". بيلاطس إذ أراد أن يرضي الجمع أطلق لهم باراباس وأسلمه بعد أن جلد يسوع ليصلب. ثم قاده العسكر إلى الدار، أي إلى دار الولاية، وجمعوا كل الجيش. وألبسوه الأرجوان، وضفروا إكليلاً من الشوك ووضعوه حول رأسه. فابتدأوا يسلمون عليه: «السلام عليك يا ملك اليهود!». فضربوه على رأسه بالعصا، وبصقوا عليه، وأحنوا ركبهم، وسجدوا له. وبعد أن استهزأوا به، جردوه من الأرجوان وألبسوه ثيابه، ثم أخرجوه ليصلبوه. فسخروا إنسانا مجتازا ليحمل صليبه، وهو سمعان القيرواني، الذي جاء من الريف، أبو الإسكندر وروفس. فأخذوا يسوع إلى موضع الجلجثة، الذي تفسيره «موضع الجمجمة»، وأعطوه خمرًا ممزوجًا بمرّ، فلم يأخذ شيئًا. ثم صلبوه وقسموا ثيابه مقترعين عليها: ماذا يأخذ كل واحد منهم. وكانت الساعة التاسعة صباحًا عندما صلبوه. وكتب في سبب إدانته: "ملك اليهود". وصلبوا معه أيضًا لصين، واحدًا عن يمينه والآخر عن يساره. وكان المارة يشتمونه وهم يهزون رؤوسهم قائلين: «يا ناقض الهيكل وبانيه في ثلاثة أيام، خلص نفسك بالنزول عن الصليب!». حتى أن رؤساء الكهنة أيضًا، مع الكتبة، كانوا يستهزئون به فيما بينهم قائلين: «خلص آخرين ولا يقدر أن يخلص نفسه!» لينزل الآن المسيح، ملك إسرائيل، عن الصليب لنرى ونؤمن! وكان الذين صلبوا معه يجدفون عليه أيضا. ولما كان الظهر أظلمت الأرض كلها إلى الثالثة بعد الظهر. وفي الساعة الثالثة صرخ يسوع بصوت عظيم: «Eloì, Eloì, lemà sabachtàni؟» ومعناه: «إلهي إلهي لماذا تركتني؟». فلما سمع بعض الحاضرين قالوا: "هوذا ناد إيليا!". فركض أحدهم ليبلل إسفنجة في الخل، ثم ثبتها على قصبة وسقاه، قائلاً: «انتظر، لنرى هل يأتي إيليا لينزله». ولكن يسوع صرخ بصوت عالٍ ومات. وانشق حجاب الهيكل إلى اثنين من الأعلى إلى الأسفل. وقائد المئة الذي كان أمامه، إذ رآه يموت بهذه الطريقة، قال: "حقاً كان هذا الرجل ابن الله!". وكانت أيضًا بعض النساء يراقبن من بعيد، بينهن مريم المجدلية، ومريم أم يعقوب الصغير ويوسي، وسالومة، التي إذ كان في الجليل تبعته وتخدمه، وأخر كثيرات ممن كنّ يراقبنه من بعيد. فصعدوا معه إلى أورشليم. وفي ذلك المساء، إذ كان باراسكيف، أي عشية السبت، ذهب يوسف الذي من الرامة، عضو السنهدرين ذو السلطة، والذي كان أيضًا ينتظر ملكوت الله، إلى بيلاطس بشجاعة وطلب جسد الرب. يسوع، تعجب من أنه قد مات، فدعا قائد المئة وسأله هل له زمان قد مات. فأخبره قائد المئة وأعطى الجسد ليوسف. ثم اشترى ملاءة، وأنزلها عن الصليب، ولفها بالملاءة ووضعها في قبر محفور في الصخر. ثم دحرج حجرا على باب القبر. وكانت مريم المجدلية ومريم أم يوسي تنظران أين وضع.
التعليق على الإنجيل بقلم المونسنيور فينسينزو باجليا
يبدأ اليوم أسبوع الآلام أو أسبوع الآلام. إنه مقدس لأن الرب في المركز. وهي عاطفية لأننا نتأمل بيسوع مملوءًا آلامًا وغنيًا بالرحمة. يكتب الرسول بولس إلى أهل فيلبي: "وضع نفسه وأطاع حتى الموت، موت الصليب". فكيف يمكن أن نبقى على الحياد أمام ما سنراه ونسمعه؟ إن آلام يسوع، مثل ضعف الرجال وألمهم، ليست مشهدًا ينبغي مراقبته بانفصال. إن آلام يسوع هي آلام الحب. إن يسوع لا يغيرنا بالشريعة، بل بالحب الكبير. في الحقيقة، هذا الأسبوع هو الرجل الذي يجب أن يدافع عنه، ويحميه، ويحبه. لا يكفي ألا تفعل الشر، ولا يكفي ألا تكون يديك متسختين، ولا تقرر: عليك أن تحب هذا الرجل. أولئك الذين لا يختارون الحب ينتهي بهم الأمر إلى أن يصبحوا شركاء في الشر.
يسوع يدخل أورشليم كملك. يبدو أن الناس يشعرون بذلك ويبدأون في نشر عباءاتهم على طول الطريق كما كانت العادة في الشرق. حتى أغصان الزيتون المأخوذة من الحقول والمنتشرة على طول طريق يسوع، تكون بمثابة سجادة. إن صرخة «أوصنا» (بالعبرية تعني «عون») تعبّر عن حاجة الشعب إلى الخلاص. يدخل يسوع إلى أورشليم باعتباره الشخص الذي يستطيع أن يخرج الناس من العبودية ويجعل الناس يشاركون في حياة أكثر إنسانية وداعمة. لكن وجهه ليس وجه رجل قوي أو قوي، بل وجه وديع ومتواضع.
تمر ستة أيام فقط بعد دخوله المنتصر ويصبح وجهه كالصليب. إن مفارقة أحد الشعانين هي التي تجعلنا نختبر معًا انتصار يسوع وآلامه.إن دخول يسوع إلى المدينة المقدسة هو بالتأكيد دخول ملك، ولكن التاج الوحيد الذي سيوضع على رأسه سيكون تاج الشوك. . أغصان الزيتون تلك التي هي اليوم علامة الاحتفال، في البستان الذي كان يختلي فيه للصلاة، ستشهد عرقه دمًا من كرب الموت.
يسوع لا يهرب. ويحمل صليبه ويصل به إلى الجلجثة حيث يصلب. ذلك الموت الذي بدا في نظر الكثيرين وكأنه هزيمة كان في الواقع انتصارًا: لقد كان النتيجة المنطقية لحياة أمضيتها من أجل الآب. حقًا، ابن الله وحده هو الذي يستطيع أن يحيا ويموت بهذه الطريقة، أي أن ينسى نفسه ليهب نفسه بالكامل للآخرين. ويلاحظ ذلك جندي وثني. يكتب الإنجيلي مرقس: «وقائد المئة الذي كان أمامه، إذ رآه يموت بهذه الطريقة، قال: حقًا كان هذا الرجل ابن الله!» (مرقس 15: 39).
من يفهم يسوع؟ الاطفال. وهم الذين يرحبون به عند دخوله أورشليم. قال يسوع: "إن لم تصيروا مثل الأطفال لن تدخلوا ملكوت السماوات"، وهذا ما حدث لبطرس. عندما يبدأ بالبكاء كالطفل، يبدأ بفهم نفسه. ونحن مثله. نبكي كالأطفال، طالبين المغفرة لخطايانا. "دعونا نتأثر بمأساة العديد من المسحاء الفقراء الذين يذكروننا بصليبهم بالمعاناة وبطريق الصليب الذي كان يسوع. دعونا نختار ألا نهرب بعد الآن، وألا نتبعهم من بعيد، بل أن نبقى قريبين". إليه وأحبه. لنحمل الإنجيل بين أيدينا ونرافق يسوع: شجرة الزيتون التي بين أيدينا هي علامة السلام: فهي تذكرنا بأن الرب يريد السلام، فهو يمنح السلام. سترافقنا شجرة الزيتون هذه إلى بيوتنا لتذكرنا بمدى محبة الله لنا. هو سلامنا، لأنه ليس له أعداء ولا يخلص نفسه. الحب ينتصر على الشر. هل نريد أيضًا أن نتعلم حبًا كهذا؟ هل نريد أن نكون رجال ونساء سلام مثل يسوع؟ العاطفة هي الطريق إلى الفرح. فلنسير مع يسوع، لنقوم معه من جديد.
महत्व रविवार
सुसमाचार (मार्क 14.1-15.47)
फसह और अखमीरी रोटी से पहले दो दिन बचे थे, और प्रधान याजक और शास्त्री यीशु को धोखा देकर उसे मरवाने का उपाय ढूंढ़ रहे थे। वास्तव में उन्होंने कहा: "ज्वार के दौरान नहीं, ताकि लोगों का विद्रोह न हो।" यीशु बैतनिय्याह में शमौन कोढ़ी के घर में था। जब वह मेज पर था, एक स्त्री अलबास्टर का बहुत मूल्यवान फूलदान, शुद्ध जटामासी के इत्र से भरा हुआ, लेकर आई। उसने खड़िया का फूलदान तोड़ दिया और इत्र उसके सिर पर डाल दिया। उनमें से कुछ ऐसे भी थे जो क्रोधित थे: “इत्र की यह बर्बादी क्यों? इसे तीन सौ से अधिक दीनार में बेचा जा सकता था और गरीबों को दिया जा सकता था! और वे उस पर क्रोधित थे। तब यीशु ने कहा, “उसे अकेला छोड़ दो; तुम उसे क्यों परेशान करते हो? उसने मेरे प्रति एक अच्छा काम किया. दरअसल, गरीब हमेशा आपके साथ होते हैं और आप जब चाहें उनका भला कर सकते हैं, लेकिन मैं हमेशा आपके साथ नहीं होता। उसने वही किया जो वह कर सकती थी, उसने दफनाने के लिए पहले ही मेरे शरीर का अभिषेक कर दिया। मैं तुम से सच कहता हूं: सारे जगत में जहां कहीं सुसमाचार का प्रचार किया जाएगा, वहां उस की स्मृति में जो कुछ उस ने किया वह भी कहा जाएगा।" तब यहूदा इस्करियोती, जो बारहों में से एक था, प्रधान याजकों के पास गया, कि यीशु को उनके हाथ सौंप दे। यह सुनकर वे आनन्दित हुए, और उसे रूपया देने की प्रतिज्ञा की। और वह इस बात की तलाश में था कि इसे सही समय पर कैसे वितरित किया जाए। अखमीरी रोटी के पहिले दिन, जब फसह का बलिदान किया जाता था, उसके चेलों ने उस से कहा, तू क्या चाहता है, कि हम कहां जाकर तैयारी करें, कि तू फसह खा सके? तब उस ने अपने चेलों में से दो को यह कहकर भेजा, कि नगर में जाओ, और एक मनुष्य पानी का घड़ा लिए हुए तुम्हें मिलेगा; उसका पीछा। जहाँ भी वह प्रवेश करे, उस घर के स्वामी से कहो: "स्वामी कहता है: मेरा कमरा कहाँ है, जहाँ मैं अपने शिष्यों के साथ फसह खा सकूँ?" वह तुम्हें ऊपर की मंजिल पर सुसज्जित और तैयार एक बड़ा कमरा दिखायेगा; वहाँ हमारे लिए रात का खाना तैयार करो।" चेलों ने जाकर नगर में प्रवेश किया, और जैसा उस ने उन से कहा या, वैसा ही पाया, और फसह तैयार किया। जब सांझ हुई, तो वह बारहोंके साथ पहुंचा। अब, जब वे मेज पर बैठे थे और खा रहे थे, यीशु ने कहा: "मैं तुम से सच कहता हूं, तुम में से एक, जो मेरे साथ खाता है, वह मुझे पकड़वाएगा।" वे दुखी होने लगे और एक के बाद एक उससे कहने लगे: "क्या यह मैं हूं?" उसने उनसे कहा: “बारह में से एक, वह जो मेरे साथ थाली में हाथ डालता है।” मनुष्य का पुत्र चला जाता है, जैसा उसके विषय में लिखा है; परन्तु उस मनुष्य पर हाय, जिसके द्वारा मनुष्य का पुत्र पकड़वाया जाता है! उस आदमी के लिए बेहतर होगा यदि वह कभी पैदा ही न हुआ हो! और जब वे खा रहे थे, तो उस ने रोटी ली, और आशीर्वाद मांगकर तोड़ी, और उन्हें देकर कहा, लो, यह मेरी देह है। तब उस ने कटोरा लेकर धन्यवाद किया, और उन्हें दिया, और उन सब ने उस में से पीया। और उसने उनसे कहा: “यह वाचा का मेरा खून है, जो बहुतों के लिए बहाया गया है।” मैं तुम से सच कहता हूं, कि मैं दाख का रस तब तक कभी न पीऊंगा जब तक परमेश्वर के राज्य में नया न पीऊं। भजन गाने के बाद, वे जैतून पर्वत की ओर निकल गये। यीशु ने उनसे कहा: "तुम सब बदनाम हो जाओगे, क्योंकि लिखा है: "मैं चरवाहे को मारूंगा और भेड़ें तितर-बितर हो जाएंगी"। परन्तु पुनर्जीवित होने के बाद, मैं तुमसे पहले गलील में चला जाऊँगा।" पीटर ने उससे कहा: "भले ही हर किसी को बदनाम किया जाएगा, मैं नहीं करूँगा!"। यीशु ने उस से कहा, मैं तुझ से सच कहता हूं: आज, आज ही रात, मुर्ग के दो बार बांग देने से पहिले, तू तीन बार मेरा इन्कार करेगा। परन्तु उसने बड़े आग्रह से कहा, "यदि मुझे तुम्हारे साथ मरना भी पड़े, तो भी मैं तुम्हें अस्वीकार न करूँगा।" बाकी सभी ने भी यही कहा. वे गेथसमेन नामक एक खेत में आये, और उसने अपने शिष्यों से कहा: "जब तक मैं प्रार्थना करता हूँ, तब तक यहीं बैठे रहो।" वह पीटर, जेम्स और जॉन को अपने साथ ले गया और डर और पीड़ा महसूस करने लगा। उसने उनसे कहा, “मेरे मरने तक मेरा मन उदास रहेगा। यहीं रहो और देखो।" फिर थोड़ा आगे जाकर वह भूमि पर गिर पड़ा और प्रार्थना करने लगा कि यदि हो सके तो वह घड़ी मुझ पर से टल जाए। और उसने कहा: “अब्बा! पिता! तुम्हारे साथ सब कुछ संभव है: इस प्याले को मुझसे दूर ले जाओ! लेकिन वह नहीं जो मैं चाहता हूँ, बल्कि वह जो तुम चाहते हो।" तब वह आया, और उन्हें सोते हुए पाया, और पतरस से कहा, हे शमौन, क्या तू सो रहा है? क्या आप एक घंटा भी जागने में असमर्थ थे? सावधान रहें और प्रार्थना करें ताकि प्रलोभन में न पड़ें। आत्मा तो तैयार है, परन्तु शरीर दुर्बल है।" वह फिर चला गया और वही शब्द कहते हुए प्रार्थना की। तब वह फिर आया और उन्हें सोते पाया, क्योंकि उनकी आंखें भारी हो गई थीं, और वे नहीं जानते थे कि उसे क्या उत्तर दें। वह तीसरी बार आया और उनसे कहा: "आगे बढ़ो और सो जाओ और आराम करो!" पर्याप्त! वह समय आ पहुँचा है: देखो, मनुष्य का पुत्र पापियों के हाथ में पकड़वाया जाता है। उठो, चलो! देख, मुझे पकड़वाने वाला निकट आ गया है।”
और वह अभी बोल ही रहा था, तुरन्त यहूदा जो बारहों में से एक था, आ गया, और उसके साथ महायाजकों, शास्त्रियों और पुरनियों की ओर से भेजी हुई तलवारें और लाठियाँ लिए हुए एक दल आया। गद्दार ने उन्हें एक सहमत संकेत देते हुए कहा था: “मैं जिसे चूमूंगा वह वही है; उसे गिरफ्तार करो और अच्छी सुरक्षा के तहत ले जाओ।" जैसे ही वह आया, वह उसके पास आया और कहा: "रब्बी" और उसे चूमा। उन्होंने उस पर हाथ डाला और उसे गिरफ्तार कर लिया। उपस्थित लोगों में से एक ने अपनी तलवार निकाली, महायाजक के सेवक पर वार किया और उसका कान काट दिया। तब यीशु ने उनसे कहा: “मानो मैं डाकू हूं, तुम तलवारें और लाठियां लेकर मुझे पकड़ने आए हो।” मैं प्रतिदिन मन्दिर में तुम्हारे बीच उपदेश करता था, और तुम ने मुझे न पकड़ा। इसलिये पवित्रशास्त्र का वचन पूरा हो! तब वे सब उसे छोड़कर भाग गये। हालाँकि, एक लड़का, जिसके ऊपर केवल एक चादर थी, उसका पीछा किया और उन्होंने उसे पकड़ लिया। लेकिन उसने चादर गिरा दी और नंगा ही भाग गया. वे यीशु को महायाजक के पास ले गए, और वहां सब प्रधान याजक, पुरनिये और शास्त्री इकट्ठे हुए। पतरस दूर से उसके पीछे-पीछे महायाजक के महल के आँगन में आ गया था, और सेवकों के बीच बैठकर आग ताप रहा था। प्रधान याजक और सारी महासभा यीशु को मार डालने के लिये उसके विरूद्ध गवाही ढूंढ़ रही थी, परन्तु उन्हें वह न मिली। दरअसल, कई लोगों ने उसके खिलाफ झूठी गवाही दी और उनकी गवाही एक-दूसरे से मेल नहीं खाती थी। कुछ लोग उसके विरुद्ध झूठी गवाही देने के लिए खड़े हुए और कहने लगे, "हमने उसे यह कहते सुना है, 'मैं इस हाथ से बने मन्दिर को नष्ट कर दूँगा, और तीन दिन में दूसरा बनाऊँगा जो हाथ से नहीं बना होगा।'" ». लेकिन फिर भी उनकी गवाही सहमत नहीं थी। महायाजक ने सभा के बीच में खड़े होकर यीशु से प्रश्न किया और कहा: "क्या आप कुछ उत्तर नहीं दे रहे हैं?" ये आपके विरुद्ध क्या गवाही देते हैं? परन्तु वह चुप रहा और कुछ उत्तर न दिया। महायाजक ने फिर से उससे प्रश्न किया: "क्या आप मसीह, धन्य के पुत्र हैं?" यीशु ने उत्तर दिया: "मैं हूँ!" और तुम मनुष्य के पुत्र को शक्ति की दाहिनी ओर बैठे और आकाश के बादलों के साथ आते देखोगे।” तब महायाजक ने अपने कपड़े फाड़ते हुए कहा: “हमें गवाहों की और क्या आवश्यकता है?” तू ने निन्दा तो सुनी है; आप क्या सोचते हैं?"। सभी ने फैसला सुनाया कि वह मौत का दोषी था। कुछ लोग उस पर थूकने लगे, उसके चेहरे पर पट्टी बाँधने लगे, उसे पीटने लगे और उससे कहने लगे: "भविष्यवक्ता बनो!" और सेवकों ने उसे थप्पड़ मारा। जब पतरस नीचे आँगन में था, तो महायाजक का एक युवा सेवक आया और उसने पतरस को आग तापते देखकर उसके चेहरे की ओर देखा और कहा, "तुम भी नाज़रीन के साथ, यीशु के साथ थे।" लेकिन उन्होंने इससे इनकार करते हुए कहा, "मैं नहीं जानता और मैं समझ नहीं पा रहा हूं कि आप क्या कह रहे हैं।" फिर वह बाहर प्रवेश द्वार की ओर गया और एक मुर्गे ने बाँग दी। और सेवक उसे देखकर फिर उपस्थित लोगों से कहने लगा: "यह उनमें से एक है।" लेकिन उन्होंने फिर इस बात से इनकार कर दिया. कुछ ही समय बाद उपस्थित लोगों ने पतरस से फिर कहा: “यह सच है, तू निश्चय ही उनमें से एक है; वास्तव में आप गैलीलियन हैं।" परन्तु वह धिक्कारने और शपथ खाने लगा, कि जिस मनुष्य की तू चर्चा करता है, उसे मैं नहीं जानता। और तुरन्त दूसरी बार मुर्गे ने बाँग दी। और पतरस को वह बात याद आई जो यीशु ने उस से कही थी, कि मुर्ग के दो बार बांग देने से पहिले तू तीन बार मेरा इन्कार करेगा। और वह फूट-फूट कर रोने लगा. और बिहान को तुरन्त प्रधान याजकों, पुरनियों, शास्त्रियों और सारी महासभा ने महासभा करके यीशु को जंजीरों से जकड़ा, और ले जाकर पीलातुस को सौंप दिया। पिलातुस ने उससे पूछा, "क्या तू यहूदियों का राजा है?" और उसने उत्तर दिया: "आप ऐसा कहते हैं।" महायाजकों ने उस पर बहुत से दोष लगाए। पीलातुस ने उससे फिर प्रश्न किया, “क्या तुम कुछ उत्तर नहीं दे रहे हो?” देखो वे तुम पर कितने दोष लगाते हैं! परन्तु यीशु ने फिर कोई उत्तर न दिया, यहां तक कि पीलातुस चकित हुआ।
प्रत्येक दावत में, वह उनके अनुरोध पर, उनके लिए एक कैदी को रिहा कर देता था। बरअब्बा नाम का एक व्यक्ति उन विद्रोहियों के साथ जेल में था, जिन्होंने विद्रोह में हत्याएं की थीं। भीड़, जो इकट्ठा हो गई थी, वह माँगने लगी जो वह देता था। पिलातुस ने उन्हें उत्तर दिया, क्या तुम चाहते हो कि मैं तुम्हारे लिये यहूदियों के राजा को छोड़ दूं? क्योंकि वह जानता था, कि महायाजकों ने डाह के कारण उसे पकड़वाया है। परन्तु महायाजकों ने भीड़ को उकसाया, कि वह उनके लिये बरअब्बा को छोड़ दे। पीलातुस ने उनसे फिर कहा, “तो फिर जिसे तुम यहूदियों का राजा कहते हो, उसके साथ तुम क्या चाहते हो, मैं क्या करूं?” और वे फिर चिल्लाए: "उसे क्रूस पर चढ़ाओ!" पिलातुस ने उन से कहा, उस ने क्या हानि की है? परन्तु वे और भी जोर से चिल्लाने लगे, "उसे क्रूस पर चढ़ा दो!" पीलातुस ने भीड़ को संतुष्ट करने की इच्छा से बरअब्बा को उनके लिये छोड़ दिया और यीशु को कोड़े लगवाकर क्रूस पर चढ़ाने के लिये सौंप दिया। तब सिपाही उसे आँगन में, अर्थात् प्रेटोरियम में ले गए, और सारी सेना को इकट्ठा कर लिया। उन्होंने उसे बैंगनी रंग के कपड़े पहनाए, कांटों का मुकुट पहनाया और उसके सिर पर रख दिया। फिर वे उसका स्वागत करने लगे: “नमस्कार, यहूदियों के राजा!”। और उन्होंने उसके सिर पर बेंत से प्रहार किया, उस पर थूका और घुटने टेककर उसके सामने गिर पड़े। उसका मज़ाक उड़ाने के बाद, उन्होंने उसका बैंजनी कपड़ा उतार दिया और उसे अपने कपड़े पहनाए, फिर उसे क्रूस पर चढ़ाने के लिए बाहर ले गए। उन्होंने पास से गुज़र रहे एक आदमी को अपना क्रूस उठाने के लिए मजबूर किया, साइरेन का एक निश्चित साइमन, जो ग्रामीण इलाकों से आया था, अलेक्जेंडर और रूफस का पिता। वे यीशु को गोलगोथा के स्थान पर ले गए, जिसका अर्थ है "खोपड़ी का स्थान", और उसे लोहबान के साथ मिश्रित शराब दी, लेकिन उसने कुछ भी नहीं लिया। तब उन्होंने उसे क्रूस पर चढ़ाया, और उसके वस्त्र बाँट लिये, और चिट्ठी डालकर कि हर एक क्या लेगा। जब उन्होंने उसे क्रूस पर चढ़ाया तब सुबह के नौ बजे थे। उनकी निंदा के कारण के साथ लेखन में कहा गया: "यहूदियों का राजा"। उसके साथ उन्होंने दो चोरों को भी क्रूस पर चढ़ाया, एक उसके दाहिनी ओर और एक उसकी बायीं ओर। जो लोग वहां से गुजरते थे, वे सिर हिलाकर उसका अपमान करते थे और कहते थे: "अरे, तुम जो मंदिर को नष्ट करते हो और तीन दिन में उसका पुनर्निर्माण करते हो, क्रूस से उतरकर अपने आप को बचाओ!"। तब प्रधान याजकों ने भी शास्त्रियों समेत आपस में उसका ठट्ठा करके कहा, इस ने औरोंको तो बचाया, परन्तु अपने आप को नहीं बचा सकता। इस्राएल के राजा, मसीह, अब क्रूस से नीचे आएँ, ताकि हम देख सकें और विश्वास कर सकें! और जो उसके साथ क्रूस पर चढ़ाए गए थे, उन्होंने भी उसकी निन्दा की। जब दोपहर हुई, तो तीन बजे तक सारे देश में अन्धियारा छा गया। तीन बजे, यीशु ने ऊँचे स्वर में पुकारा: "एलोइ, एलोइ, लेमा सबाख्तानी?", जिसका अर्थ है: "मेरे भगवान, मेरे भगवान, तुमने मुझे क्यों छोड़ दिया है?"। यह सुनकर, उपस्थित लोगों में से कुछ ने कहा: "देखो, एलिय्याह को बुलाओ!"। एक ने दौड़कर स्पंज को सिरके में भिगोया, और सरकण्डे पर रखकर उसे पिलाया, और कहा, “ठहरो, देखते हैं एलिय्याह उसे नीचे उतारने आता है या नहीं।” परन्तु यीशु ऊँचे शब्द से चिल्लाकर मर गया। मन्दिर का पर्दा ऊपर से नीचे तक दो भागों में फट गया। सूबेदार ने, जो उसके सामने था, उसे इस प्रकार मरते देखकर कहा, "सचमुच यह व्यक्ति परमेश्वर का पुत्र था!" वहाँ कुछ स्त्रियाँ भी थीं, जो दूर से देख रही थीं, जिनमें मरियम मगदलीनी, जेम्स द लेस और जोसेस की माँ मरियम, और सैलोम, जो जब वह गलील में था, उसके पीछे-पीछे चलती थी और उसकी सेवा करती थी, और कई अन्य जो हम उसके साथ यरूशलेम को गए। अब वह शाम आ गई थी, चूँकि यह परस्केव था, यानी सब्बाथ की पूर्व संध्या, अरिमथिया के जोसेफ, सैन्हेड्रिन के एक आधिकारिक सदस्य, जो भगवान के राज्य की प्रतीक्षा भी कर रहे थे, साहसपूर्वक पीलातुस के पास गए और शव मांगा यीशु को आश्चर्य हुआ कि वह पहले ही मर चुका था और उसने सूबेदार को बुलाकर उससे पूछा कि क्या वह कुछ समय से मरा हुआ है। सेंचुरियन द्वारा सूचित किया गया, उसने शव जोसेफ को दे दिया। फिर उसने एक चादर खरीदी, उसे क्रूस से उतारा, चादर में लपेटा और चट्टान में खोदी गई एक कब्र में रख दिया। तब उस ने कब्र के द्वार पर एक पत्थर लुढ़काया। मरियम मगदलीनी और योसेस की माँ मरियम यह देख रही थीं कि वह कहाँ रखा गया है।
मोनसिग्नोर विन्सेन्ज़ो पगलिया द्वारा सुसमाचार पर टिप्पणी
आज से पवित्र सप्ताह या जुनून सप्ताह शुरू होता है। यह पवित्र है क्योंकि भगवान इसके केंद्र में हैं। और यह जुनून का है क्योंकि हम जुनून से भरे और दया से भरपूर यीशु का चिंतन करते हैं। प्रेरित पौलुस फिलिप्पियों को लिखता है: "उसने यहां तक आज्ञाकारी होकर स्वयं को नम्र किया कि यहां तक कि मृत्यु, यहां तक कि क्रूस की मृत्यु भी सह ली।" हम जो देखेंगे और सुनेंगे उसके प्रति हम तटस्थ कैसे रह सकते हैं? यीशु का जुनून, मनुष्यों की कमजोरी और दर्द की तरह, वैराग्य के साथ देखा जाने वाला कोई तमाशा नहीं है। यीशु का वह प्रेम का जुनून है। यीशु हमें किसी कानून से नहीं, बल्कि बड़े प्रेम से बदलते हैं। सच में, इस सप्ताह वह बचाव करने वाला, सुरक्षा करने वाला, प्यार करने वाला व्यक्ति है। बुराई न करना पर्याप्त नहीं है, हाथ गंदे न होना पर्याप्त नहीं है, निर्णय न लेना पर्याप्त नहीं है: आपको उस आदमी से प्रेम करना होगा। जो लोग प्रेम को नहीं चुनते वे अंततः बुराई के भागीदार बन जाते हैं।
यीशु राजा के रूप में यरूशलेम में प्रवेश करते हैं। ऐसा लगता है कि लोगों को इसका एहसास हो गया है और उन्होंने सड़क पर अपने कपड़े फैलाना शुरू कर दिया है जैसा कि पूर्व में रिवाज था। यहाँ तक कि खेतों से ली गई और यीशु के मार्ग पर छिड़की गई जैतून की टहनियाँ भी कालीन के रूप में काम करती हैं। चिल्लाहट "होसन्ना" (हिब्रू में इसका अर्थ है "मदद!") मुक्ति की आवश्यकता को व्यक्त करता है जिसे लोगों ने महसूस किया। यीशु यरूशलेम में ऐसे व्यक्ति के रूप में प्रवेश करते हैं जो लोगों को गुलामी से बाहर निकाल सकता है और लोगों को अधिक मानवीय और सहायक जीवन में भाग ले सकता है। हालाँकि, उनका चेहरा किसी शक्तिशाली या शक्तिशाली व्यक्ति का नहीं, बल्कि नम्र और नम्र व्यक्ति का है।
उनके विजयी प्रवेश के बाद केवल छह दिन बीते और उनका चेहरा क्रूस का चेहरा बन गया। यह पाम संडे का विरोधाभास है जो हमें यीशु की विजय और जुनून का एक साथ अनुभव कराता है। पवित्र शहर में यीशु का प्रवेश निश्चित रूप से एक राजा का प्रवेश है, लेकिन उसके सिर पर रखा जाने वाला एकमात्र मुकुट कांटों का होगा . वे जैतून की शाखाएँ जो आज उत्सव का संकेत हैं, उस बगीचे में जहाँ वह प्रार्थना के लिए पीछे हटते थे, उन्हें मृत्यु की पीड़ा से खून बहाते हुए देखेंगे।
यीशु भागते नहीं. वह अपना क्रूस उठाता है और उसके साथ गोलगोटा पहुंचता है, जहां उसे क्रूस पर चढ़ाया जाता है। वह मृत्यु जो अधिकांश लोगों की दृष्टि में एक हार प्रतीत होती थी, वास्तव में एक जीत थी: वह पिता के लिए बिताये गये जीवन का तार्किक निष्कर्ष थी। वास्तव में केवल परमेश्वर का पुत्र ही उस तरह से जी सकता था और मर सकता था, अर्थात स्वयं को भूलकर स्वयं को पूरी तरह से दूसरों के लिए समर्पित कर सकता था। और एक बुतपरस्त सैनिक ने इसे नोटिस किया। इंजीलवादी मार्क लिखते हैं: "सेंचुरियन, जो उसके सामने था, ने उसे इस तरह से मरते हुए देखा, कहा: सचमुच यह आदमी भगवान का पुत्र था!" (मार्क 15.39)।
यीशु को कौन समझता है? बच्चे। वे वही हैं जो यरूशलेम में प्रवेश करते समय उसका स्वागत करते हैं। यीशु ने कहा, ''यदि तुम बच्चों के समान नहीं बनोगे तो स्वर्ग के राज्य में प्रवेश नहीं कर पाओगे।'' पतरस के साथ यही हुआ। जब वह एक बच्चे की तरह रोने लगता है तो वह खुद को समझने लगता है। और हम उसके जैसे हैं. हम बच्चों की तरह रोते हैं, अपने पापों के लिए क्षमा मांगते हैं। आइए हम कई गरीब मसीहों के नाटक से प्रभावित हों जो अपने क्रूस के साथ हमें पीड़ा और वाया क्रुसिस की याद दिलाते हैं जो यीशु थे। आइए हम अब और दूर न भागें, दूर से पीछा न करें, बल्कि करीब रहें उसके लिए और उससे प्यार करो. आइए हम सुसमाचार को अपने हाथों में लें और यीशु का साथ दें। हमारे हाथों में जो जैतून का पेड़ है वह शांति का प्रतीक है: यह हमें याद दिलाता है कि प्रभु शांति चाहते हैं, वह शांति देते हैं। वह जैतून का पेड़ हमारे साथ हमारे घरों में आएगा और हमें याद दिलाएगा कि भगवान हमसे कितना प्यार करते हैं। वह हमारी शांति है, क्योंकि उसका कोई शत्रु नहीं है और वह स्वयं को नहीं बचाता। प्रेम बुराई पर विजय प्राप्त करता है। क्या हम भी ऐसे ही प्यार सीखना चाहते हैं? क्या हम यीशु की तरह शांतिप्रिय पुरुष और महिला बनना चाहते हैं? जुनून आनंद का मार्ग है। आइए हम यीशु के साथ चलें, उसके साथ फिर से उठें।